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Un Mistero da Svelare di Trish Albright


TRAMA:
Europa/Africa, 1791 - Lady Olivia Yates non è soltanto l'anima degli eleganti salotti londinesi, ma è anche una capace studiosa e l'unica a possedere la chiave per interpretare dei particolari geroglifici egizi. Peccato che tanta genialità non vada di pari passo con il senso pratico. Se ne accorge subito, e a proprie spese, l'affascinante capitano Samuel Stafford, quando la bella Olivia gli cade letteralmente fra le braccia. E questo è solo l'inizio di una straordinaria avventura che, tra pericoli e momenti di ardente passione, li trascina attraverso una serie di paesi esotici e fino al deserto del Sahara per risolvere un antichissimo enigma. Ma il mistero più grande che i due giovani dovranno decifrare è quello dei loro cuori.
"Un mistero da svelare" è il seguito de "La dama del vascello"

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Direttamente dalla scrivania di Lucilla

Premetto che il mistero mi acchiappa; un romanzo non e' abbastanza romanzo senza, appunto un mistero da svelare e qui la cosa pareva ghiotta: Olivia, una lady inglese, nel 1791 si introduce in un museo londinese per trafugare un antico manufatto egizio, allo scopo di salvare il padre, noto egittologo, da un non meglio specificato pericolo. Il furto finirebbe nel peggiore dei modi senza l'insperato aiuto di Samuel Stafford, armatore americano, che la soccorre e le fornisce un alibi.
Sembra stuzzicante, no? E invece....
Invece la storia si dipana a rotta di collo di assurdità in assurdità, e dovrò fare qualche indispensabile spoiler: Olivia, pur essendo una morigerata zitellona, legge i geroglifici egizi meglio di Tutankamen in persona,  e brucia dalla voglia di farlo sapere a tutti; costringe quel bietolone di Stafford a portarla in Egitto travestita da uomo, mentre una fantomatica setta la cerca affannosamente per farle interpretare i suddetti geroglifici. In ballo ci sono tesori leggendari e il potere più assoluto sul mondo.
Ma la nostra eroina si metterà a tremare come ogni pudica zitella inglese che si rispetti? Ma cosa vado a pensare?
In pieno Mediterraneo la loro nave viene attaccata dai pirati che vogliono rapirla? Il nostro topo di biblioteca si trasforma in Yolanda, la figlia del corsaro nero e in braghe e camicia guida l'offensiva della ciurma contro i pirati!
Nel frattempo, Olivia e Stafford si innamorano, ma si va avanti per parecchio col fastidioso tira-e-molla del "ti amo, ma non capisci?" "l'amore, che perdita di tempo!"; i due tubano come una coppia di ibis del Nilo ma confessarselo no, mai, piuttosto la morte....della lettrice, per noia!




