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Una donna d'onore di Kat Martin

Premessa:
In questo Post assolutamente non si mettera' in discussione la bravura della Martin come scrittrice, piuttosto si ironizzera' su alcuni aspetti del romanzo e di come ad alcune lettrici abbiano fatto pensare, mentre altre hanno accettato questi aspetti tranquillamente...Insomma il mondo e' bello perche' e' vario!


Avete letto l'anteprima ? Eccola LINK.

Partecipano a questa discussione (oltre a voi , naturalmente):

(Juneross= Stuzzicatrice)

(Stefania Auci)

(Eleonora)


Juneross= Stuzzicatrice Dunque , dunque, care le mie donzelle, avete letto il romanzo della Martin, Una donna d'onore? Prime impressioni a caldo.

(Eleonora) Il mio primo pensiero a caldo, sai qual è stato?! Finalmente un romanzo!!!
Voi direte in che senso?! Beh! Nel senso che da tempo non leggevo un romanzo di nuova pubblicazione capace di tenermi incollata alle pagine del libro…
Ho trovato la Martin (che annovero tra le mie autrici preferite) in forma smagliante, capace come sempre di catturarmi in una storia particolare e non per questo meno intrigante…

Stefania Auci Stavolta devo dare atto a Kat Martin di avermi stupito.
Ho dovuto rileggere il primo capitolo per un paio di volte, prima di esser certi di aver compreso bene.

Vichingo.
1842.

…c’è qualcosa che non quadra, mi sono detta.
Sarò sincera. Ho letto le prime trenta pagine due volte prima di esser sicura di aver capito bene, che non si trattasse di un errore di stampa o di un time travel.



(Juneross= Stuzzicatrice) Non e' pero' un time travel! Bene, bene...cominciamo a parlare di "LUI"....(ihihhihi, come mi divertoooo!!!)



(Eleonora)Lui?! Credo che Leif sia un pezzo d’uomo, un uomo capace di far battere il cuore persino a me che leggo soltanto. Chissà cosa ha provocato in Krista?!
Si è vero a volte è troppo possessivo…troppo sensuale…troppo prepotente…ma a me piace così! Che ci posso fare?!
Tra l’altro Leif è una figura completa, con una personalità ricca come soltanto la Martin sa creare…
Leif ha anche un bagaglio culturale alle spalle…per questo lo si deve vedere, “vivere” in consonanza con la sua diversa cultura, dove tutto è più semplice, privo di etichette, regole e quant’altro…
Per esempio, Leif offre dei soldi per la sua donna, ma non perché voglia sminuirne il valore, ma semplicemente perché per lui è giusto così…

La cultura è un bagaglio che ognuno di noi porta con se in relazione al suo trascorso di vita e dal quale spesso è difficile astrarsi…

Nelle sue espressioni “tu sei mia” o il semplice fatto che per Leif parlare del suo fare l’amore con questa donna (che lui riconosce da subito come la “donna mandata dagli dei per essere compagna della sua vita”) è un dato semplice, che non richiede tabù o giri di parole…

(Stefania Auci) Il protagonista maschile, Leaf Cuore di drago, è una specie di Dolph Lungren (decisamente più belloccio) con “virtù nascoste” che farebbero venire complessi di inferiorità a Rocco Siffredi. Spinto dalla voglia di conoscere il mondo, si mette su una barchetta naufragando sulle coste della Gran Bretagna (extracomunitario ante litteram) dove scopre con sommo stupore che il mondo non si è fermato ad asce, pellicce e capanne ma è arrivata – è il caso di dire – l’acqua calda in casa, le posate e i vestiti aderenti, in una frase, una nuova cultura. Dopo un approccio drammatico, Leaf ottiene la libertà attraverso i buoni uffici di Krista e suo padre.

