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Alessandra Bazardi.

Pensate che solo le lettrici di Romanzi Rosa si battano arduamente per essere considerate un tantino? Assolutamente no! In primis sono le scrittrici di Romance stesse che vanno in battaglia! Seguono a ruota gli editori , che il piu' delle volte(meno male), sono disposti a dialogare e dove possibile trovare una soluzione!

Ecco cosa vi propone oggi il Blog: un'intervista particolare.
Il giornalista di eccezione e' una scrittrice di Romance : Mariangela Camocardi.
L'intervistata e' : Alessandra Bazardi Direttrice Editoriale Harmony.
Due donne appartenenti allo stesso mondo, il Romance, le due facce della stessa medaglia, oserei dire.

Ma non finisce qui!
Domani verra' postato il resto dell'intervista, ma saranno le lettrici stesse ad intervistare la signora Bazardi. Care lettrici , pronte quindi con i vostri commenti perche' non e' da tutti i giorni ospitare il Direttore Editoriale Harmony!!


Mariangela Camocardi intervista Alessandra Bazardi




D- Signora Bazardi, visto che il genere romance gode di ottima salute nonostante questa crisi, quali prospettive offre la Harlequin alle aspiranti autrici di casa nostra?


Carissima signora Camocardi come ben sa Harlequin Enterprises è una "multinazionale del sentimento", pubblica oltre 1000 libri ogni anno tradotti in tutto il mondo. Noi in Italia pubblichiamo circa 650 tra titoli inediti e riedizioni.
La nostra mission è di continuare a essere una filiale che localizza i romanzi selezionando i titoli che ci sembrano i più adatti per il mercato italiano. Ma da alcuni anni spinti anche dal fatto che il romance storico va alla grande abbiamo iniziato ad acquisire autori italiani. Ovvio la percentuale resta 98% di Harlequin e 2% di italiane, ma mi pare un buon inizio e a oggi possiamo vantare un team italiano davvero da favola. Per usare una terminologia calcistica in questi anni io e il mio gruppo editoriale abbiamo fatto un ottimo calciomercato al punto che nella nostra squadra "giocano" Mariangela Camocardi, Lidia Conetti, Elisabetta Bricca, Alexandra Forrest, Silvia Z. Summer, Paola Picasso e un'altra new entry per il 2010 che lei conosce bene ma che ancora non svelo alle lettrici. Solo un paio di anni fa per alcune dicevo "Magari potessi pubblicarle io invece della concorrenza" per altre non pensavo di riuscire ad esaudire il sogno di farle esordire.
E invece.. Per venire alla sua domanda... le prospettive che Harlequin Mondadori offre alle autrici italiane che scrivono un buon romance (storico) sono quelle di essere pubblicate nelle nostre migliori linee Grandi Romanzi Stoirci, Special e History a seconda della tipologia del romanzo
.

D-In Italia si dà ampio spazio agli autori stranieri. Può spiegare al pubblico perchè non avviene il contrario? Perlomeno nel romance, come mai le stesse opportunità di essere tradotte all'estero sono negate alle autrici italiane?

Sarò sincera, al momento è molto difficile, per una questione di richiesta/offerta, ma io credo nella qualità e gli autori italiani hanno grande qualità.
Prima o poi ci riusciremo... intanto iniziamo a pubblicare bei romanzi che vendono. Sono i numeri che muovono il mondo!


D-Cosa si potrebbe fare per conferire finalmente al romanzo sentimentale e a chi ne scrive la stessa dignità della quale godono tutti gli altri generi di narrativa?


Io credo che il romanzo sentimentale abbia la stessa dignità di tutti gli altri generi. Almeno negli ultimi anni sono stati fatti passi da gigante. Ora il genere rosa tanto bistrattato è stato riconosciuto al pari di altri, un po' per i numeri di copie vendute, un po' perché l'amore è molto di moda. Me ne accorgo dall'approccio degli addetti ai lavori.
Negli anni Novanta sia la stampa che la critica sorridevavo quando si parlava di romanzo sentimentale, una letteratura di serie B, con lettori di serie B. Ora tutto è cambiato. E comunque anche Jane Austen o Alexandre Dumas erano letteratura di serei B...
Partecipo regolarmente a forum, convention, dibattiti salendo sui più prestigiosi e culturali palchi: dal Salone del Libro di Torino all'Università di Urbino e di Teramo per tenere Seminari sulla traduzione di genere. Di recente sono stata a Roma ospite della Biblioteca di Roma per un progetto internazionale, e da anni partecipo al Festival di Matera in qualità di editore sponsor. Per me è sufficiente...