Il meglio, si fa  per dire, lo si coglie verso la fine, quando il bietolone marino e la professoressa di lettere antiche si ritrovano, insieme alle rispettive famiglie, in un'antica tomba inviolata, con tanto di cattivi alle calcagna!
L'autrice sciorina tutto il campionario di luoghi comuni cari ai cercatori di tesori: ricchezze nascoste, trabocchetti, lance che escono dalle pareti, serpenti....a un certo punto non sapevo più se stavo leggendo un GRS o "Indiana Jones nella valle dei deficienti" : mancava solo la sfera di pietra che insegue i protagonisti e poi c'era tutto!
E si che un po' di coerenza non dovrebbe mancare, anche se si tratta di un'opera di fantasia: la nostra eroina conosce e traduce i geroglifici con un bel po' di anticipo sul povero Champollion, che riuscì a tradurli solo dopo il rinvenimento della Stele di Rosetta;
Con suprema originalità i nostri si trovano in una tomba piena di serpenti, ancora vivi dopo millenni....
E che dire del loro comportamento erotico-amoroso? Pur minacciati da pistole alle tempie, antiche lance letali e piacevolezze varie, i nostri due stagionati colombi continuano a brancicarsi e baciarsi come se non ci fosse un domani, perfino davanti al padre di lei, o davanti al cattivone della storia che sta per farli fuori!
Fra manufatti antichi che si presentano come nuovi, anelli di ferro immuni da ruggine dopo millenni e baffi finti, la nostra Olivia mostra inoltre una sconsiderata propensione a svolazzare appesa a qualcosa, fosse una corda o un taglio di stoffa, per atterrare senza troppi danni alla propria persona, come una novella Tarzan ante litteram; inoltre, l'inesauribile accademica mancata viaggia con fiasche di succo di peperoncino anti-rapina, che distilla personalmente....mi sono chiesta dove trovasse la materia prima, vista l'impossibilità di reperirla presso il più vicino centro commerciale sotto un'oasi! Magari conservava i peperoncini nel corsetto?
Non mancano scene madri strappalacrime e atti di eroismo a sproposito, morti ammazzati e umorismo involontario in quantità industriali. Riusciranno i nostri eroi a trovare il tesoro? Lo sapremo alla prossima puntata!
Si, perche' il libro fa parte di una serie e perciò si intuisce che tante cose sono successe nel libro precedente e altrettante ne succederanno in quello che verra'; questo e' uno dei motivi per cui in genere, disdegno le serie quando, come in questo caso, i romanzi non sono auto conclusivi e non ci capisci molto se non li leggi tutti.
Ma una cosa l'ho capita: non credo mi dannerò per cercare le puntate che mi mancano. Credo proprio che lascerò questo mistero così com'è, senza rimpianti; in fin dei conti, cos'è la vita senza un po' di mistero?


Lucilla









Commenti

  1. In tema di puntate ecco giusto appunto un nuovo appuntamento con la spassosissima malelinguosa Lucilla!!!!!!!! ;)
    Tesoro mi hai fatto schiantar dal ridere!! ma dove le tiri fuori certe espressioni?? Bietolone, peperoncino anti- rapina!!
    Sei una grande!!! Se non fosse per il nervoso che ti procurano certe letture, te ne procurei a randa solo per farci divertire un pò con le tue malelingue!!!;)))
    ah ah ah!!;)

    SereJane

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  2. Comunque Sere ha ragione: bisognerebbe che ti suggerissimo una valanga di letture scadenti... ma solo se poi ne venissero fuori altrettante malelingue come questa!!! Lucilla carissima hai un vero talento nello scrivere malignità confezionandole in modo tanto spassoso!! Bravissima!!!

    RispondiElimina
  3. Grazie, amiche, per i vostri complimenti, ma davvero non si poteva fare altro che malalinguarlo, questo romanzo....
    Ciao
    Lucilla

    RispondiElimina
  4. Lucilla, questa è una delle più divertenti...avevo comprato il romanzo perchè "mi ispirava", ma non sempre la prima impressione è quella giusta e ben presto il tutto è naufragato nella noia e nell'incogruenza. In ogni caso me lo hai fatto quasi rivalutare...come testo comico.
    Patrizia

    RispondiElimina
  5. Cara Lucilla, sono d'accordo con Sere e con Noco, spero che tu legga tanti tanti romanzi come questo (perché io manco morta...) così almeno ci divertiamo leggendo le tue recensioni.
    Grazie di esistere...

    RispondiElimina
  6. L'ho letto stamattina dal cellulare, ridevo come una matta! Ma non potevo commentare... ^.^
    Lo faccio adesso: Lucilla, sei mitica!!
    Cassie

    RispondiElimina
  7. Voi, siete mitiche!
    Lucilla

    RispondiElimina
  8. Lucilla, càndidati alle primarie!!!!
    Susanna

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  9. troppo spassoso! Con un commento così non aprirei quel libro per tutto l'oro del mondo! Mia

    RispondiElimina

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