.... di Teresa Medeiros
Erano mesi, forse anni, che attendevo un romance sui vampiri e finalmente l'attesa è finita! Aggiungerei anche nei migliori dei modi visto che Teresa Medeiros è un'autrice assolutamente di punta e una delle mie preferite!
La storia inizia con i vaneggiamenti di Portia, la minore delle sorelle Cabot, fermamente convinta che Vivienne stia per sposare un non morto. Caroline, la maggiore, oltre che la più pratica e razionale delle tre, tenta di placare la sua fervida immaginazione, ma ritiene opportuno accertarsi personalmente che lo spasimante della sorella sia un uomo per bene.
Quando lo conosce, giusto per stare dalla parte dei bottoni, inizia a indagare un po', perchè effettivamente la vita di Adrian Kane è oggettivamente discutibile.
Esce sempre dopo il tramonto, in casa non ha un solo specchio, e un ispettore di polizia sta cercando degli indizi per incastrarlo, ritenendolo responsabile della sparizione di giovani donne.
Caroline però è una donna con i piedi ben piantati per terra, ed è convinta che ci sia una spiegazione più che logica a tutto questo. In ogni caso qualcosa di innaturale in quell'uomo ci deve essere perchè lei mai, assolutamente mai, si è sentita così attratta da qualcuno, tanto più dall'ipotetico futuro cognato... una cosa tanto assurda e immorale che per essere vera deve essere per forza la conseguenza di un incantesimo!
La domanda adesso è questa. Adrian Kane è realmente un vampiro?
E suo fratello Julian? Pallido, etereo, misterioso, tanto enigmatico da aver stregato subito la fantasiosa Portia, la quale, improvvisamente, non prova alcun disturbo al pensiero che quella possa essere una famiglia di succhiasangue... anzi!
Tra dialoghi ironici, bui sotterranei e tetri gargoyle prende vita una storia di mistero e amore, ma dalle premesse (molto appettitose!) mi aspettavo qualcosa di più. Cosa? Probabilmente più empatia con i personaggi, che ho sentito distaccati; Caroline mi ha divertito in determinate situazioni, in altre mi ha lasciato del tutto indifferente, mentre Adrian è descritto più per come agisce che per come pensa. Ci si incuriosisce riguardo alla sua identità, ma non si resta coinvolti dalla sua personalità, nonostante battute azzeccatissime che farebbero sciogliere un iceberg.
Al contrario Porta e Julian, catturano la scena e catalizzano l'attenzione su di loro, rendendo il seguito "The vampire who loved me" un acquisto obbligato!
Il finale poi è uno dei più frettolosi mai letti (colpa dei tagli? chissà!), perchè anni e anni di estenuanti ricerche vengono liquidati in poche righe. Certo un colpo di fortuna può capitare a chiunque, ma la storia è ben congegnata, la suspanse in continua ascesa, pertanto anche in questo caso si poteva pretendere di più.
Sicuramente molte lettrici apprezzeranno comunque il romanzo, per lo stile inconfondibile e frizzante dell'autrice e le battute ora taglienti, ora passionali che non mancano di regalare sorrisi e batticuori.
Evidentemente sono io che pretendo troppo dai vampiri adorando Anne Rice, autrice che non teme confronti e non mi azzardo neppure a farne, visto che la Medeiros scrive romance e non horror.
Resto in attesa del seguito, sperando in qualcosa di meglio, nonostante questo titolo si meriti ampliamente la sufficienza!
Come molti sapranno,il genere vampiresco,ancora non e' entrato nelle mie grazie.
La recensione quindi non e' farina del mio saccco,ma una gentile concessione di:
leggiamo.altervista.org,
Questo libro è proprio bello, secondo me Rosaria dovresti provare anche perchè sono sicura non ne rimarrai delusa!
RispondiEliminaInteressante questo libro! Peccato che non lo riesca a trovare in nessuna libreria...Qualcuno sa dirmi dove posso acquistarlo? Non lo trovo nè in negozi specializzati, biblioteche...Pure le librerie virtuali lo reputano ignoto!!!In ogni caso, buona lettura!^^ Ely
RispondiEliminaDovresti provare nell'usato, nei mercatini o prova su comprovendolibri un negozio virtuale dell'usato.
RispondiEliminafacci sapere se lo hai trovato