D-Signora Bazardi, pensa che chi si occupa di editoria in Italia è disposto a investire sui talenti per dare la possibilità a chi è più bravo di emergere?

Investire sui talenti dovrebbe essere un dovere e un immenso piacere per ogni editore!
Ma sapesse quanto è faticoso. A oggi gli editori medio piccoli sono stati più bravi rispetto ai mega editori. Un applauso ancora più grande.
Devo comunque far notare che Harlequin Enterprises è l'editore che da anni (60 festeggiati a gennaio) investe sulle nuove autrici, ha proprio come suo concetto crescere gli autori. Quindi un po' di riflesso noi per l'italia. Se lei guarda le classifiche internazionali americane troverà autrici top - Nora Roberts in primis- che hanno iniziato con Harlequin, dopo che erano state respinte da molti editori.



D- Un'ultima domanda, forse un po' indiscreta: quali sono i sogni nel cassetto di Alessandra Bazardi?





Potrei risponderle in modo ufficiale dicendo... Scoprire il nuovo Paolo Giordano, diventare una potentissima agente letteraria, scoprire il nuovo trend editoriale in grado di vendere milioni di copie, scrivere un bestsellers sotto pseudonimo, aprire una casa editrice.
Sarò sincera. Cerco di non tenere troppi sogni nel cassetto ma di farli uscire. Nella vita bisogna prendersi quello che si vuole. E da buon Leone non mollo la presa finché non è mia.






Nella foto Alessandra Bazardi - Mariangela Camocardi.
La foto e' stata scattata a Milano , durante La vie En Rose (l'evento del blog dello scorso marzo).
La Vie en Rose, ha riunito in modo genuino "le donne" del Romance: lettrici, scrittrici, editori.


A domani con il continuo dell'intervista.....

Commenti

  1. inanzitutto complimenti alla sig. Camocardi per questa bella intervista; è sempre bello scoprire i "dietro le quinte dell'editoria" ( lo dico da accanita lettrice). poi mi fa immensamente piacere scoprire che ci saranno sempre maggiori scrittrici italiane in pubblicazione perchè, bandendo i vecchi pregiudizi sulle scrittrici di casa nostra (lo ammetto, ne avevo anch'io! xd), sono anche più brave e accurate nello scrivere di molte straniere. una curiosità alla sig. Bazardi la vorrei chiedere: c'è qualche collana che in futuro eliminerete perchè poco gradita al pubblico e che magari sostituirete con qualche novità?
    grazie, e buon lavoro.

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  2. Carissima Diana,
    prima di chiudere qualche collana devono sempre passare sul mio cadavere! Io sono attaccatissima a tutt ele linee. Stiamo appunto lavorando in queste settimane al 2010 e al momento non so dirti se ci saranno novità... ti aggiorno....

    grazie alessandra

    RispondiElimina
  3. Ho trovato la sua intervista assai interessante e sopratutto, illuminante.
    Dico questo non solo come lettrice ma anche come autrice... Scrivo anche io (ahimè, sono stata colpita da quest'insana passione a 12 anni e non mi ha più lasciato!)non proprio romance, quanto paranormal. Su consiglio di una mia amica ho pensato di sottoporre il mio lavoro all'attenzione degli editori proprio a Matera.
    E' un'esperienza che voglio fare con grande umiltà, perchè so bene che in Italia tutti o quasi hanno un manoscritto nel cassetto e che la concorrenza è molto forte. Ma non bisogna demordere, giusto?
    Io credo nei miei personaggi, credo nelle storie che racconto, nelle emozioni che spero di poter creare nei lettori, nel piacere che provo scrivendo. Amo moltissimo scrivere.
    Dunque, sapere che lei è interessata ai talenti italiani è per me una notizia molto felice, anche al di là dell'interesse personale: c'è poco spazio per gli autori esordienti, per chi come me, cerca una chanche. In Italia spesso si è malati di esterofilia, senza tener conto che molti validi talenti sono presenti anche a casa nostra.
    Grazie dell'attenzione e arrivederci a Matera!