E qui mi sono chiesta: ma i Vichinghi non erano quel popolo di navigatori, commercianti e combattenti che intorno all’anno 1000 arrivarono dalla penisola scandinava fino al Mediterraneo (i Normanni, per capirci…), che commerciavano persino con gli Arabi e che arrivarono con Erik il Rosso fino all’America del nord? Come mai una piccola comunità che vive in un’isoletta del Mare del Nord non ha mai avuto scambi commerciali con le terre più vicine, rimanendo tagliata fuori dal resto del mondo?
Leaf si segnala per le sue capacità ai limiti della leggenda: in pochi mesi impara l’inglese, si appropria della rigida etichetta del ton (mica pizze e fichi), impara a leggere e scrivere (pur provenendo da una cultura a trasmissione orale) e diviene un giocatore d’azzardo, partendo dalla posizione scomoda di straniero in una società chiusa quale era quella Vittoriana.

Il buon Leaf viene ospitato da padre e figlia nella loro lussuosa magione ed è abbastanza scontato che un uomo proveniente da una civiltà diversa, sia per fondamenta che per livello evolutivo, debba trovarsi a disagio. Ciò non accade perché, miracolosamente, i due parlano il norreno, ossia una lingua morta che non è più parlata dal 1500 (ma anche prima, secondo alcuni saggi che ho avuto modo di leggere, di cui si hanno pochissime testimonianze scritte).

(Juneross= Stuzzicatrice) Beneeeeee...andiamo avanti e sorvoliamo Krista la protagonista...gia' il nome e' un programma!
Una scena del romanzo che vi ha colpito di piu' e perche'
.


(Eleonora)Di certo le scene che mi hanno colpito sono diverse, per questo per me è un po’ difficile generalizzare…
Potrei dire che mi ha molto colpito già dall’inizio, quando Leif era tenuto come un’attrazione in un circo. Perché?! Beh! Perché ho pensato quanto a volte la razza umana (senza distinzioni di sesso, etnia, cultura) possa rivelarsi barbara e abietta…

(Stefania Auci)
Potrei dire che sono rimasta colpita dalla schiettezza di Leif nel rivelare le sue emozioni a Krista a volte scioccandola persino…
Leaf parlando con Krista (che in questa occasione è una povera Krista, di nome e di fatto) e con suo padre, chiede se qualcuno ha fatto un’offerta per la ragazza. Un’offerta stile souk arabo, con pecore e capre! Sapevo che i Vichinghi avevano l'abitudine di prendere moglie attraverso accordi tra gruppi familiari, per consolidare posizioni di potere e che ammettevano altresì il concubinato e la poligamia...ma che offrissero mucche per una moglie mi giunge nuova
E in più, il buon vichingo poi chiede se per caso il padrone di casa possa offrire la figlia all’ospite… Insomma, Leaf non sa parlare bene l’inglese, ha difficoltà a farsi capire ma, come dice Vasco Rossi nella canzone “Colpa di Alfredo” sa farsi capire bene quando vuole. E Krista lo capisce… eccome se lo capisce.



(Eleonora)Ma la scena che senza dubbio mi è rimasta più nel cuore è il momento in cui Leif si rende conto che Krista non può vivere felice lì nella sua isola…in questa scena ho percepito chiaramente la lotta interiore dello stesso Leif, l’ho vissuta come una forza tangibile e potente…

(Stefania Auci)
Per tutto il romanzo Leaf fa mostra di una possessività verso Krista che mette in fuga pretendenti e non, che si spinge fino al rapimento e alla difesa dai Berserker (Berseker? Ma non erano dei guerrieri leggendari?) salvo ripensarci e riportare la ragazza in Gran Bretagna… ma non è finita lì.

Ad ogni modo, la scena del romanzo che mi ha colpito di piu'?
Padre e figlia decidono di rivestirlo, portandolo da un sarto e Krista assiste alle prove degli abiti e alle misure. È plausibile che in un periodo puritano quale il Vittoriano, una donna entri in una sartoria maschile? (Ricordiamo che le donne andavano a letto con i propri mariti immerse in una camicia da notte con il buco in posizione strategica).
E qui, c’è una delle scene, a mio avviso, più esilaranti di tutto il libro.

