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Sotto la luna di Donna Lea Simpson

Attenzione Spoilers.


Direttamente dalla scrivania di Lucilla.


Figaro qua, figaro là, ovvero lupo ululì e castello ululà.
Quando hanno annunciato questo romanzo, un Dark passion, mi son detta:" Deve essere mio!" Ho tenuto d'occhio l'edicola e ci ho messo avidamente gli artigli sopra, fresco di stampa.
Ho atteso la sera, una sera opportunamente gelida per dispormi meglio alla lettura .
E l'incipit era davvero interessante:Nnel 1795, Elizabeth Stanwycke, una giovane donna inglese, lascia il suo paese per raggiungere la Germania; in patria, dotata di scarsi mezzi, è stata costretta ad accettare di diventare istitutrice delle terribili cugine.
In casa loro, ha conosciuto un uomo che le ha promesso il matrimonio, per poi sedurla ed abbandonarla. Gli zii l'hanno cacciata di casa e per Elizabeth si sarebbero aperte le porte di una casa di tolleranza se non fosse stato per una vecchia amica tedesca che le ha proposto di fare l'istitutrice in casa di una nobile famiglia in Germania, i von Wolfram, che ha fama di essere una famiglia di lupi mannari.

Ed ecco la nostra Elizabeth in viaggio in una cupa foresta nel cuore della Germania, ovviamente di notte e in mezzo alla neve. E subito cominciano i misteri: una donna nuda attraversa la strada, inseguita da un figuro a cavallo. Una donna normale a questo punto si sarebbe quantomeno inquietata, ma Elizabeth no, lei ha un solo pensiero: tenersi stretto il lavoro.

Famiglia strana, quella per cui dovrà lavorare: Charlotte, la ragazza di cui si dovrà occupare, sembra un pò svaporata e gli altri componenti la famiglia non sono da meno: la contessa Adele è un gelido manico di scopa, suo zio Bartol una specie di Lino Banfi. Al castello ci sono anche il fratello di Charlotte, Christoph, e la sorella del manico di scopa, cioè di Adele, Gerta. Completano il quadro un nobile francese sfuggito alla ghigliottina e sua nipote.
Ma il miglior capo di bottega è decisamente Nikolas von Wolfram, il conte in odore di licantropia: alto, tenebroso, occhi grigi e capelli neri, alto e muscoloso....
Un bel pezzo di sanbernardo-oops, di Marcantonio-!
Elizabeth si innamora come una pera cotta, ma non può permetterselo, ha già fatto l'errore di fidasi di un uomo, che l'ha rovinata.
Perciò che fa, sta alla larga? Ma nooo, lui le si introduce in camera e le propone, attenzione, non di diventare la sua amante, ma di lasciarsi accarezzare da lui tutte le notti perchè lui possa stare meglio!E qui comincio a non capirci più molto: siamo a metà libro, questo fa proposte nefande alla governante e dei promessi licantropi ancora non c'è traccia! E siamo all'episodio più esilarante: lui, una notte, le propone di farle la barba al pube. Lì ho pensato: tò, a quei tempi si indossava il bikini?
Rifiuterà, la nostra Elizabeth? Ma quando mai? E' normale, no? Uno ti entra in camera con il catino, il rasoio e il sapone e tu, invece di strillare al maniaco non fai una piega, vero? E vai di pelo e contropelo, incurante dei futuri pruriti da ricrescita. Intanto nevica come sull'Himalaya e il furbacchione continua a frequentare l'alcova della disinibita signorina, guardandosi bene dallo spiegarle cosa lo farebbe star male. Neanche chi legge lo capisce bene, ma ha a che fare con una maledizione che trasformerebbe in licantropi (finalmente!) alcuni membri della famiglia, fra cui, ovviamente, l'allupatone ( è il caso di dirlo) notturno.

