Un Tour de France!! Ecco come mi sento: un povero ciclista sudato e con i crampi alle gambe arrivato secondo al Tour de France.
In realtà vengo or ora da un tour di lettura tra i libri di Amanda Quick (alias Jayne Ann Krents) ed i crampi non li ho alle gambe bensì agli occhi.
E mi sento come un ciclista arrivato secondo per via delle mie sensazioni: ho adorato questa autrice, profondamente adorato, ma allo stesso tempo durante la lettura, “i miei poveri nervi”, citando la Austen, ne hanno parecchio risentito. E voi penserete: come mai?
Allora:
Amanda Quick ha uno stile straordinario e fresco e limpido e cristallino e intrigante e magnetico;
Amanda Quick imbastisce delle storie avventurose tra esperti di arte, di chimica, di archeologia e di finanza, storie di matrimoni falliti, morti sospette, provetti investigatori e pene d’amore;
Amanda Quick affascina con i suoi personaggi talmente reali da poter indossare gli occhiali, o da avere un dente accavallato.
Amanda Quick strega nel vero senso del termine chi incappa nei suoi romanzi!!
Ma....(ed ecco il motivo del secondo posto al su menzionato e ideale Tour de France) i miei famosi nervi hanno ceduto dinnanzi i personaggi maschili, non per, diciamo, la loro fisicità, ma per il carattere ed i loro comportamenti. Dai libri che ho letto, ho intuito che la Quick ha una smodata passione per il capello bruno, l’occhietto può variare dal fulvo all’azzurro al verde all’ambra e allo scuro; tutti alti tranne il mio carissimo Baxter (protagonista di “Charlotte”); e tutti senza alcuna eccezione ben fatti e definiti. E qui io e l’autrice pedaliamo proprio fianco a fianco!!
Ma ecco dove la Quick mi lascia indietro ed io perdo progressivamente terreno, a causa dei nervi rammentate: il tirannismo, il dispotismo e la più estrema e sclerotica supponenza dei suoi “eroi”.
Il primo premio come borioso despota che abbaia ordini come fosse in dittatura se lo contendono a pari merito il carissimo Harry, conte di Greystone, ed il blasonato Jared.
L’affascinante Harry, protagonista di “Rendez-vous”, è niente di meno che Nemesi, l’eroica e celeberrima spia militante durante le Guerre Napoleoniche, veste i panni di un uomo freddo e altero con una figlia al carico ed un matrimonio fallito alle spalle. Durante la lettura assisto impotente al “regime dittatoriale” vero e proprio che egli instaura a scapito della figlia e della sua nuova moglie, tranne che in qualche scena d’eccezione. Verbi come obbedire, ordinare, e tempi imperativi popolano il vocabolario del nostro bel Conte e per quanto io abbia molto apprezzato il libro in sé, le crisi di nervi mi hanno afflitto per buona parte di esso.
Il colpo di grazia me lo concede gentilmente il “dolcissimo” Jared, protagonista di “L’inganno”: mancato pirata, benda all’occhio, capello lungo e scompigliato, carnagione abbronzata e coltello al fianco, una volta piombato nella casa dell’eroina, Olympia, prende in mano le redini, mette in fila i mocciosetti di cui lei si occupava ed ovviamente attacca a dare ordini a destra e a manca quasi fosse il padrone di ogni cosa e persona ove si posasse il suo sguardo! Ma in questo libro ho profondamente odiato anche l’eroina che di spina dorsale a mio parere non ne mostrava neanche l’ombra.
Subito dopo non può mancare il Conte di Blade, Simon Augustus Traherne (già il nome Augustus non poteva promettere nulla di buono), il protagonista di “Scandalo”. Lo scandalo in questione riguarda il passato della povera ragazza, Emily, che, ahimè, cadrà dalla padella alla brace. La brace in questione è il bell’elemento dal nome latino su menzionato animato da istinti vendicativi contro la famiglia della giovane (sebbene la sottoscritta non abbia chiaramente capito in che modo volesse perpetrare tale vendetta) ed il tutto si confonde ulteriormente quando lei conscia di essere stata raggirata gli propone di sposarla…ebbene, qui vi è un altro caso di palese instabilità mentale da parte dell’eroina. Comunque Simon risulta essere sì dispotico, ma meno intransigente dei suoi amici di cui vi parlavo poc’anzi, sempre secondo le mie impressioni.
Continuando, la mia più profonda indifferenza è invece riservata a Gideon, Visconte Saint Justin e protagonista di “Batticuore”, descritto come un uomo di dimensioni spropositate, brutto come il demonio e con una cicatrice terrificante sulla guancia. Tormentato da un passato pieno di illazioni, additato come assassino e molestatore di verginee fanciulle, e con dei genitori tutt’altro che estasiati dal loro unico figlio in vita, il nostro amico risulta parecchio complessato ed eccessivamente fragile in certe situazioni nonostante la sua mole. Devo ammettere che l’intero romanzo non mi ha esaltato poi tanto anche se l’inizio prometteva proprio bene.