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  4. Complimenti e grazie sig. Camocardi per questa interessante intervista che ci fa entrare nel mondo dell'editoria che le lettrici, come me, non conoscono molto.
    Domani la seconda parte per cui può darsi che questa mia domanda avrà già una sua risposta, comunque la faccio lo stesso, come è scelto e composto il comitato redazionale che legge e sceglie le opere delle scrittrici, a quali criteri fa riferimento? So, ma per sentito dire, che può essere scelto un romanzo di una scrittrice italiana “in erba” che ha buoni presupposti, ma poi quasi sempre deve essere rivisto, tolto, aggiunto etc e quindi chi si prende tale onere? Sono Curiosa eh!
    Comunque ancora Complimenti, salutissimi Daniela C

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  5. Eccomi, Daniela, a rispondere per la parte che mi compete. Francamente ignoro chi si occupi nelle redazioni di leggere e giudicare i manoscritti che le aspiranti scrittrici inviano. Immagino si tratti di persone all'altezza di tale responsabilità. Il criterio su cui si basa il giudizio dell'esperto, se vogliamo definirlo così, consiste indubbiamente in una buona qualità del romanzo proposto, sia di scrittura, ambientazione e anche dei personaggi che animano la storia al vaglio. Una storia che certo deve risultare ben strutturata in ogni sua parte e che deve soprattutto calamitare l'attenzione di chi legge. Quanto alla revisione, tutti gli scrittori devono accettare l'editing voluto da ogni editore e fatta da persone competenti in materia. Siamo stati tutti scrittrici in erba, e se posso dare un suggerimento è quello di non smettere mai di migliorare se stessi.
    Un cordiale saluto da Mariangela Camocardi

    RispondiElimina
  6. Approfitto nuovamente dello spazio di June per ringraziare la signora Camocardi per le sue parole. Quel "siamo state tutte scrittrici in erba" mi ha fatto emozionare.
    Dev'essere una sensazione splendida veder crescere il proprio lavoro, specie se aiutati da persone di grande professionalità e sapere di poter migliorare ancora e ancora.
    stefania

    RispondiElimina
  7. Complimenti per questa bella intervista!

    E un grazie di cuore alla Harmony per la scelta felice di pubblicare le serie tutte di seguito, senza farci attendere mesi e mesi tra un libro e un altro. E grazie per le fantastiche copertine!


    Ecco le mie domande per Alessandra Bazardi:

    1. Diana Palmer è una delle autrici più amate, ma ci sono ancora molti suoi libri inediti in Italia, anche appartenti a serie già in parte tradotte (es. serie Long Tall Texans, serie Soldiers of fortune, ecc.)... Perché non completate le traduzioni di tutti i suoi libri, anche quelli più vecchi? Sono sicura che andrebbero a ruba!

    2. Ci sono altre autrici molto amate (Judith McNaught, Linda Howard, Elizabeth Lowell, Sandra Brown, Anne Stuart, Iris Johansen, Suzanne Brockmann) di cui non è stato pubblicato niente (o quasi) in questi ultimi anni, e ci sono molte serie iniziate e ancora da finire... Perché non ci fate un pensierino? Anche qui sono convinta che sarebbe un successo!

    3. Ci sono speranze di veder pubblicata tutta la serie Ice di Anne Stuart? A quanto mi risulta avete pubblicato solo L'interprete, e non mi dispiacerebbe leggere gli altri!

    4. Restando in tema di romantic suspence vorrei proporre la pubblicazione della serie Bodyguards di Cindy Gerard, della serie T-flac di Cherry Adair e della serie Eagle Squadron di Ingrid Weaver (tutte autrici già pubblicate in Italia da Harmony).

    5. Per quanto riguarda gli storici, sono felicissima d vedere spesso autrici come Candace Camp, Nan Ryan, Nicola Cornick, Julia Justiss, che sono tra le mie preferite, ma è da molto tempo che non vengono pubblicati romanzi di Deborah Simmons, Gayle Wilson, Liz Ireland... Fateci un pensierino!

    6. Tempo fa avete iniziato a pubblicare i romanzi di Georgette Heyer. Pubblicherete anche i pochi romanzi rimasti ancora inediti in Italia?

    7. Per finire, i miei complimenti per la collana Passion, con la speranza che le uscite possano diventare mensili, per la nuova collana Bluenocturne e per i romanzi di Barbara Cartland. Grazie!