-A quel punto Stephen Ward gli si avvicinò, fermandosi un momento ad osservarlo. “Cielo, è davvero un bell’esemplare” mormorò, un’espressione di apprezzamento negli occhi scuri (nota mia: il sarto era gay?).
Krista non potè che concordare. Sotto la stretta camicia, i muscoli del vichingo si gonfiavano a ogni suo movimento. Lo sguardo di Krista si posò per un istante sull’inguine che pareva sul punto di esplodere sotto la stoffa tesa dei pantaloni… poi tornò di scatto sul volto del norvegese. (altra nota mia: ma non era un vichingo ?)
Un angolo della bocca di Leif si curvò. “Se volete che questi nuovi vestiti mi stiano bene, signora, non dovete guardarmi in quel punto.


(Juneross= Stuzzicatrice) E la scena piu' hot o sensuale?


(Eleonora)La peculiarità dei romanzi di Kat Martin è senz’altro data dalla sensualità che pervade tutte le scene sia quelle nelle quali si ha un vero contatto fisico che quelle in cui questo contatto è più verbale…
L’autrice riesce con poche parole a inondare una scena (la stanza nella fattispecie) di sensualità senza tralasciare nulla…
La scena comunque, che mi ha più emozionata dal punto di vista sessuale è quella che precede la partenza di Leif, dopo che lui la riporta a casa dall’isola e sta per lasciarla per sempre…
Quando Leif le dice “Non ho mai pensato di poterti amare. Ti volevo e pensavo che sarebbe stato abbastanza”.
Krista: “abbiamo soltanto questa notte e in qualche modo dovrà bastarci”.
Leif: “Una notte non potrà mai bastarmi”.

Qui ragazze mi sono innamorata anche io di quest’uomo che pensava tutto fosse scritto dagli dei, ma che fino a questo momento non aveva ben capito come sarebbe stata la sua vita senza Krista…

(Stefania Auci) Vi chiedo: se un uomo, nel momento in cui siete in intimità per la prima volta,vi si mostra tutto ignudo e vi presenti il suo possente “amico” dicendovi: “Questa è la parte del mio corpo che userò per farvi mia”, come reagireste?

Non so voi, ma io mi contorcerei dalle risa (e addio momento sexy, è ovvio…)


(Juneross= Stuzzicatrice) Siamo al finale...diteci tutto.

(Eleonora)Ho chiuso il romanzo (letto tutto d’un fiato – mentre studiavo tra l’altro!!! [meno male che l’esame l’ho superato lo stesso ahahahahah!] con la sensazione di essermi trovata su un’isola sconosciuta, di aver insegnato l’etichetta a un primitivo vichingo (seppur bellissimo), di aver ballato con quest’elegante figura…

Ma soprattutto con la consapevolezza che l’amore può superare qualsiasi ostacolo e che tutto ciò che è importante è un momento perfetto, due cuori che battono all’unisono…

Krista: “Tu mi hai dato tutto…e presto qualcosa di ancora più prezioso. Io volevo aspettare ancora un po’ per dirtelo. Volevo che il momento fosse perfetto.”
“Leif le si mise di sopra. Poteva sentire i loro cuori battere all’unisono:- Dillo. Dì le parole che muoio dal desiderio di sentire…”
E non è forse questo l’amore?!
L’unire inscindibilmente due anime, seppur diverse, in un cerchio a due, dove si vive di compromessi, di sogni, nel rispetto di una forza maggiore che è appunto l’amore?!
Beh! Io ho adorato questo romanzo e aspetto con impazienza il suo continuo…

P.S.
Questa “battaglia” di opinioni è frutto della vena “stuzzicatrice”, diabolica di Ross!!! Sapete che mi ha detto con fare indifferente?!
“Ti è piaciuto il libro della Martin?!!! (e se la rideva sotto i baffi…giuro!)
Io “ Da morire…”
A questo punto lei si è strofinata le mani con soddisfazione e dice…”ora ti faccio vedere io!!!”
Per voi, non è diabolica?!

