Vivete nel passato?
Siete delle bellezze occidentali dallo sguardo cobalto, il capello aureo e la pelle cadaverica ed adorate la sabbia in bocca, gli scorpioni, i turbanti e la pelle scura?
Siete anticonvenzionali, ribelli, indipendenti e se sbattete contro un muro sentite l’eco nella vostra testa?
Amate tanto l’avventura da scalpitare per gettarvi in essa, da spasimare con la lingua penzoloni per un po’ di pericolo che giunga a sconquassare il vostro mondo scintillante e leggero?
Nessuna paura gente!
Se vi rispecchiate nei requisiti su menzionati, allora il mio consiglio è: andate in libreria e accaparratevi quei romance ambientati in Turchia, e luoghi affini, che vi guideranno in queste vostre brame inarrestabili e irrazionali.
Romanzi che vi spiegheranno gli elementi base per mettere in atto il vostro atto di ribellione!
…che vi forniranno il tragitto più pericoloso in cui avrete il 99,9 % di probabilità di incappare in sceicchi, sultani, pascià e beduini tutti statuari, abbronzati, bruni, bellissimi ed arroganti, possibilmente con qualche ascendenza occidentale e sicuramente freschi freschi di Oxford (barbari che non parlano inglese? nahhhhh!!).
…che vi aiuteranno a interpretare alla perfezione la povera pulzella indifesa e delicata in balìa del selvaggio brutalmente attraente, la fanciulla timorata di Dio che ogni tanto finge di indignarsi dinnanzi le avances dell’aguzzino di turno per poi fare sogni sconci su di lui.
Ma vediamo i punti essenziali di queste guide:
Prima di tutto, il rapimento è l’elemento basilare per dare il via all’avventura, per cui armatevi di stupidità e dabbenaggine e intraprendete un safari nel deserto più sperduto senza valida scorta (il vostro fascinoso sceicco non tarderà ad arrivare), oppure date ascolto al vostro cugino più acerebrato e andate a fare l’istitutrice per la figlia del sultano (siete in un harem, niente di meglio per un bel rapimento da parte di un pascià a caccia di diversivi), o ancora impersonate la figlia di un berbero particolarmente antipatico al sultano (la sete di vendetta porterà sicuramente qualcuno terribilmente attraente a rapirvi, non temete!);
In secondo luogo, una volta rapite, fate le ritrose, ribellatevi, insultate il vostro aguzzino e fategli perdere le staffe, cosicchè il malcapitato di turno vi dovrà punire. Le guide garantiscono delle punizioni di vostro gradimento;
Terzo: tentate la fuga ovviamente, e ovviamente fatevi riacchiappare altrimenti non potete coglierne i frutti, il vostro rapitore ve la farà pagare siatene certe. Ed anche qui le guide garantiscono piacevoli interludi punitivi;
Quarto: be’ dopo la fuga arriva appunto il momento di cedere alla passione che vi consuma per il vostro rapitore, che improvvisamente non vi parrà più tale;
A questo punto però c’è la svolta: il secondo rapimento! Per cortesia, fatevi il favore di individuate l’acerrimo nemico del vostro primo rapitore, mettetevi una bandana rossa sulla fronte con scritto “rapiscimi di nuovo” e così poi il vostro sceicco, pascià o beduino che sia si scapicollerà a salvarvi, lotterà per voi, vi riporterà indietro e finalmente vi confesserà il proprio imperituro amore (mamma mia che fatica!!).
L’esito positivo di queste tattiche è stato ampiamente testato (chiedete ad una certa Zara, o a Sarah Woolcott oppure a Temple Longworth, eroine di altrettante vicende!), ma avrete sicuramente intuito il mio sospiro di frustrazione (e di conseguenza la mia lingua stavolta biforcuta!!) a proposito di questi clichè che ricorrono con terrificante staticità ogni qual volta che un romanzo venga ambientato in medio oriente o in Turchia: basta con i continui rapimenti, basta con le donnicciole che fanno finta di mordere e poi sotto sotto cadono in deliquio per i propri aguzzini (non è possibile che non appena li vedono voilà che sono belle e innamorate), basta con sceicchi o pascià o sultani descritti alla stregua di barboncini in fregola, un po’ di originalità santo cielo, e per cortesia, care scrittrici, un po’ più di cervello per le nostre eroine avventurose e “desertificate”!