    Laura

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  8. Un grande come Eduardo de Filippo, Moray Place, sosteneva che gli esami non finscono mai. Com'è vero! La scrittura è un qualcosa di vivo che è in continua evoluzione per chi la esercita, e che va al di là del semplice mestiere. Ci si deve sempre accostare con umiltà e facendo spesso un'obiettiva autocritica perchè non si limita a essere l'espressione di un'esigenza interiore, ma è rivolta a lettori a cui si deve rispetto. Ma è davvero gratificante vedere un proprio libro in mano a qualcuno che lo sta leggendo, maggiormente quanto ti dicono:"Che bel romanzo hai scritto!"
    Un abbraccio da Mariangela Camocardi

    RispondiElimina
  9. Complimenti per l'intervista, strutturata e accurata nelle domande e nelle risposte.
    Ho avuto modo di conoscere la Sig.ra Bazardi a Milano e devo dire che è proprio così come risulta essere dalle risposte:diretta, sincera e schietta.
    In realtà, non credo ci siano domande "consone", ma solo reali curiosità.
    Noi lettrici stiamo diventando sempre più esigenti...all'inizio adoriamo tutto (o quasi), dopo cominciamo ad essere critiche e spesso (parlo ovviamente dal mio punto di vista personale!) i romanzi pubblicati, non riescono a soddisfarci totalmente.
    Anche perchè, per la mia modesta esperienza, i gusti di noi lettrici italiane non coincidono spesso con quelle delle scrittrici d'oltre oceano.
    Per cui la mia curiosità è:
    - "Chi sceglie cosa pubblicare? Chi sceglie quali prodotti potranno avere più riscontro presso noi lettrici?"
    - "Le scrittrici danno una sorta di esclusiva?"

    Queste sono solo alcune delle innumerevoli domande che mi piacerebbe porle,ma sono certa che le ragazze provvederanno ampiamente...

    Grazie come sempre dell'attenzione e...Le auguro non solo di realizzare i suoi sogni, ma soprattutto di averne perchè senza mancherebbero le vere sfide della vita...

    Baci
    Ele

    RispondiElimina
  10. Ragazze
    devo prendere appunti per rispondere a tutte.
    Prometto di prendere nota dei suggerimenti di Laura ma devo darle un paio di dispiaceri. Suzanne Brockmann che trovi talvolta nella serie harmony extra come reprint purtroppo non è più di harlequin e in italia se non sbaglio la pubblica fanucci...
    quanto a Sandra Brown.... la pubblicherei tutti i mesi se avessi i diritti!!!!!
    Per la Palmer una confidenza, sono l'incubo delle mie redattrici, perché la voglio sempre pubblicare. La trovi nella serie Harmony Romance e come guest star in Jolly nei prox mesi, per i titoli da te citati ricontrollo, talvolta non pubblichiamo alcuni titoli vecchi perché troppo americani cowboy western...

    grazie a tutte e come vedrete nell'intervista di domani ho ragione a dire che le lettrici sono il miglior biglietto da visita di harmnoy e sono preparatissime
    Eleonora grazie per i complimeni. Si sono schietta , talvolta questo non paga ma alla lunga sì.
    ale

    RispondiElimina
  11. Cara Alessandra,

    la ringrazio delle anticipazioni sulla Palmer, non vedo l'ora di avere in mano le prossime uscite!
    L'idea che mi sono fatta in questi anni sulla Palmer è che è difficile non amarla e che chi la ama non solo la compra a scatola chiusa, ma ama anche quelle storie con cowboy dalla mentalità di altri tempi. Forse è proprio questo il bello di certi suoi romanzi! E poi, a chi non piacciono i cowboy? ;-P
    Comunque se fosse almeno possibile completare la serie Soldiers of fortune sarebbe già una gran cosa! I titoli mancanti che mi risultano sono: Soldier of fortune,The tender stranger, The Texas ranger, Lawless, Renegade, Lawman, Fearless. Alcuni sono molto recenti. Tengo le dita inccrociate!

    Spero che riuscirà a rispondere anche alle altre domande... Scusi se ho esagerato, ma un'occasione come questa non capita mai e ne ho approfittato! In ogni caso la ringrazio per la gentilezza e la disponibilità dimostrate!


