Per la nostra rubrica Raccontiamoci le Saghe, ben quattro lettrici, si sono offerte...emmmm...volontarie, per recensirvi la saga delle "Sorelle Essex" di Eloisa James.
Buona lettura.
NON SENZA DI TE
Per qualche mese ho sentito parlare in continuazione di questo romanzo che possiamo dire ha diviso del tutto gli animi: da una parte c’è stato chi l’ha adorato, dall’altra c’è invece chi non ha ravvisato i caratteri del romanzo romantico.
Così ne ho sempre procrastinato la lettura per evitare di farmi influenzare…
Finalmente, l’ho letto e devo dire che non ne sono rimasta per niente delusa.
Sicuramente è un po’ atipico perché fino a una buona metà non c’è una vera storia principale. Si fa riferimento generale alle quattro sorelle, protagoniste del romanzo.
Ecco dove sta in realtà l’atipicità del romanzo: il fatto di non avere veri personaggi secondari per buona parte del libro. Tutti sono principali e, direi anche fondamentali.
La lettura è piacevole e scorrevole: niente è lasciato al caso.
La storia tra i due protagonisti, malgrado abbia una rilevanza dimezzata è non di meno forte e coinvolgente.
Finalmente mi sono trovata di fronte due protagonisti maturi e reali con difetti e pregi "umani".
Lui è un bel esemplare d’uomo, tutto d’un pezzo, ordinato, metodico se vogliamo.
Lei, Tessa, è una donna nel significato più ampio del termine: non ha falsi pudori e si innamora gradualmente senza capirlo subito (finalmente un’eroina con caratteri maschili!).
Ho trovato la dichiarazione d’amore, una delle più belle che ho letto perché con parole forti e intense…
Insomma, è uno di quei romanzi che consiglio a chi ama andare al di là della singola storia, a chi come me ama immergersi nel contesto narrato, senza per questo tralasciare l’amore, ma assorbendolo in tutte le sue forme.
La Vostra Eleonora
BACIAMI ANNABEL
A dire la vertita' Annabel mi è sempre apparsa come la meno simpatica delle quattro sorelle, forse per il suo cinismo e la determinazione nel volere accalappiare un marito ricco.
Annabel è la seconda per eta' delle sorelle Essex,ha sempre desiderato sposare un inglese ricco che la portasse via dalla Scozia e che le facesse dimenticare gli anni di ristrettezze economiche patite con le sorelle.
A seguito di vari "incidenti" Annabel si ritrova sposata con Ewan Poley, un conte scozzese privo di mezzi che la riporta in Scozia.
In questo libro la James ha saputo delineare bene il cambiamento di Annabel,la conquista un po' alla volta del suo cuore da parte del marito.
Dei quattro libri questo è forse il piu' casto,Ewan è fortemente religioso e quindi non ha molta esperienza pero' l'idea di fissare un numero di baci giornalieri da strappare alla moglie è molto divertente.
Un libro carino, che si legge volentieri ma a mio parere non all'altezza degli altri tre.
Lara
AMARE UN DUCA
Ho iniziato a leggere “Amare un duca” un po’ prevenuta devo ammetterlo.
La protagonista mi stava già parecchio sulle scatole nei primi due libri.
Questa Imogen non mi andava proprio giù con i suoi capricci e i suoi modi di fare egocentrici.
E devo ammettere che anche all’inizio di questo libro ho sbuffato parecchio nel vederla ancora così infantile e petulante.
Quello che invece ho subito adorato è Rafe: un uomo che ha toccato il fondo, che si è fatto male per anni ma che ora trova la forza di reagire. Ho sofferto e riso con lui nel suo lungo percorso di rinascita.
Che emozione quando finalmente torna ad essere quello che era un tempo, quello che pensava non poter essere più!
Ad un certo punto mi sono accorta che parallelamente al suo percorso se ne stava sviluppando un altro più sottile e meno evidente.