Adesso che mi sono sfogata (ahhhhh, una boccata d’aria fresca) sarei proprio curiosa di sapere cosa voi ne pensiate (se ne avete letti) di questo genere di romance ridondanti, “sabbiosi” e roventi, esotici e da mille e una notte, che alla sottoscritta hanno scatenato una brutta allergia ma che forse a voi non hanno fatto lo stesso effetto!
Con “calore”
Angy
Siete delle bellezze occidentali dallo sguardo cobalto, il capello aureo e la pelle cadaverica ed adorate la sabbia in bocca, gli scorpioni, i turbanti e la pelle scura?
Siete anticonvenzionali, ribelli, indipendenti e se sbattete contro un muro sentite l’eco nella vostra testa?
Amate tanto l’avventura da scalpitare per gettarvi in essa, da spasimare con la lingua penzoloni per un po’ di pericolo che giunga a sconquassare il vostro mondo scintillante e leggero?
Nessuna paura gente!
Se vi rispecchiate nei requisiti su menzionati, allora il mio consiglio è: andate in libreria e accaparratevi quei romance ambientati in Turchia, e luoghi affini, che vi guideranno in queste vostre brame inarrestabili e irrazionali.
Romanzi che vi spiegheranno gli elementi base per mettere in atto il vostro atto di ribellione!
…che vi forniranno il tragitto più pericoloso in cui avrete il 99,9 % di probabilità di incappare in sceicchi, sultani, pascià e beduini tutti statuari, abbronzati, bruni, bellissimi ed arroganti, possibilmente con qualche ascendenza occidentale e sicuramente freschi freschi di Oxford (barbari che non parlano inglese? nahhhhh!!).
…che vi aiuteranno a interpretare alla perfezione la povera pulzella indifesa e delicata in balìa del selvaggio brutalmente attraente, la fanciulla timorata di Dio che ogni tanto finge di indignarsi dinnanzi le avances dell’aguzzino di turno per poi fare sogni sconci su di lui.
Ma vediamo i punti essenziali di queste guide:
Prima di tutto, il rapimento è l’elemento basilare per dare il via all’avventura, per cui armatevi di stupidità e dabbenaggine e intraprendete un safari nel deserto più sperduto senza valida scorta (il vostro fascinoso sceicco non tarderà ad arrivare), oppure date ascolto al vostro cugino più acerebrato e andate a fare l’istitutrice per la figlia del sultano (siete in un harem, niente di meglio per un bel rapimento da parte di un pascià a caccia di diversivi), o ancora impersonate la figlia di un berbero particolarmente antipatico al sultano (la sete di vendetta porterà sicuramente qualcuno terribilmente attraente a rapirvi, non temete!);
In secondo luogo, una volta rapite, fate le ritrose, ribellatevi, insultate il vostro aguzzino e fategli perdere le staffe, cosicchè il malcapitato di turno vi dovrà punire. Le guide garantiscono delle punizioni di vostro gradimento;
Terzo: tentate la fuga ovviamente, e ovviamente fatevi riacchiappare altrimenti non potete coglierne i frutti, il vostro rapitore ve la farà pagare siatene certe. Ed anche qui le guide garantiscono piacevoli interludi punitivi;
Quarto: be’ dopo la fuga arriva appunto il momento di cedere alla passione che vi consuma per il vostro rapitore, che improvvisamente non vi parrà più tale;
A questo punto però c’è la svolta: il secondo rapimento! Per cortesia, fatevi il favore di individuate l’acerrimo nemico del vostro primo rapitore, mettetevi una bandana rossa sulla fronte con scritto “rapiscimi di nuovo” e così poi il vostro sceicco, pascià o beduino che sia si scapicollerà a salvarvi, lotterà per voi, vi riporterà indietro e finalmente vi confesserà il proprio imperituro amore (mamma mia che fatica!!).
L’esito positivo di queste tattiche è stato ampiamente testato (chiedete ad una certa Zara, o a Sarah Woolcott oppure a Temple Longworth, eroine di altrettante vicende!), ma avrete sicuramente intuito il mio sospiro di frustrazione (e di conseguenza la mia lingua stavolta biforcuta!!) a proposito di questi clichè che ricorrono con terrificante staticità ogni qual volta che un romanzo venga ambientato in medio oriente o in Turchia: basta con i continui rapimenti, basta con le donnicciole che fanno finta di mordere e poi sotto sotto cadono in deliquio per i propri aguzzini (non è possibile che non appena li vedono voilà che sono belle e innamorate), basta con sceicchi o pascià o sultani descritti alla stregua di barboncini in fregola, un po’ di originalità santo cielo, e per cortesia, care scrittrici, un po’ più di cervello per le nostre eroine avventurose e “desertificate”!