(Stefania Auci) Il finale pirotecnico vede un nonno Cerbero che si trasforma in un simpatico cucciolotto, un fratello di Leaf che emigra verso Albione e saluta senza rimpianti l’isolotta, l’immancabile pargolo in arrivo, il tutto inframmezzato da Leaf che ripete come un mantra che Krista gli appartiene (con annessi siparietti sexy rispettivamente nella vasca d’acqua termale, nel letto, su una scogliera…si vede che non soffrivano di vertigini!)

Che dire? Ho trovato Una donna d’onore divertente e decisamente indimenticabile, ma non per gli stessi motivi di Eleonora.


(Juneross= Stuzzicatrice) AHAHAHAH che dire? Ci siamo divertite molto in questa specie di ring, anzi per meglio dire IO mi sono divertita molto, perche' il bello non e' criticare le scrittrici, ma confrontare le opinioni delle lettrici, che come avete visto possono essere diametralmente opposte!
Iihihihi, mi meraviglio di te Eleonora, non e' che ti aspetti di trovare un Vichingo per strada vero? O forse si? Se sono riusciti a sopravvivere fino al 1800
( all'insaputa di tutti), forse , forse ce n'e' ancora qualcuno in giro!
Se lo trovi, fallo sapere anche a noi!

Commenti

  1. sto morendo dalle risate, vi adoro!
    grazie
    Lety

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  2. Come dicevo ieri, non ho ancora finito di leggere il romanzo. Fin dall'inizio la storia mi è sembrata inverosimile, per le cose che avete citato (il vichingo in una collocazione storica errata, la lingua arcaica, l'intraprendenza della protagonista che assiste alle prove sartoriali e altre cose, non ultima l'inesistenza dell'isola e del regno da cui proviene Leif), ma proprio per questo mi piace: non è un romanzo, è una favola!
    ciao
    MonaLisa

    RispondiElimina
  3. esilaranti!!!
    Vien voglia di leggere il libro solo per capire da che parte stare!!!

    RispondiElimina
  4. IO SO che quella strega di Ross se la sta ridendo di brutto...
    ne sono certa!!!
    Comunque, non è che non mi sia accorta delle invenzioni storiche, ma credo che nella maggior parte dei romanzi ci siano elementi di fantasia...
    Il problema però che scinde un buon romanzo da uno noioso è l'amalgamarsi di questi dettagli in un mix capace comunque di regalare emozioni...
    E se questo romanzo ne è più ricco di altri...beh! allora lo considero come una bella (e appassionante) favola!
    Io mi stacco dai miei tomi di giurisprudenza per sognare un pò...e con questo romanzo l'ho fatto alla grande!

    RispondiElimina
  5. BRAVA ELEONORAAAAAAAAAA! E che c'è ancora da dire??? Hai detto tutto quello che penso anche io!

    Comunque mi avete fatto morire di risate.... sono amcora qui a ridere.... menomale che sono sola ... altrimenti mi prendono per pazza hihihihi!

    Comunque: sono a metà libro... eh bè.... che vichingo ragazze!!! Mi sta facendo sospirare! Ross ne vorrei uno uguale!!
    Come sempre gli uomini Martin trasudano sensualità, forza, passionalità anche solo parlando con la loro lei. Mi piace da morire lui così sicuro di sè... che ha scelto la sua donna e che persegue il suo obiettivo senza farsi distrarre da nulla! Che HOMMO *____*
    Mi piace moltissimo lo stile della Martin che anche senza troppe scene hot riesce a rendere tutto così.... 'caldo'
    Ma si.... è vero, ci sono degli avvenimenti che nella realtà ottocentesca non avverebbero mai...lui accolto in casa come se nulla fosse, impara alla svelta una lingua nuova, impara e vince giocando d'azzardo (e va be...è super dotato in tutto ahhhh *_*) ma non me ne importa xchè alla fine mi lascia questa sensazione addosso e mi tiene incollata alle pagine ^_*
    Bene...vado a leggere... sono arrivata a metà e DEVO sapere cosa succede, sono troppo curiosa!!!!
    EVVIVA LA MARTIN! E non vedo l'ora di leggere il secondo :)