Anche Imogen “rinasce” pagina dopo pagina lasciandosi alle spalle le sue caratteristiche peggiori diventando finalmente una donna e non più una bambina viziata che deve ottenere sempre quello che vuole.
Adorare Rafe è automatico e inevitabile ma credetemi anche per Imogen proverete alla fine un po’ di affetto. Non fosse altro che è l’oggetto dell’amore incondizionato di un duca così speciale!
Un libro bellissimo di rinascita, di speranza, di risate e di amore.
Ale
NEL NOME DEL PIACERE
Con questo libro si conclude la fortunata ed avvincente saga delle sorelle Essex, e devo pure ammettere che era quello che attendevo con più trepidazione. Il motivo? Ebbene i protagonisti ovviamente, due protagonisti che osserviamo già dall’inizio della saga e che guardiamo affascinate prendere parte direttamente e non alle vicende di Tess, Annabel ed Imogene in altrettanti romanzi.
Per cui arrivate a leggere “Nel nome del piacere” ci troviamo davanti due personaggi che conosciamo molto bene, ma moriamo dalla curiosità di assistere al modo in cui essi arriveranno a rendersi conto di ciò che alberga nel loro cuore.
Da una parte Josie Essex, la “bambina” del gruppo, la sorellina minore che vediamo crescere un romanzo dopo l’altro: è la sorella ciarliera, la ragazzina dalla lingua affilata come un rasoio e dotata di una spiccata vena ironica. Non ha peli sulla lingua, ed è difficile da scoraggiare.
Solo ha un punto debole: si sente e si vede grassa.
Ed è qui che la James riesce a rendere reale questo personaggio, una ragazza insicura per via delle sue forme abbondanti, una ragazza come se ne incontrano tantissime oggi e la cui insicurezza raggiunge picchi inauditi a causa delle malelingue.
“La salsiccia scozzese” la definiscono e devo dire che ne ha avuta di inventiva l’autrice con questo appellativo, ma da qui si possono ben capire le emozioni di Josie, il suo timore delle feste e dei balli, la sua incapacità di divertirsi e la sua convinzione di rimanere zitella a vita.
Dall’altra parta ecco la sua antitesi, il caro Conte di Mayne, il Ganimede bello ed affascinante che tanti cuori ha infranto e tante sottane alzato. Un uomo sicuro ed energico che in modo o nell’altro ha sempre occupato un ruolo di spicco in quasi tutti i romanzi.
La sua “carriera” tra le sorelle Essex si può riassumere in poche parole scambiate tra Mayne e Rafe, Duca di Holbrook loro tutore e marito di Imogene:
(da Nel nome del piacere, Eloisa James)
Tuttavia in questo romanzo troviamo il su menzionato uomo “sicuro ed energico” in preda alle pene d’amore per il suo bocciolo francese, Sylvie, la sua futura moglie. Ebbene sì il nostro bel conte è promesso, innamorato, e di conseguenza provvisto di prosciutti sugli occhi e di una irritante aria da barboncino al guinzaglio.
Solo che il suo destino apparentemente già deciso, prende una brusca svolta conseguente alla richiesta di Rafe di aiutare la povera Josie col suo piccolo problemino di autostima.
Ed è qui che entrambi impareranno davvero il significato della parola amore, in cui una scoprirà la fiducia in sé stessa e l’altro si renderà conto che forse, ma solo forse “la Francia” non è poi un paese così caloroso ed affascinante!!
Nel nome del piacere è un romanzo originale, ove si consumano due storie d’amore che scorrono su binari paralleli, una conseguente all’altra: in primo piano Mayne e Josie, e di contorno Darlington, il creativo ideatore del tanto odiato appellativo di Josie, e Griselda, la sorella vedova di Mayne e chaperon delle Essex.