    Laura

    RispondiElimina
  12. E come potevo mancare a questo appuntamento con la mitica Alessandra Bazardi?
    Ale, ciao.
    Di te posso solo tessere lodi, non solo ti considero una vera professionista, ma anche una grande donna. Per quello che ho imparato a conoscere di te, e non è ancora molto,posso assicurare che fai il tuo lavoro con vera passione e che ti metti in prima fila per sostenere noi italiane.
    Sono felice di far parte del tuo team, perchè oltre che da scrittrici preparate e meravigliose, è fatto di donne davvero in gamba!
    Come in ogni calciomercato che si rispetti, spero di poter diventare un giorno una punta...si accettano scommesse!
    Complimenti per l'intervista, avevo preparato le arance, ma credo che ci farò una bella insalata!!
    Eli

    RispondiElimina
  13. Tanti complimenti, alla grande Mariangela Camocardi, che ha posto le domande di questa intervista, con il suo stile inconfondibile.
    Spiritosa, vivace e sempre con una profonda e toccante sensibilità!
    Eli

    RispondiElimina
  14. Inizio a rispondete ad alcune domande...
    cara ele
    "Chi sceglie cosa pubblicare? Chi sceglie quali prodotti potranno avere più riscontro presso noi lettrici?"
    Allora.... per quanto riguarda l'Italia c'è un grande gruppo editoriale che ho l'onore di dirigere e che spero presto conoscerete via blog...

    Per le scelte editoriali dobbiamo dire che in questo siamo facilitati perché da Harlequin ci arrivano già i romanzi in inglese.
    In Italia il resp editoriale dà la linea editoriale con la direzione generale, poi i senior editor (capi area) e gli editor fanno proposte leggendo e valutando i romanzi e il tutto viene condiviso e discusso.
    Ovvio i criteri di pubblicazione sono gli autori, i temi, e i dati di venduto dell'anno precedente per titolo e per serie. In base a quellicerchiamo di capire i vostri gusti e di costruire il piano editoriale. Poi ovvio cerchiamo di capire le tendenze del momento (es vampiri) e di proporre alle lettrici romanzi che possono piacere.
    Per gli autori italiani o comunque non harlequin il lavoro è più divertente perché dobbiamo valutare il romanzo e decidere se acquistarlo.

    ciao alessandra

    RispondiElimina
  15. Ho dimenticato una risposta... le autrici hanno un'esclusiva?
    Dipende....
    Le autrici harlequin sì anche se per alcuni i diritti non sono in tutto il mondo.
    Per le autrici italiane dipende dla contratto, di solito l'editore ha un'opzione per i romanzi successivi ma se rinuncia l'autore è libero di rivolgersi ad altri.
    Nel nostro caso dipende. Io non impedisco alle autrici di pubblicare per altri editori, se questa è una buona opportunità, chiedo solo che però continuino a pubblicare per HME.
    Ciao AB

    RispondiElimina
  16. Cara Elisabetta,
    grazie per i complimenti e la stima.
    Tu sei nata attaccante, sei una punta di sfondamento!


    Brava

    ale

    RispondiElimina
  17. Ma che intervista interessantissima.....l'ho letta tutta d'un fiato....come quei romanzi che divori!!!!...Dany

    RispondiElimina
  18. Alessandra Bazardi è davvero una professionista eccellente in quello che è il suo lavoro, oltre che molto attenta sia verso le autrici, e particolarmente nei riguardi delle lettrici, come si sarà compreso dalle sue risposte. Questo genere di competenza non può essere improvvisata: nasce dall'esperienza fatta sul campo e da un aperto, ininterotto scambio di opinioni con le lettrici, tenendo nel debito conto i loro gusti. Grazie, Ale!
    Un affettuoso abbraccio a Elisabetta Bricca, che è realmente una punta di sfondamento in una squadra che si sta facendo onore. Mariangela Camocardi

    RispondiElimina
  19. Approfitto per ringraziare la Camocardi di questa semplice, ma esauriente intervista e faccio tesoro delle parole della Bazardi... non avere troppi sogni nel cassetto, ma cercare in tutti i modi di farli uscire. Mi piace molto questa filosofia.
    Grazie

    RispondiElimina
  20. Carissima Dany grazie per i complimenti!
    E' un nore averti come lettrice.

    ab

    RispondiElimina

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