Adesso che mi sono sfogata (ahhhhh, una boccata d’aria fresca) sarei proprio curiosa di sapere cosa voi ne pensiate (se ne avete letti) di questo genere di romance ridondanti, “sabbiosi” e roventi, esotici e da mille e una notte, che alla sottoscritta hanno scatenato una brutta allergia ma che forse a voi non hanno fatto lo stesso effetto!
Con “calore”
Angy
Angy, mi hai fatto letteralmente sbellicare dalle risate. Concordo pienamente con tutto quello che hai detto, io ne ho letti parecchi, ancora molti anni fa, ero abbonata ad una collana che ne metteva uno ogni mese. Risultato: disdetta dell'abbonamento, regalati tutti i romanzi ed allergia più totale al genere; quando leggo di sceicchi ed affini, giro al largo!
RispondiEliminaCiao, Lucia.
AHAHAHAHAH quanto mi son divertita a leggere questo post!!!e mentre ridevo mi dicevo "si, è proprio così" qualche giorno fa ho finito un altro libro ambientato in india,bellissimo posso dire, dove c 'erano pascià, eroine rapite, belli e tenebrosi rapitori..insomma, nonostante possano sembrare tutti simili queste storie mi piacciono un casinoooo!!
RispondiEliminaIo ne ho appena finito uno cosi' Un amore al Cairo della Brockway, lei si mette sempre nei guai e lui corre sempre in suo aiuto
RispondiEliminaSTUPENDO!!!!!!
Ciao Angy
RispondiEliminamolto divertente il post e sono d'accordo le scrittrici hanno abusato,credo sempre per una questione di vendite, il genere, ormai datato, andava per la maggiore. io mi ricordo a parte quello citato da Lara, ma lui non era uno sceicco ma un inglese dislessico, il leone di normandia e tanti haromony jolly, pure uno della penny jordan che lì per lì non mi era dispiaciuto ma poi uff divenne una moda ed evitai ed evito.
Ciao e complimenti Daniela C
quante risate questa malelingua!io ho letto da poco la sposa rapita della lindsey e un amore al cairo della brockway,beh in entrambi ricorrono i clichè ke hai menzionato!ma ne ho letti altri in passato,identici...e dire ke cerco ora lo sceicco della mason,perkè sarò recidiva ma comunque queste storie mi fanno sorridere!!!
RispondiEliminaroberta
In passato ho letto anch'io molte storie simili a quelli che hai descritto ma ora non mi attirano più, ora sono presa dalle storie di vampiri ovviamente solo se bellissimi e affascinati!!!!
RispondiEliminaScusa non ho firmato il mio commento vampiresco.Ciao sono Daisy
RispondiElimina......... Io ho letto IL PRINCIPE DEL DESERTO di Nan Ryan e nonostante ci siano tutte le cose che hai detto, L'HO ADORATO!!!
RispondiEliminaIl pascià esotico e bono fa proprio per me... D'altronde nel deserto..... cosa vuoi che succeda se non tutto ciò che hai elencato??!!! Hihihihhihi divertente comunque....
Addirittura ti scatenano un'allergia nel leggerli??? Nessuno ti obbliga........ ce li leggiamo noi che li apprezziamo moltissimo!!!! A te lasciamo i soliti noiosi conti inglesi con i soliti clichè....Simona79
RispondiEliminaIo personalmente adoro i romananzi con protagonisti gli sceicchi......mi fanno sognare! Forse proprio perchè rappresentano un mondo completamente fuori dalla realtà.Abbiamo tutta la vita per vivere davvero e seriamente e spesso è deludente così nel frattempo ci regaliamo un momento speciale....Ciao
RispondiEliminaCome in ogni genere anche questo ha i suoi clichè, ma del resto comer si fa a resistere al belloccio di turno, alto, carnagione olivastra occhi azzurri o verdi,rude ma allo stesso tempo tenero, e non dimentichiamo che è sempre un amante perfetto...certo nei momenti no ti viene di buttare dalla più vicini finestra il libro, ma quando ti immergi in un romance per rilassarti sono proprio i clichè che ti aiutano....chi non ha mai sognato il proprio sceicco con istruzione e modi occidentale ma animo da predone?? uno per tutti il principe di "la sposa rapita" di Johanna Lindsey, chi non ha mai avuto una fantasia del genere scagli il prossimo commento...