Lo stile risulta molto scorrevole, semplice e cristallino, la storia avvincente ma a tratti un po’ troppo prolissa per i miei gusti. Devo pure ammettere che io non amo molto i romanzi con “troppa carne al fuoco”, nel senso che una storia d’amore fatta bene a mio parere risulta sempre preferibile a due affrontate discretamente. I continui e repentini passaggi da una coppia all’altra, da una situazione all’altra tendono un po’ a far perdere il ritmo e la continuità della storia, ma tengo a precisare che in primis è la sottoscritta a non amare questo genere di intrecci tirati per le lunghe.
In conclusione, nonostante tutto, si tratta comunque di un romanzo imperdibile per coloro che hanno seguito la James in questa saga intrigante e secondo me il più bello dei quattro.
Angy
Buona lettura.
Per qualche mese ho sentito parlare in continuazione di questo romanzo che possiamo dire ha diviso del tutto gli animi: da una parte c’è stato chi l’ha adorato, dall’altra c’è invece chi non ha ravvisato i caratteri del romanzo romantico.
Così ne ho sempre procrastinato la lettura per evitare di farmi influenzare…
Finalmente, l’ho letto e devo dire che non ne sono rimasta per niente delusa.
Sicuramente è un po’ atipico perché fino a una buona metà non c’è una vera storia principale. Si fa riferimento generale alle quattro sorelle, protagoniste del romanzo.
Ecco dove sta in realtà l’atipicità del romanzo: il fatto di non avere veri personaggi secondari per buona parte del libro. Tutti sono principali e, direi anche fondamentali.
La lettura è piacevole e scorrevole: niente è lasciato al caso.
La storia tra i due protagonisti, malgrado abbia una rilevanza dimezzata è non di meno forte e coinvolgente.
Finalmente mi sono trovata di fronte due protagonisti maturi e reali con difetti e pregi "umani".
Lui è un bel esemplare d’uomo, tutto d’un pezzo, ordinato, metodico se vogliamo.
Lei, Tessa, è una donna nel significato più ampio del termine: non ha falsi pudori e si innamora gradualmente senza capirlo subito (finalmente un’eroina con caratteri maschili!).
Ho trovato la dichiarazione d’amore, una delle più belle che ho letto perché con parole forti e intense…
Insomma, è uno di quei romanzi che consiglio a chi ama andare al di là della singola storia, a chi come me ama immergersi nel contesto narrato, senza per questo tralasciare l’amore, ma assorbendolo in tutte le sue forme.
La Vostra Eleonora
A dire la vertita' Annabel mi è sempre apparsa come la meno simpatica delle quattro sorelle, forse per il suo cinismo e la determinazione nel volere accalappiare un marito ricco.
Annabel è la seconda per eta' delle sorelle Essex,ha sempre desiderato sposare un inglese ricco che la portasse via dalla Scozia e che le facesse dimenticare gli anni di ristrettezze economiche patite con le sorelle.
A seguito di vari "incidenti" Annabel si ritrova sposata con Ewan Poley, un conte scozzese privo di mezzi che la riporta in Scozia.
In questo libro la James ha saputo delineare bene il cambiamento di Annabel,la conquista un po' alla volta del suo cuore da parte del marito.
Dei quattro libri questo è forse il piu' casto,Ewan è fortemente religioso e quindi non ha molta esperienza pero' l'idea di fissare un numero di baci giornalieri da strappare alla moglie è molto divertente.
Un libro carino, che si legge volentieri ma a mio parere non all'altezza degli altri tre.
Lara
Ho iniziato a leggere “Amare un duca” un po’ prevenuta devo ammetterlo.
La protagonista mi stava già parecchio sulle scatole nei primi due libri.
Questa Imogen non mi andava proprio giù con i suoi capricci e i suoi modi di fare egocentrici.
E devo ammettere che anche all’inizio di questo libro ho sbuffato parecchio nel vederla ancora così infantile e petulante.
Quello che invece ho subito adorato è Rafe: un uomo che ha toccato il fondo, che si è fatto male per anni ma che ora trova la forza di reagire. Ho sofferto e riso con lui nel suo lungo percorso di rinascita.
