Direttamente dalla scrivania di Lullibi
TERMINATOR E LEPROTTINA
Alle prime pagine credevo di leggere un romanzo della Ward, con protagonista un vampiro della Confraternita: vestito di nero, aria truce, testosterone vagante, pi..biiip..lo sull’attenti , e narici che vagano annusando come un segugio dietro la protagonista.
E lei? Una preda basita, occhi spalancati, mani tremanti, che “sentiva, con l’olfatto, il pericolo che proveniva da lui”. Ma dove ci troviamo nella jungla?
Una signora elegante, delicata e amante del bello e delle arti. Un’arredatrice di interni con un gusto sensibile per le sfumature e i toni dei colori.
Midnight Man. Un assassino, un cacciatore, lucido e freddo. Un guerriero spietato che ha già ben chiaro cosa vuole: lei! E subito, per giunta. Ma certo, perché attendere? Un sorriso, un corteggiamento, dei fiori? Maddeche???
“Signorina, stasera andiamo a cena a concludere l’affare” (appunto, “affare”, si chiama anche così)
Bim bum bam! Cosa abbiano mangiato non si sa, ma leggiamo che: la incantona all’angolo della panca, la molesta carezzandole i capezzoli, se lo fa toccare (al tavolo del ristorante!), la prende, paga il conto, la trasporta di qua e di là, perché lei indossa le scarpine e fuori nevica, e poi, volendo procedere con calma, perché trattasi di una signora piccola e delicata, la sbatte alla parete dell’ingresso di casa, le strappa le mutandine e… vai col tango!
E meno male che ci voleva andare piano!
Santa Cecilia protettrice delle ragazze dolci e ingenue, la nostra eroina cosa fa? Sta lì, imbambolata, annichilita… ahooooo, ma se uno (pur se”bono” come il pane) mi palpeggia al ristorante io gli mollo un calcione nei co..biiip…ni! Cavolo, ma un minimo di rispetto!
Ehhh, ma ragazze, qua si parla di un soldato, e che soldato: un cecchino, uno della Marina (ma che scherziamo???), uno che sa fare tutto e di più. E, udite udite donzelle, TUTTI i soldati, quando tornano dalla battaglia, ce l’hanno duro come il marmo! E, diavolo, non si smonta!
Wow! Voglio andare in Afghanistan, in Iran, Iraq, insomma, voglio andare in guerraaaaaaaaa! Eccomiiiiiiiii!
O.K. Torno seria, in questo romanzo c’è qualcosa che non va, non riesco a definire cosa mi disturbi, trovo le scene di sesso, immediate e fredde. Non c’è passione, seduzione, se non descritta. Lui e lei esagerati in un senso e nell’altro. Di lui si sa che è un superdotato, e, invece, di creare scene di seduzione intense e passionali, l’autrice non fa che ripetere che lei prova sempre dolore e quel somaro, la compatisce (poverina!) ma, col cavolo che si ferma!
Non so, non c’è costruzione dei personaggi, del carattere, ci vengono descritti e basta e io non sono entrata in empatia con loro.
E, in ultimo, il finale mi ha proprio deluso. Ma come, sei uno stratega straordinario e strafigo, già sai cosa vuoi fare, ci devi far sorbire tutta quella manfrina? Vai, uccidi e torna per cena no??? C’è bisogno dello strazio che ci fai provare??? Ho capito il pathos, la tensione, la suspence, ma la situazione poteva essere trattata in un’altra maniera…
Comunque… Lucillaaaaaaaaaaaaa, sai niente di una ferma volontaria femminile? Domani parto e vengo alla base… ‘si sa mai…
Lullibi
Ecco Lucia oltre a farmi ridere fino alle lacrime ha espresso perfettamente quello che, purtroppo, ho letto anche io.
RispondiEliminaLibera
Ma vieni, Lulli, le volontarie nella riserva sono ben accette fino a 50anni....non li hai mica superati, vero?
RispondiEliminaCiao
Lucilla
E con sommo dispiacere devo dire che questa volta ha ragione la Lillabi!
RispondiEliminaGrandeeee!! Perfettamente d'accordo con te, soprattutto la scena del ristorante! Assurda davvero!!
RispondiEliminaCassie
Ma vogliamo discutere di quando il nostro homo ritorna a casa con un albero? Gli ambientalisti sono stati placati dicendo che l'albero non doveva essere tagliato ma portato via con tutte le radici!! Sdradicare un albero in piena salute dal terreno ghiacciato? Ma il contatto con la realtà? Cara autrice vai a fare una passeggiata per i campi a parlare con dei VERI agricoltori!
RispondiEliminaSecondo appunto sempre sulla stessa scena. Chi mai di noi accoglierebbe il proprio compagno-marito-fidanzato-eC. col sorriso sulle labbra dopo che il tipo è stato immerso anche nel fango per portare il su indicato albero? Non mi dite che alle impronte di fango sul pavimento non muovete un ciglio!
Non aggiungo altro...
LidiaS che ancora cerca di capire perchè ha comprato questo libro
Lidia, col sorriso sulle labbra gli offro...secchio e mocio! ;-)
RispondiEliminaAnch'io ho riso come una matta a leggere questa recensione ma alla fin fine sono d'accordo con Lucilla. Tra la Leigh e la Rice meglio quest'ultima. Se seal deve essere almeno che sia John che non si prendeva troppo sul serio.
Susanna
Hehehe, certo che uno che sradica un albero deve conciarsi proprio benino....ma del resto, la casa era sua e la nostra eroina deve aver pensato:-" che se la pulisca!"
RispondiEliminaComunque, tra tanta cupezza, una scena dolce ci voleva, su, e' Natale....
Ciao
Lucilla
Il bello di questo libro è la diversa opinione tra me e Lucilla. E pensare che di solito Malalinguiamo gli stessi romanzi!
RispondiEliminaMa lo schock più grande è stato quando la Ross mi ha dato ragione!!!!!
Lucia (la Lullibi è in prigione. E LI' VUOLE RESTARE!!!)
Bellissima recensione, mi è piaciuta un sacco! diciamo che è più vicina al libro che ho letto io ^_^!
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