RispondiEliminaUn affettuoso saluto
Lidia (non la vostra)
Urka! e noi pensavamo che le lettrici con la mente offuscata dal caldo torrido di questi giorni, ci avrebbero bastanato solo perche' parlavamo di deserto!!
RispondiEliminaihihihih....che dire? gli sceicchi a quanto sembra vanno ancora di moda!
toccatemi tutto, ma non il mio...sceicco?
Ebbene ross, mi sa che hai ragione eheh!! Personalemnte il mio tallone d'Achille sono i cowboys e gli indiani (sempre stessa roba del mezzosangue, ma anch'io sono recidiva)!
RispondiEliminaC'è da dire che, cara Lara, mi getterò adesso sulla Brockway sperando che mi passi l'orticaria ( sappi che sarai responsabile della mia salute ^_^).
Simona, sono strafelice di lasciarvi l'incombenza di queste letture, io purtroppo sono di debole costituzione e quindi allergica ad un sacco di cose...ma proprio i conti?? Nahhhh, meglio i Duchi inglesi, sono il mio punto debole ;)!!
Lidiag, ho letto il principe del deserto e...e...beh uno così mica si trova dovunque...quelle che proprio non mi scendono sono le eroine!!
Daisy, ti capisco, adesso anch'io sono Ward dipendente ed adoro il paranormale.
Per quanto riguarda le altre, sono davvero felice di avervi fatto sorridere, indipendentemente dalle vostre preferenze...per parte mia, io ironizzo su tutto perchè penso che il sorriso sia decisamente più salutare dell'estrema serietà, quando ci vuole ovviamente...
Un bacione Angy
Ossignur Angy...lo ammetto anch'io ho letto di tutto e di più su sceicchi e affini....e mi desertificherei volentieri anch'io!!!!!
RispondiEliminahihihihhihihiihhi
Dany
Maroooooo, ho riso come una demente per almeno un quarto d'ora, bravissima Angy *_*, io invece ne ho letto uno ambientato in parte in oriente ed è "il mio sogno sei tu" della Katherine Kingsley...e devo ammettere che oltre ad essere capovolto (lui francese se non erro e lei di quelle parti), era anche piuttosto originale ecco O_O, voi lo avete mai letto???
RispondiElimina*Morwen*
Io cara Morwen!!! *_*
RispondiEliminaE come tu ben sai, è uno dei miei libri preferiti.... Andrè non si dimentica facilmente!!!
Ciao Angy,
RispondiEliminabello questo post mi è piaciuto un sacco. cmq devo dire che sono d'accordo con te perchè questo clichè abbonda nei romanzi ambientati nel deserto. Io per esempio ho letto un amore al Cairo della Brockway e notti nel Bengala della Conetti ed entrambi hanno degli elementi simili.
ci sentiamo al prossimo post
1 bacio
Terry
ciao Angy
RispondiEliminaMi è sembrato di vedere tra le righe che alleudessi anche a "Lo sceicco" della Mason con Jamal(che però per metà era inglese) e la bella principessa berbera Zara..
questo è l'unico libro che ricordo ambientato nel deserto e devo discostarmi dalle altre ma..... gli sceicchi non mi attraggono troppo... sarà perchè nella realtà non ne ho mai visto uno bello, sarà il caldo... sarà la sabbia... meglio un bel vichingo!
Baci Marianna
Mor il mio sogno sei tu è davvero un bellissimo libro!!!!! Dany
RispondiEliminaun affettuoso saluto a tutte! sono d'accordo con angy: sceicchi e arabi vari, tutti libri con gli stessi cliché. ammetto che leggendo il post mi sono sbellicata dalle risate! però concordo anche sul fatto che quando sei giù leggere qualcosa del genere ti fa sognare proprio, e ti trasporta nelle sabbie del deserto...
RispondiEliminahihihihi! ^^
HA HA HA HA HA ... Angy 6 troppo forte!!! Effettivamente anche a me sembra che queste eroine desertificate ricalchino il solito clichè.... Magari bisogna limitarsi a leggerne solo una volta all'anno. Almeno io e Te. Ciao. Erica
RispondiEliminaConcordo con Angy! Ho il rifiuto totale dello sceicco, negli storici e ancor più nei contemporanei.
RispondiEliminaNon direi però che Un amore al Cairo faccia parte di questa categoria, a me è sembrato non rispondere ai cliché del genere...infatto mi è piaciuto!
Alle appassionate del genere consiglio di laggere "Lo sceicco" di Hull (se non erro), il romanzo padre di tutte le eroine desertificate...