Passa ai contenuti principali

La fanciulla e il cavaliere

...di Anne Herries.

Ritorniamo a parlare di romanzi ambientati nel periodo da me preferito:Il Medioevo!!

Concetta,ha letto con piacere questo romanzo della Herries.
E' piaciuto anche a voi?


Mi sono accostata alla lettura di questo romanzo così per caso
e, ad essere sincera, scetticamente considerando il fatto che la Herries
non è una delle autrici più seguita da noi lettrici...
Ebbene,a lettura ultimata,mi sono dovuta ricredere e sono più volte tornata indietro per rileggere gli ultimi due capitoli.
Pertanto,eccomi qua a suggerirvi la lettura di un romanzo che sono certa vi emozionerà così come ha emozionato me.

"La fanciulla e il cavaliere" conclude la serie dedicata alla dinastia dei Banewulf.



Nell'anno 1194, la protagonista Lady Katherine di Grunwald,dopo aver trascorso sette anni in Terra Santa,decide di ritornare in Francia portando con sé il Santo Graal,la reliquia che ha indirettamente causato la morte di suo padre.
Rimasta sola,in compagnia della sua fidata nutrice, Lady Katherine sente il dovere morale di affidare la reliquia a qualcuno in grado di proteggerla dall'avidità di uomini come Hubert di Ravenshurt.

Proprio quest'ultimo infatti,ha mandato dei sicari a uccidere Lord Grunwald,il padre di Lady Katherine e dei briganti ad aggredire la stessa Katherine durante il suo viaggio per sottrarle il prezioso calice.

Inizia così la narrazione vera e propria che vede entrare in scena il prode cavaliere Sir Alain di Banewulf reduce dalle Crociate per salvare
Lady Katherine dal primo assalto da parte dei briganti.
Sarà lui che,mosso all'inizio da un sentimento di protezione per una povera fanciulla indifesa alla mercè di uomini senza cuore disposti ad uccidere pur di impadronirsi del prezioso calice,la aiuterà a portare a compimento la sua missione mettendo a repentaglio la sua stessa vita.
Con l'evolversi degli avvenimenti aumenta la curiosità del lettore e il suo coinvolgimento nelle vicende.

Assistiamo da un lato alla nascita di un tenero sentimento tra i due protagonisti messo a dura prova da tutta una serie di avvenimenti,dall'altro al conflitto che vede opporsi il bene e il male e che alla fine,vedrà il bene avere il sopravvento sul male.

Il romanzo,nel complesso è scorrevole e porta il lettore ad immedesimarsi sempre più negli stati d'animo dei protagonisti.
Solitamente,faccio fatica ad immedesimarmi in un romanzo al punto da estranearmi dalla realtà circostante,ma stavolta,grazie al grande pathos narrativo e all'abilità della Herries,ci sono riuscita!
Ho sofferto fino alla fine con i protagonisti,rabbrividito per la scena del miracolo e gioito per il lieto fine che vede ricongiungersi i due giovani innamorati e restituire alla cristianità il Santo Graal.

Ci sono romanzi che una volta letti,finiscono nel dimenticatoio,altri che,come questo,vengono gelosamente conservati e letti diverse altre volte.

E' un peccato che manchino descrizioni dettagliate dei luoghi nei quali si svolgono le vicende e dei personaggi.

Il mio voto è 8

Concetta.



Il blog sta diventando sempre piu' vario grazie ai vostri post!
Grazie Concetta!

Commenti

  1. Bella recensione!
    E poichè io sono aperta a nuovi suggerimenti (Ross ogni riferimento è puramente casuale!), metterò questo libro nella lista dei prossimi acquisti...

    RispondiElimina
  2. hihihihihi....a cosa ti riferisci ,eleonora?
    juneross

    RispondiElimina
  3. Grazie a te Eleonora e alla gentilissima Ross che mi ha dato l'opportunità di avere uno spazio nel suo blog!

    Concetta

    RispondiElimina

Posta un commento

Non dimenticate di firmare i vs commenti e di spuntare il pallino ANONIMO se non avete un account google.
I vostri commenti non sono moderati,ma nel caso fossero ritenuti offensivi, potrebbero essere cancellati anche dopo la pubblicazione. Confidiamo nella vostra educazione :)

Grazie, la vostra opinione e' preziosa!

Post popolari in questo blog

DEANNA RAYBOURN

.... Ogni storia che viene narrata Ha dietro una persona che l’ha creata: Nella mente un pensiero le è nato E amore e mistero ha amalgamato. Così Deanna Raybourn ci ha raccontato Cosa ha veramente pensato Dando vita al racconto citato… .... il cantastorie Sylvia Z. Summers intervista per il blog: DEANNA RAYBOURN Ciao Deanna, posso solo iniziare dicendo che sono molto molto orgogliosa di intervistare un’autrice come te. Ho appena finito di leggere “Silenzi e Segreti” (Harlequin Mondadori, “Grandi Romanzi Storici Special”), e l’ho trovato una lettura molto affascinante, con un intreccio poderoso e un’ambientazione suggestiva – una tenuta di campagna in un’antica abbazia, niente meno! E mi ha ricordato i vecchi romanzi gotici con così tanto mistero ed elementi soprannaturali. Hi, Deanna, I can only start saying that I’m very very proud to interview an author like you. I’ve just finished reading “Silent in the Sanctuary”, and I’ve found it very intriguing, with a ponderous plot and a sug...

Margaret Moore

Potevamo non intervistare una delle autrici piu' vendute in Italia? Giammai! Ecco a voi: MARGARET MOORE! Benventa in Italia Margaret! 1- Ho letto nella sua pagina web( Biografia ): "Margaret Moore ha iniziato la sua carriera all'eta' di otto anni,quando lei e un’amica inventarono delle storie in cui compariva una graziosa, spiritosa damigella e un bell’incompreso ladro soprannominato “Lo sceicco Rosso”. Cosa e' accaduto allo "sceicco rosso"? Ha mai pubblicato la sua storia? 1 - I just read on your web site: "Margaret Moore actually began her career at the age of eight, when she and a friend concocted stories featuring a lovely, spirited damsel and a handsome, misunderstood thief nicknamed "The Red Sheik." What happen to the red sheik? Was the story ever published? He and his captive fell madly in love, and he stopped stealing. We never wrote anything down, though. We just acted it out with the dolls. -Lui e la sua prigioniera si innamora...

Delly....

Direttamente dalla scrivania di Artemis: Eccomi di nuovo ragazze a parlarvi di un argomento a me caro. A dire il vero ho qualche problema a farlo, mi sento stranamente emozionata. La nostra grande ospite, Ross, me ne ha dato incarico qualche ora fa ed io, da allora, non faccio che pensarci. Il motivo di questa mia sensazione non saprei individuarlo, è una sensazione strana e indefinibile. Forse è collegata con l’ammirazione che provo per tutto ciò che si nasconde dietro lo pseudonimo Delly. Tutto ebbe inizio quando ero bambina e cominciai a leggere libri che non erano solo favole per bambini. Quando andavo a trovare mia zia mi soffermavo davanti ad una libreria che lei teneva nel soggiorno e lì leggevo i titoli dei libri esposti cercando l’ispirazione. Fu così che un giorno sfiorai con le dita la costina di un Delly. Lo presi in prestito e iniziò così la mia conoscenza. Non so quanto ci misi a leggerlo e non so neanche se il primo mi piacque. So però che quando leggo il nome Delly, qua...