.... Ogni storia che viene narrata Ha dietro una persona che l’ha creata: Nella mente un pensiero le è nato E amore e mistero ha amalgamato. Così Deanna Raybourn ci ha raccontato Cosa ha veramente pensato Dando vita al racconto citato… .... il cantastorie Sylvia Z. Summers intervista per il blog: DEANNA RAYBOURN Ciao Deanna, posso solo iniziare dicendo che sono molto molto orgogliosa di intervistare un’autrice come te. Ho appena finito di leggere “Silenzi e Segreti” (Harlequin Mondadori, “Grandi Romanzi Storici Special”), e l’ho trovato una lettura molto affascinante, con un intreccio poderoso e un’ambientazione suggestiva – una tenuta di campagna in un’antica abbazia, niente meno! E mi ha ricordato i vecchi romanzi gotici con così tanto mistero ed elementi soprannaturali. Hi, Deanna, I can only start saying that I’m very very proud to interview an author like you. I’ve just finished reading “Silent in the Sanctuary”, and I’ve found it very intriguing, with a ponderous plot and a sug
aaaaahhhhhh non leggo tutto il post!!! Arrivo fino a "rilevanza," che c'è dopo?
RispondiEliminaIntanto assaporo un po' il senso del tatto per parlarne.
Io faccio una piccola riflessione "da scrittrice"... ci vuole una certa dimestichezza con le parole, una certa sensibilità per non banalizzare queste scene che ci piacciono tanto. :) e il tatto si trasforma da elemento puramente fisico a stato emotivo, in un filo diretto con il sentimento e ciò che a parole non si riesce a esprimere. Altrimenti sarebbe solo un elenco di azioni (le accarezzò la spalla, lei gli posò una mano sulla schiena, lui la sollevò...)
RispondiEliminaPerò se penso al tatto non mi viene in mente solo una scena di sesso.
Chi ha visto North&South? Oppure Orgoglio e Pregiudizio? (i film) La macchina da presa indugia diverse volte su "sfioramenti" casuali tra i protagonisti (le dita di Margaret sul piattino della tazza di tè quando la sta passando a John Thorton... La mano di Darcy che aiuta Elizabeth a salire in carrozza) anche qui il tatto, il semplice toccarsi (che non era mica poco nell'800 e in Inghilterra) diventa espressione del non detto, dell'emozione (e ci emoziona, anche se in effetti non sta succedendo niente di che).
Buona giornata a tutte!!!
Sylvia
Brava Ele!! ^^
RispondiEliminaAllora per rispondere a Sylvia sui film come orgoglio e pregiudizio gli "sfioramenti" casuali ci sono e sono come ha detto il simbolo del non detto, delle loro emozioni che ahime non possono e non vogliono dichiarare nel caso di darcy ed elisabeth. In più concordo nel fatto che la scrittrice non deve banalizzare queste scene e descriverle sempre con una certa sottigliezza senza essere volgare.
@Sylvia ed Alessandra
RispondiEliminaNon so se sia solo una questione di bravura con le parole. Quando ci sono delle emozioni in gioco, il tatto, gli sfioramenti, sono una manifestazione molto forte, Sia in negativo che in positivo. E non mi riferisco soltanto a parole lette ma a scene vissute.
Anche adesso, per noi, se amiamo qualcuno, se una persona ci emoziona, sfiorare la sua mano o sentire il suo abbraccio ci porta emozioni forti. Allo stesso modo se i sentimenti non sono positivi cerchiamo di evitare anche il minimo contatto... giusto?
E' vero che sfiorarsi all'epoca di Lizzie e Darcy era ancora più evocativo però io credo che il tatto, sia in ambito erotico-sensuale che no, sia un senso molto vivo e comunicativo, e soprattutto molto facile da immaginare quando ne leggiamo.
@Libera
RispondiEliminaDopo rilevanza:
"ma ne avete uno che ricordate con particolare affetto? Nella vostra quotidianeità quanta importanza date al tatto?"
Ma come mai non lo leggi?!
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RispondiEliminagrazie Ele
RispondiEliminacon questo tipo di post mi capita spesso. Come se lo spazio fosse più corto dell'immagine e me la taglia.
Allora... tatto+romanzo= Il cavaliere d'inverno.. (forse perchè lo sto leggendo adesso non so) però in questo romanzo, soprattutto nella prima parte la storia dei protagonisti, del loro amore, sospeso su un filo sottilissimo è fatta e va avanti solo attraverso quegli sguardi e quegli sfioramenti fugaci e veloci che a loro bastano per riuscire ad andare avanti...
RispondiElimina@Libera: in effetti il tatto la dice lunga sui rapporti tra le persone. Una persona timida (come me!) "tocca" poco gli altri... i più espansivi invece cercano la vicinanza anche dei corpi. La stretta di mano... fugace o forte... insomma, non è un senso da sottovalutare per capire una persona.
RispondiEliminaSylvia
per quanto riguarda il libro... mi viene in mente un titolo: Carezze di velluto, di Sarah Waters (ma non è un romance).
Sarà perché lo sto leggendo ora - a proposito, complimenti Sylvia, nonostante un eroe decisamente beta, è bellissimo!!! - ma a me viene in mente il primo incontro tra i protagonisti di "Il profumo dell'anima" dove lei ha mani come ali di farfalla che si posano carezzevoli sulle piante esotiche della serra.
RispondiEliminaE mi viene in mente la volta in cui, a 13 anni, ho accidentalmente toccato con la spalla il torace del mio primo amore. Ricordo ancora quel calore ed il turbamento che ne è venuto dopo, figuriamoci se l'avessi baciato!
Susanna
Per il tatto/romanzo mi viene in mente "L'uomo dai due volti" di Gayle Wilson ( e chi l'ha letto sa perchè.... ) per il tatto/vita vissuta, senza dubbio la sensazione dell'acqua di mare sulla pelle, una carezza salata e selvatica ; )
RispondiEliminaUn bacio a tutte
Lilli
Riguardo al tatto mi viene in mente un libro molto bello di Teresa Medeiros, il protagonista è diventato cieco dopo una battaglia, e lei gli insegna a tornare a vivere anche senza vedere... direi che il tatto ha la sua parte importante :)
RispondiEliminaBacioni
Let
Anche a me viene in mente "Il profumo dell'anima" che sto attualmente leggendo. In questo romanzo infatti non è solo l'olfatto a essere importante. Non a caso la passione fra Dora e Freddy esplode dopo che le loro mani si sono sfiorate per la prima volta. E bellissima è la scena in cui lei lo aiuta a fare il bagno: le loro carezze e i baci mi hanno trasmesso sensazioni molto forti.
RispondiEliminaNon c'è niente di più bello di due persone innamorate che si sfiorano, secondo me. :-)
@Lety in effetti ora che mi ci fai pensare...anche io ricordo il libro della Medeiros "tua fino all'alba"!
RispondiEliminaBel libro e belle sensazioni
ummmmm...tua fino all'alba all'epoca fece parlare di se`, molte scrittrici trovarono irreale che l'eroe non riconoscesse la sua bella....ricordate?
RispondiEliminaSarà perchè lo sto leggendo in questo momento ma gli sfioramenti dei protagonisti del romanzo Il sapore dell'innocenza della Laurens, bella la scena di quando ballano il cotillon molto suggestivo !
RispondiEliminaAnnika