FINE PRIMA PARTE
Nel prossimo post gli uomini della Quick descritti in : "L'amante" e "Charlotte"
Un bacio Angy
In realtà vengo or ora da un tour di lettura tra i libri di Amanda Quick (alias Jayne Ann Krents) ed i crampi non li ho alle gambe bensì agli occhi.
E mi sento come un ciclista arrivato secondo per via delle mie sensazioni: ho adorato questa autrice, profondamente adorato, ma allo stesso tempo durante la lettura, “i miei poveri nervi”, citando la Austen, ne hanno parecchio risentito. E voi penserete: come mai?
Allora:
Amanda Quick ha uno stile straordinario e fresco e limpido e cristallino e intrigante e magnetico;
Amanda Quick imbastisce delle storie avventurose tra esperti di arte, di chimica, di archeologia e di finanza, storie di matrimoni falliti, morti sospette, provetti investigatori e pene d’amore;
Amanda Quick affascina con i suoi personaggi talmente reali da poter indossare gli occhiali, o da avere un dente accavallato.
Amanda Quick strega nel vero senso del termine chi incappa nei suoi romanzi!!
Ma....(ed ecco il motivo del secondo posto al su menzionato e ideale Tour de France) i miei famosi nervi hanno ceduto dinnanzi i personaggi maschili, non per, diciamo, la loro fisicità, ma per il carattere ed i loro comportamenti. Dai libri che ho letto, ho intuito che la Quick ha una smodata passione per il capello bruno, l’occhietto può variare dal fulvo all’azzurro al verde all’ambra e allo scuro; tutti alti tranne il mio carissimo Baxter (protagonista di “Charlotte”); e tutti senza alcuna eccezione ben fatti e definiti. E qui io e l’autrice pedaliamo proprio fianco a fianco!!
Ma ecco dove la Quick mi lascia indietro ed io perdo progressivamente terreno, a causa dei nervi rammentate: il tirannismo, il dispotismo e la più estrema e sclerotica supponenza dei suoi “eroi”.
Il primo premio come borioso despota che abbaia ordini come fosse in dittatura se lo contendono a pari merito il carissimo Harry, conte di Greystone, ed il blasonato Jared.
L’affascinante Harry, protagonista di “Rendez-vous”, è niente di meno che Nemesi, l’eroica e celeberrima spia militante durante le Guerre Napoleoniche, veste i panni di un uomo freddo e altero con una figlia al carico ed un matrimonio fallito alle spalle. Durante la lettura assisto impotente al “regime dittatoriale” vero e proprio che egli instaura a scapito della figlia e della sua nuova moglie, tranne che in qualche scena d’eccezione. Verbi come obbedire, ordinare, e tempi imperativi popolano il vocabolario del nostro bel Conte e per quanto io abbia molto apprezzato il libro in sé, le crisi di nervi mi hanno afflitto per buona parte di esso.
Il colpo di grazia me lo concede gentilmente il “dolcissimo” Jared, protagonista di “L’inganno”: mancato pirata, benda all’occhio, capello lungo e scompigliato, carnagione abbronzata e coltello al fianco, una volta piombato nella casa dell’eroina, Olympia, prende in mano le redini, mette in fila i mocciosetti di cui lei si occupava ed ovviamente attacca a dare ordini a destra e a manca quasi fosse il padrone di ogni cosa e persona ove si posasse il suo sguardo! Ma in questo libro ho profondamente odiato anche l’eroina che di spina dorsale a mio parere non ne mostrava neanche l’ombra.
Subito dopo non può mancare il Conte di Blade, Simon Augustus Traherne (già il nome Augustus non poteva promettere nulla di buono), il protagonista di “Scandalo”. Lo scandalo in questione riguarda il passato della povera ragazza, Emily, che, ahimè, cadrà dalla padella alla brace. La brace in questione è il bell’elemento dal nome latino su menzionato animato da istinti vendicativi contro la famiglia della giovane (sebbene la sottoscritta non abbia chiaramente capito in che modo volesse perpetrare tale vendetta) ed il tutto si confonde ulteriormente quando lei conscia di essere stata raggirata gli propone di sposarla…ebbene, qui vi è un altro caso di palese instabilità mentale da parte dell’eroina. Comunque Simon risulta essere sì dispotico, ma meno intransigente dei suoi amici di cui vi parlavo poc’anzi, sempre secondo le mie impressioni.