E siamo quasi alla fine del libro, gli abitanti del villaggio vicino cercano il lupo mannaro ed Elizabeth cosa fa? Ma esce di notte nella foresta, ovviamente, per cercare Gerta, che, poverina, è fuori di testa (lei sola?). E scopre il cane di famiglia, pardon il conte, che scorrazza nella foresta come un pastore tedesco qualunque. Si scopre poi che il cattivone della situazione è Lino Banfi, no, cioè, lo zio cattivo, che sta lentamente avvelenando Gerta e Charlotte e progetta di sposare quest'ultima per impossessarsi di tutto il patrimonio della famiglia. Eliminato il cattivo, tutto si aggiusta ed Elizabeth sposa il proprio scodinzolante amato, il quale esitava ad approfondire la loro conoscenza biblica nel timore di concepire una cucciolata... oops, un lupacchiotto mannaro. E vissero tutti canini e contenti. Alla fine del libro, avevo le mascelle dislocate per il troppo sbadigliare.Ora, dico io: è mai possibile che una donna sensata si comporti come questa Elizabeth? A casa ha rischiato di finire al bordello per un errore di valutazione e poi che fa? Si insapona il padrone di casa! Uscire di notte è un suicidio, ma lei se ne frega e passeggia sola nel buio.
L'unica cosa di cui si preoccupa è il suo carattere, perchè è troppo curiosa. Io direi che più che curiosa è un pò di facili costumi (eufemismo!).
Le descrizioni delle occupazioni notturne della protagonista prendono buona parte del libro, a scapito della coerenza: infatti, dopo un pò, non si sa se si sta leggendo un libro dark passion o "Le bollenti notti di una governante".

Il libro, in definitiva, è una gran bufala: promette licantropi, brividi e maledizioni e regala soltanto mute di cani, signorine assatanate e improbabili barbieri notturni.
Dopo la lettura, cosa resta? Una gran voglia di recarsi al canile, per adottare un canide: ovvamene, un pastore tedesco.

Lucilla


Commenti

  1. Brava Lucilla.....esilarante....!!!!
    Bè, Elizabeth non avrà mai bisogno di cerette!!!!!!....Figaro qua.....Figaro là......! Troppo divertente!
    Prenderò il prossimo anche per vedere cos'altro tira fuori l'autrice!!!
    Morena

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  2. Grazie Morena, ma sì, diamogliela un'altra possibilità a Marge Simpson!
    Lucilla

    RispondiElimina
  3. Bravissima Lucilla,

    per quanto mi riguarda non comprerò altri romanzi di Mrge Simpson, a mio avviso era meglio che resta a occuparsi dei figli invece di darsi allo scrivere, forse Lisa farebbe un lavoro migliore!
    ;o))))

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  4. Bravissima Lucilla!!!
    Divertentissima la tua recensione che quoto in toto.
    A me è venuto un altro dubbio: chi mi può spiegare come può un uomo per di più licantropo, e quindi con istinti animaleschi, passare mesi a sollazzare una donna senza prendersi il proprio piacere?????
    E perché poi? Lei mica era vergine!
    Ma che cavolo, se volete scrivere un erotico che almeno lo sia!
    Se volete scrivere un gotico che almeno lo sia!
    Non ci si può più fidare di nessuno!

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  5. Brava Lucilla, soprattutto perchè mi hai evitato un acquisto inutile!
    Un bacio a tutte

    Lilli

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  6. Lucilla bravissima! Che divertente la tua recensione!

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  7. Che forte, Lucilla. Si può proprio dire che ho ululato dal ridere!
    Susanna

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  8. Il libro non l'ho comprato (per fortuna!) ma la recesnsione è divertentissima....complimenti Lucilla!!
    Daisy

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  9. Ero un pochino dispiaciuta per non aver trovato il libro...ma adesso va meglio, pure io ululo dal ridere :)
    A parte gli scherzi: le vicende castellane sono così intriganti, anche per l'idea di microcosmo misterioso che possono suggerire...ma il castellano col sapone da barba, no!
    Patrizia

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  10. Oddio, mi sto scompisciando a leggere i vostri commenti!
    Grazie a tutte, siete fortissime.
    Un rimpianto, comunque, mi rimane: non ho ancora trovato una storia a sfondo gotico che parli di lupi mannari, di quelle classiche, con castello, bel nobiluomo annesso e magari qualche bell'effetto splatter; lieto fine non imprescindibile. Speravo in questo libro, ma....
    Lady, Lilli, Lulli ('no scioglilingua!) me la scrivereste voi?
    Ciao
    Lucilla

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  11. Lucilla, hai presente Lady Hawke?
    Faccina coi cuoricini...!!!
    Susanna

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  12. L'ho presente sì,Ladyhawke, Susanna! Per un pò Rutger Hauer è stato al top delle mie preferenze di ragazzina.
    E poi, che bella storia....Sigh!
    Lucilla

    RispondiElimina
  13. La recensione è bellissima mamma che ridereeee!!!complimenti lucilla!!
    poi la scena del barbiere ci sono rimasta pure io un po' basita!
    vediamo una seconda occasione glie la concedo a questa autrice!