Che emozione quando finalmente torna ad essere quello che era un tempo, quello che pensava non poter essere più!
Ad un certo punto mi sono accorta che parallelamente al suo percorso se ne stava sviluppando un altro più sottile e meno evidente.
Anche Imogen “rinasce” pagina dopo pagina lasciandosi alle spalle le sue caratteristiche peggiori diventando finalmente una donna e non più una bambina viziata che deve ottenere sempre quello che vuole.
Adorare Rafe è automatico e inevitabile ma credetemi anche per Imogen proverete alla fine un po’ di affetto. Non fosse altro che è l’oggetto dell’amore incondizionato di un duca così speciale!
Un libro bellissimo di rinascita, di speranza, di risate e di amore.
Ale
Con questo libro si conclude la fortunata ed avvincente saga delle sorelle Essex, e devo pure ammettere che era quello che attendevo con più trepidazione. Il motivo? Ebbene i protagonisti ovviamente, due protagonisti che osserviamo già dall’inizio della saga e che guardiamo affascinate prendere parte direttamente e non alle vicende di Tess, Annabel ed Imogene in altrettanti romanzi.
Per cui arrivate a leggere “Nel nome del piacere” ci troviamo davanti due personaggi che conosciamo molto bene, ma moriamo dalla curiosità di assistere al modo in cui essi arriveranno a rendersi conto di ciò che alberga nel loro cuore.
Da una parte Josie Essex, la “bambina” del gruppo, la sorellina minore che vediamo crescere un romanzo dopo l’altro: è la sorella ciarliera, la ragazzina dalla lingua affilata come un rasoio e dotata di una spiccata vena ironica. Non ha peli sulla lingua, ed è difficile da scoraggiare.
Solo ha un punto debole: si sente e si vede grassa.
Ed è qui che la James riesce a rendere reale questo personaggio, una ragazza insicura per via delle sue forme abbondanti, una ragazza come se ne incontrano tantissime oggi e la cui insicurezza raggiunge picchi inauditi a causa delle malelingue.
“La salsiccia scozzese” la definiscono e devo dire che ne ha avuta di inventiva l’autrice con questo appellativo, ma da qui si possono ben capire le emozioni di Josie, il suo timore delle feste e dei balli, la sua incapacità di divertirsi e la sua convinzione di rimanere zitella a vita.
Dall’altra parta ecco la sua antitesi, il caro Conte di Mayne, il Ganimede bello ed affascinante che tanti cuori ha infranto e tante sottane alzato. Un uomo sicuro ed energico che in modo o nell’altro ha sempre occupato un ruolo di spicco in quasi tutti i romanzi.
La sua “carriera” tra le sorelle Essex si può riassumere in poche parole scambiate tra Mayne e Rafe, Duca di Holbrook loro tutore e marito di Imogene:
“…- dannazione, ci hai provato con tutte le mie pupille! Eri fidanzato con Tess e poi l’hai abbandonata quasi davanti all’altare…
- non per colpa mia!- si difese Mayne. – sai perfettamente che è stato Felton a chiedermi di andare via.
- ne hai piantato una, ne hai baciato un’altra per due volte…
- non fatto niente con Annabel- si affrettò a fargli notare Garrett. -e neppure con Josie….”
(da Nel nome del piacere, Eloisa James)
Tuttavia in questo romanzo troviamo il su menzionato uomo “sicuro ed energico” in preda alle pene d’amore per il suo bocciolo francese, Sylvie, la sua futura moglie. Ebbene sì il nostro bel conte è promesso, innamorato, e di conseguenza provvisto di prosciutti sugli occhi e di una irritante aria da barboncino al guinzaglio.
Solo che il suo destino apparentemente già deciso, prende una brusca svolta conseguente alla richiesta di Rafe di aiutare la povera Josie col suo piccolo problemino di autostima.
Ed è qui che entrambi impareranno davvero il significato della parola amore, in cui una scoprirà la fiducia in sé stessa e l’altro si renderà conto che forse, ma solo forse “la Francia” non è poi un paese così caloroso ed affascinante!!