Continuando, la mia più profonda indifferenza è invece riservata a Gideon, Visconte Saint Justin e protagonista di “Batticuore”, descritto come un uomo di dimensioni spropositate, brutto come il demonio e con una cicatrice terrificante sulla guancia. Tormentato da un passato pieno di illazioni, additato come assassino e molestatore di verginee fanciulle, e con dei genitori tutt’altro che estasiati dal loro unico figlio in vita, il nostro amico risulta parecchio complessato ed eccessivamente fragile in certe situazioni nonostante la sua mole. Devo ammettere che l’intero romanzo non mi ha esaltato poi tanto anche se l’inizio prometteva proprio bene.
Nel prossimo post gli uomini della Quick descritti in : "L'amante" e "Charlotte"
Un bacio Angy
hai ragione, angy, alcuni uomini della quick sono proprio così però io questa autrice l'adoro lo stesso!! forse a coinvolgermi sono le storie in sè che come hai sottolineato raccontano di persone più "normali"..e poi alcune eroine sono sfigate quanto basta perchè mi ci riveda io stessa !!
RispondiEliminaAdoro al Quick grazie per quest'analisi!
RispondiEliminaA dire il vero ho adorato anche Batticuore...
però aspetto con ansia la seconda puntata!
Bravissima!
Io ho adorato Julian, conte di ravenwood, in SEDUZIONE...
RispondiEliminaBruno con gli occhi verdi..E il libro mi è piaciuto tantissimo!!
Bravissima Angy! Bella analisi anche ironica e soprattutto divertente!.
RispondiEliminaAh! Gli uomini della Quick per me sono affascinanti! Dispotici, tiranni, temuti? apparentemente, non certo dalle eroine che sono sempre non star, bellissime, ma creature ironiche, ingenue, solari e indipendenti e, per me, gli uomini della Quick sono sempre in sintonia con le donne che scelgono o meglio da cui vengono scelti.
Nei romanzi della Quick ho sempre trovato tutto: divertimento per l’ironia sempre presente ,arguta e sottile, la passione e anche un tocco di mistero che non guasta…
Ciao Daniela C
Mah guarda Angy.... hai nominato i libri che mi sono piaciuti di più!!!! In particolare ho adorato 'scandalo' e 'seduzione'. E gli uomini in questione li ho amati tutti e due! E poi le donne riuscivno a domare questi uomini così 'burberi' se vogliamo... in maniera irresistibile ^_^
RispondiEliminaADORO AMANADA QUICK!!!!
Rendez-vous poi... è il suo primo romanzo che ho letto! L'ho letto due volte x tanto che mi è piaciuto!! ^_*
RispondiEliminaCiao a tutte,
RispondiEliminaio amo che dico adoro i romanzi della quick, perchè sono tutti affascinanti pieni di avventura e carisma cosi' come i suoi personaggi che secondo me sono dei dispotici apparenti perchè alla fine si fanno domare dalle loro donne.Io questi personaggi li ho amati tutti, in particolare Gideon che io non trovo affatto insignificante ma affascinante,tormentato e coraggioso,un uomo che viente sconfitto dai tragici eventi del suo passato ma che alla fine riesce a riscattarsi grazie all'amore di Harriet (è uno dei miei romanzi preferiti)
Non vedo l'ora di sentire i tuoi commenti sugli altri romanzi.
1 abbraccio
GRAZIE Angy per questo bel post, un vero e proprio regalo per chi, come me, ama smodatamente la Quick E' una delle prime autrici che ho latto e adoro i suoi uomini. I miei libri preferiti sono stati La pietra verde, Batticuore e Scandalo! Non abbiamo gli stessi gusti ma ci muoviamo sulla stessa linea... viva la Quick!
RispondiEliminaBaci, Carla.
Dopo aver letto il post dovrò rispolverare un pò le vecchie letture...
RispondiEliminaSimon di "Scandalo" me lo ricordo bene, anzi benissimo ^^ e approvo !
ma "Rendez-Vous" e "Seduzione" li devo ancora leggere...e pensare che ho questi libri da anni e ancora non li ho letti.
Bene, grazie a voi adesso finalmente li leggerò.
Ciao a tutte
Gabriella
PERSONALMENTE, TROVO MOLTO VIRILI I PERSONAGGI DI AMANDA, MOLTO REALISTICI ANCHE NEL LORO INDUBBIO MASCHILISMO . MA QUALE DONNA NON PERDONEREBBE QUESTO SIMPATICO ( QUASI SEMPRE...),MASCHILISMO A UOMINI COSI' VULNERABILI E PROTETTIVI INSIEME, CIOE' A DEGLI UOMINI VERI COME I SUOI PERSONAGGI ?IO SI, PERCHE E' COSI' CHE VEDO GLI UOMINI( E' COSI' ANCHE L' UOMO CHE AMO, UNA MISCELA ADORABILE DI FORZA E FRAGILITA', DEBOLEZZE E SPLENDORI. ELENA
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