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  6. OK! Lo leggo...perchè Eleonora mi ha convinto...vedremo cosa ne verrà fuori...tenete conto che è il primo romanzo della Martin che leggo!! :oDDDDDDDDDDDDDD

    Lady Akasha

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  7. @Eleonora: che hai da dire ai tomi di giurisprudenza? Io ho amato alla follia il Pagliaro, il Tranchina-delfino-siracusano, ho adorato il Galli e quando tengo tra le mani il Fiandaca vado in estasi. UN po' meno il Chiazzese e quella palla di Economia...
    :-PPP
    I testi di diritto hanno una loro incredibile poesia. E sono serissima, stavolta.Cmq complimentoni per la tua recensione.
    Un bacio,stefi

    RispondiElimina
  8. Grazie Stefy complimenti anche a te (alla fine io me la prendo solo con Ross!!!!)
    I libri di diritto tsoro sono "potici" ma dopo una giornata di fiera concretezza è bello abbandonarsi a qualche attimo di "follia"!

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  9. Io la penso come Eleonora, se un liro è bello qualche strafalcione o invenzione storica la si puo' passare in fondo è sempre opera di fantasia
    Piccola precisazione in effetti il vichingo puo' essere chiamato anche Norvegese in quanto proveniva dalla Penisola Scandinava, che è costituita da Finlandia,Svezia e Norvegia

    RispondiElimina
  10. Mi avete fatto morire dal ridere (e non è facile dato che sono in piena depressione da tesi!!!)e mi è anche venuta voglia di leggere il libro! Grazie by LadyVampiretta

    RispondiElimina
  11. @Lara. il problema è che lui proviene da una non ben idntificata isola, di cui non sono certe ne la collocazione geografica o l'appartenenza ad una data area. Da ciò che scrive la Marti si intuisce che si tratti di un'isola nel mar del Nord.
    stefi

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  12. Oddio, l'avevo evitato perché mi sembrava troppo inverosimile!
    Ma se dite che si può leggere come una favola allora magari mi arrischio...:)

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  13. Ragazze siete fortissimeee!!Sto ancora qui a ridere come una scema!Per parte mia però spalleggio in pieno Stefania!
    Sarà anche che non sono una simpatizzante della Martin ma sicuramente ne ha scritti di meglio rispetto a Donna d'onore. Inoltre va bene l'evasione, va bene la fantasia, ma per quanto mi riguarda deve sussistere un minimo di coerenza storica...il vichingo nel 1800 mi è andato di traverso, Krista mi ha fatto venire il nervoso e l'assurdo motivo del completo isolamento dei vichinghi che Leif accampa è stato il colpo di grazia!!

    un bacione
    Angy

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  14. Mi sono piaciute moltissimo le risposte di Stefania. E' una grande! :-)

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  15. Io sono ancora a metà libro ma fin dall'inizio ho capito che il tutto era molto fantasioso e inverosimile ma in fondo.... chi se ne frega!!!! Ho letto libri con una precisione storica e temporale da paura che mi hanno lasciato comunque l'amaro in bocca... e quindi viva la Martin che ci fa sognare e ci regala una storia dolce, godibile e romantica. Ele la penso come te anche se Stefania è stata troppo simpatica! Sono dell'idea che questo genere non va razzionalizzato ma assaporato per quello che è: un sogno! E la Martin in quanto a sogni non delude mai! Baci a tutte e due!

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  16. Ragazze bravissime !!!
    Siete state fantastiche !

    RispondiElimina
  17. ciao a tutte, voglio dire una cosa pro Eleonora... anch'io penso che delle licenze storiche, tutto sommato se la trama avvince e i personaggi sono belli, ci possono anche stare.
    figuriamoci a me piacciono con gli elementi fantasy, che vuoi che siano un paio di tocchi di inventiva?
    lety

    RispondiElimina

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