Nel nome del piacere è un romanzo originale, ove si consumano due storie d’amore che scorrono su binari paralleli, una conseguente all’altra: in primo piano Mayne e Josie, e di contorno Darlington, il creativo ideatore del tanto odiato appellativo di Josie, e Griselda, la sorella vedova di Mayne e chaperon delle Essex.
Lo stile risulta molto scorrevole, semplice e cristallino, la storia avvincente ma a tratti un po’ troppo prolissa per i miei gusti. Devo pure ammettere che io non amo molto i romanzi con “troppa carne al fuoco”, nel senso che una storia d’amore fatta bene a mio parere risulta sempre preferibile a due affrontate discretamente. I continui e repentini passaggi da una coppia all’altra, da una situazione all’altra tendono un po’ a far perdere il ritmo e la continuità della storia, ma tengo a precisare che in primis è la sottoscritta a non amare questo genere di intrecci tirati per le lunghe.
In conclusione, nonostante tutto, si tratta comunque di un romanzo imperdibile per coloro che hanno seguito la James in questa saga intrigante e secondo me il più bello dei quattro.
Angy
Ragazze, vi è piaciuto questo "esperimento" di post a 4 mani?!
RispondiEliminaSpero di si...mi sembra carino!
Anche perchè ho trovato delle "compagne" veramente brave...
Complimenti a tutte!
Assolutamente l'esperimento è riuscitissimo e credo che possiate ripeterlo.;)
RispondiEliminaApprofitto per dire due parole, attualmente possiedo tutti i libri della saga, ma ho faticato non poco a trovare il primo. Quindi, almeno per ora ho letto solamente il secondo e il terzo, ma provvederò presto a godermi gli altri due.
Per quanto mi riguarda ho adorato il personaggio di Rafe, è proprio vero.. come si fa a non amarlo?! E di riflesso si accetta anche Imogen che veramente all'inizio era una palla al piede! :D
Il modo di scrivere di Eloisa è meraviglioso, mi piace quell'intimità che si crea tra i due personaggi, una intimità fatta di cose quotidiane. Ho trovato interessante l'esperimento del secondo libro in cui Annabel e il conte si trovano a vivere alcuni giorni come dei comunissimi contadini con i loro problemi. Mi sono totalmente sciolta quando ho letto la descrizione della scena in cui Imogen aiuta Rafe in preda ad una crisi di astinenza da alcol. Credo ci sia in queste piccole scene un qualcosa che ti fa comprendere pienamente l'affetto vero tra i due protagonisti.
geniale!!!!!!!!
RispondiEliminabello veramente questo post!
oltretutto, visti i contenuti, è proprio quello che fa per me!
peccato non aver potuto collaborare!
tutte le recensioni stupende: grazie alle ''volontarie''.
Complimenti ragazze per questa splendida recensione a 8 mani eheh!
RispondiEliminaHo letto tutta la saga e questa è la mia classifica di gradimento:
Nel nome del piacere - Voto 7
Baciami, Annabel - Voto 6,5
Amare un duca - Voto 6
Non senza di te - Voto 5
Baci!
Susa
ciao ragazze! grande questa idea, anche perchè io ho adorato questa saga! soprattutto i protagonisti maschili, in particolare ho amato molto rafe!
RispondiEliminae prendendo spunto da susa, anch'io voglio dare un voto ed un commento:
Nel nome del piacere: 8
Baciami Annabel: 5/6 (purtroppo non mi ha molto entusiasmato questo)
Amare un duca: 8 e 1/2
Nel nome del piacere: 7
Ciao
Lety
Esperimento riuscitissimo!!!!!
RispondiEliminaDi questa saga, che ho completa, ho letto lasciandolo a metà dolo il primo...perchè l'ho trovato di una noia mortale...Ora, onon era il momento adatto per leggerlo....oppure non so..Ma devo, a tutti i costi rileggerlo e così leggere di seguito gli altri..