    Annika

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  14. Grande Lucilla !!!! Sto ancora asciugandomi le lacrime dagli occhi per il troppo ridere !
    Meno male che non l'ho comprato !!!!

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  15. Grazie Annika, gliela concedo anch'io, ma basta con le prese in giro delle lettrici: se promette una cosa la deve mantenere, altrimenti si faccia pubblicare negli erotici, non ti pare?
    Lucilla

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  16. Grazie anche a te Gabrielle, devo riconoscere che la Marge mi ha preso in giro ben bene.
    Che sia un nuovo genere, l'"Emoticon"?
    Ciao
    Lucilla

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  17. Veramente esilarante, complimenti!
    Io sono una di quelle che ha cercato il libro senza trovarlo, e ora ne sono felice!
    Un sospetto sulle "qualità" del romanzo l'avevo avuto leggendo un commento su aNobii Pro raso, barbiere a domicilio, ora ho la conferma...

    RispondiElimina
  18. Bravissima Lucilla, il tuo commento e' strepitoso.!! Mentre lo leggevo morivo dal ridere tanto che mio marito ha pensato che fossi improvvisamente impazzita ( ah, questi uomini !!). Anche io ho comprato il libro anche se la cover faceva decisamente schifo. Certo, vedendo cotanti peli sul viso del protagonista qualcosa avrei dovuto capirlo, ma incuriosita l'ho comprato, letto e poi buttato. Qualcuno puo' dire che in fin dei conti e' fantasia, ma ragazze a tutto c'e' un limite. Mai piu' questa autrice. Un saluto Anna

    RispondiElimina
  19. Grazie ancora a tutte, ragazze; lo ripeto, per me è un nuovo genere, una contaminazione tra horror e comicità demenziale, il problema è che la comicità è del tutto involontaria hihihih.
    Lucilla

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  20. Lucilla, grazie per il tuo divertentissimo commento, per fortuna non ho comprato il libro, non mi ispirava (avevo già preso la fregatura con "mistero al castello") .
    Isa

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  21. Ciao a tutte. Non posso sentire più parlare di licantropi e vampiri. Fino a qualche tempo fa, leggevo molto volentieri storie simili perchè riuscivano a suscitare in me curiosità e soprattutto molta immaginazione. Vi chiederete quale sia il problema! Da quando sono usciti i romanzi, ma soprattutto i film della Meyer, ossia Twilight.... gli editori hanno sfornato numerosissimi romanzi del genere. Pensate, è uscita persino la guida per la lettura di twilight. Mi dico, gli editori si sono bevuti il cervello, oppure meglio si sono bevuti il sangue degli scrittori, i quali ormai sono troppo influenzati dai gusti della maggior parte dell'opinione pubblica. Faceva bene Oscar Wilde che diceva che un'opera d'arte è tale solo se è piena espressione dell'artista e che è più facile accontentare i gusti ma è difficile fare violenza a sè stessi per soddisfare i gusti altrui. Chiusa la parentesi piccolina, non ho letto il romanzo preso in esame, ma ho letto molti harmony. Dopo averne letti parecchi, la trama dell'uno sembrava molto simile alla trama dell'altro e così ho deciso di dedicarmi ai classici ed agli harmony. Spero che possa ritrovare il gusto di rileggerli e che soprattutto le scrittrici possano avere maggiore fantasia nell'inventare trame, personaggi...

    Jessica

    RispondiElimina
  22. Ahahaha, èle haifatto proprio il "pelo e contropelo" :D
    Vai Lucille :D

    Il coso sul lampadario.

    RispondiElimina

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