Un piccolo appunto..ma l'ommo nella copertina di Non senza di te..cosa ha fatto ai capelli???
Ossignur....chiunque di noi ha preso questo libro ha dimostrato una notevole dose di coraggio...altro che sovraccopertina ci vorebbe per digerire uno con un parrucchino così....Dany
io non ho letto nessuno di questi libri ma tempo fa ero interessata a "baciami annabel" perchè trovavo la trama interessante. comunque bellisima queste recensioni a quattro, complimenti ragazze!!
RispondiEliminap.s. Dany hai perfettamente ragione(ihihihih), uno con quel parrucchino li lo scarterei a priori, poco macho..
Iniziamo col dire brave...alle mani.Anch'io la saga c'è l'ho completa, ma ho soltanto letto i primi due, e cosa posso dire.....li ho trovati belliiiiiiiiii.
RispondiEliminaDany, riprova e vedrai sarai più fortunata come lo spot, non puio dire che non ti è piaciuto io lo avrò letto almeno tre volte.
Naturalmente è ovvio che su i gusti non discuto mai.........ma con te siiiiiiii dai fallo per me, appena hai un buco di tempo rileggilo, anche il secondo mi è piaiuto molto.
Per gli altri due non so che dirti, ma ho letto buone critiche a giro, e mi fido delle lettrici.......
Normalmente non è facile trovare saghe che sappiano andare avanti, ma questa per ora a mio avviso si presenta bene.
Appena ritrovo gli altri due che sono parcheggiati nel mio comodino, o forse dovrrei ire comodone, li leggo.
Poi saprò dire di più....
Si bella idea quella del voto, anche se per ora non posso giudicare tutta la saga.
A parte che è da tanto che volevo dire ad Eleonora che la foto del micio di Shrek con quegli occhioni là è troppo figona.... lo so lo so c'entra niente con l'argomento di discussione... ok bando alle ciance... anch'io ho letto solo il primo "Non senza di Te" e sulla spinta di questo che mi era piaciuto molto ho comprato via via anche gli altri tre, che però devo ancora leggere.... ormai ho una lista di attesa lunghissima... però consiglio vivamente questa autrice perchè da esperta di Shakespeare tratteggia delle storie ricche di personaggi (non solo i due principali), grandi equivoci, schermaglie amorose e anche ironia. Se non ricordo male questi stessi quattro romanzi sono ricalcati su di quattro importanti commedie di Shakespeare.... e a chi non ispirerebbe la Bisbetica domata o Molto rumore per nulla??? Ciao a tutte. Erica
RispondiEliminaP.S.: Anch'io dò ragione a Dany.. proprio non se po' vardar!!!
E allora sia Anninna.,...li riprenderò...chiuderò gli occhi quando la sera prenderò tra le mani il primo della saga, la cuicopertina arreca grave danno alla virilità di qualunque ommo...Eheheh, non so se Lidia leggerà questo post...ma questa copertina sarebbe andata benissimo per rappresentare Eddy di Oltre l'innocenza della holly......
RispondiEliminaahahahhahahah.......
Dany
ps......anch'io adoro il micione di Ele
Signore belle...concordo per l'orrore che incute Mr Parrucchino...ma vi è per caso sfuggito il capellone ossigenato di Amare un Duca? Mi sembra la brutta copia di Tarzan quello...mi sa che l'unico che si salva è il tizio della cover di Baciami Annabel!!!
RispondiEliminaCmq complimenti anche da parte mia alle altre sei mani sempre e solo volontarie ;) che mi hanno affiancato...è stata una bella pensata!!
Bacioni
Angy
Mamma mia..ragazze..meglio averci come amiche che come nemiche ahahahah......Vero Angy....quello è ossigenato da paura.....ma quello col parrucchino nun se pò guardà!!!!!
RispondiEliminaA l'ommo di Baciami Annabel...nulla da dire......Dany