lo champagne mesciamo
alla salute della Bella noi brindiamo
Con nastri e paillettes
noi gaudenti ammalia
con cosce bianche e sode
nell'Eden ci confina.
Con voce da sirena
il mondo fa dimenticare
orsù beviamo,
giovani in eterno vogliam restare
Mi immagino così la scena di un cafè-chantat (o caffè concerto), con una bellezza sul palco, la Sciantosa, di stoffa (poca) brillante abbigliata, e giovani aristocratici con occhi da triglia, che applaudono, fischiano, battono i piedi quale omaggio alle sue canzoni (?!).
Le sciantose erano le regine del cafè-chantant: il loro passato un mistero, per rendere il personaggio intrigante e malizioso, parlavano con finti accenti stranieri e costruivano storie d'amore con uomini famosi per accrescere ancora di più la loro popolarità.
Il termine sciantosa è un'italianizzazione (o meglio una storpiatura in dialetto napoletano) della parola francese chanteuse, che significa "cantante": inizialmente, infatti, le sciantose eseguivano nei café-chantant brani tratti da opere liriche o operette famose, ma col passare del tempo, il termine "sciantosa" acquisì sempre più il significato di donna fatale, seducente, ammaliatrice.
In Italia la sciantosa più famosa fu Anna Fougez, le cui canzoni sono conosciute ancor oggi: Vipera, Abat-jour, Addio mia bella signora, Chi siete?, Passa la ronda, A tazza 'e cafè (o meglio io ne conosco la maggior parte e le apprezzo. Ops... vorrà dire che sono vecchia?), ma altre ancora ebbero un grande successo: Gilda Mignonette, Olimpia D'Avigny, Yvonne de Fleuriel. Furono apprezzate anche come cantanti e attrici dei primi film muti.
E come posso dimenticare la Lina Cavalieri e la Bella Otero, rivali nell'arte? Avete visto il film del 1955 "La donna più bella del mondo" con Gina Lollobrigida e Vittorio Gassman, sulla vita e gli amori di Lina Cavalieri? Uno spaccato, non solo della famosa artista, ma anche dell'epoca, con i suoi eccessi prima che incombesse la Grande Guerra.
Siamo nella Belle Epoque, il periodo storico che va dal 1890 (circa) all'inizio della Prima Guerra Mondiale. Fu un epoca ricca di scoperte e invenzioni, con un'intensa industrializzazione e il debellamento di grandi malattie. Dopo un secolo di guerre la gente si voleva divertire, naturalmente per gente intendo gli aristocratici e i borghesi, coloro che detenevano il potere e la ricchezza; il popolino non poteva permettersi di andare ogni sera al cafè-chantant ad applaudire e a cercare di sedurre la Bella sul palco.
Crebbe il consumismo, con la diffusione dei grandi magazzini, delle vendite a domicilio e per corrispondenza, con la rateizzazione dei pagamenti, insomma ci si stava avviando verso l'era moderna, con la nascita del grande mostro: la pubblicità.
Avete presente i manifesti pubblicitari della Belle Epoque? Io ne sono innamorata, così eleganti, raffinati, così... antichi.
Sto divagando, torniamo a bomba (no, non all'attentato di Sarajevo!) all'argomento in oggetto, il cafè-chantant: in Francia era nato, addirittura, nel XVIII secolo, come locale di spettacoli teatrali e circensi, ma fu nel periodo dal 1800 al 1896 che conobbe il massimo splendore.
In Italia arrivò alla fine del XIX secolo (naturalmente, sempre ritardatari noi...) e prese piede a Napoli con l'inaugurazione del Salone Margherita, dove si esibrono, tra gli altri, la Lina Cavalieri, la Bella Otero e Ettore Petrolini, e che ancora ospita, dopo un periodo di chiusura, spettacoli di teatro, varietà, mostre e serate di tango.
Sorsero altri café-concert come l'elegante Gambrinus, l'Eden, il Rossini, l'Alambra, l'Eldorado, il Partenope, la Sala Napoli ed altri ancora che ricalcavano spesso, anche nel nome, i cafè-chantant parigini.
Dopo il grande successo a Napoli, i cafè-chantant si diffusero anche in altre città: Roma, con un nuovo Salone Margherita (Il Baglino, per intenderci) e il Teatro Sala Umberto, poi Catania, Milano, Torino e in molte altre città.
Ma il periodo d'oro finì con l'avvento del Cinema e lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, ben testimoniato in un film del 1971, drammatico e bellissimo, "La sciantosa", con Anna Magnani, dove questa stupenda e insuperabile attrice interpreta una matura diva del cafè-chantant, sul viale del tramonto che accetta di cantare per i soldati impegnati al fronte.
Indimenticabile la scena dove l'artista, con le lacrime agli occhi, canta per i soldati feriti e mutilati "O surdato nnammurato", e grande l'emozione quando, nel finale del film, lei salva la vita al soldato incaricato di accompagnarla, un giovanissimo Massimo Ranieri, muorendo facendogli scudo.
Sulla scia dei cafè-chantant, sono nati il Varietà e i Music-hall, e le sciantose sono, indiscutibilmente, le progenitrici delle Soubrette e delle Veline (a parer mio, nulla a che vedere...), ma questa è un'altra storia...
Lullibi
P.S. Naturalmente non essendo storica di professione (e neanche di natura) ho reperito tutte le notizie e le immagini da Wikipedia e altri siti.
L'emozione per il film "La sciantosa", però, è tutta mia...
Un concetrato di notizie, non sarai una storica di professione ma le hai proposte in modo scorrevole.
RispondiEliminaBelle le prime immagini pubblicitarie, il mio pittore preferito (allora ancora i grafici-pubblicitari non esistevano) è Toulouse-Lautrec, e a ruota mi piacciono tutte le immagini in stile liberty.
Tu vedi il periodo dal punto di vista cinematografico, io al sentire "cafè-chantant" mi immagino grandi saloni con enormi vetrate colorate decorate in stile liberty, poltrone di velluto, pavimenti di parquet, piccoli tavolini rotondi, secchielli con ghiaccio e spumante/champagne e poi odore di tabbacco (ma non quello "puzzoso" delle sigarette blhea!)specifico odore no nuvolone di fumo tipo nebbia...
Fine del trattato sulle mie preferenze :)
Adesso l'unica cosa da fare è aspettare il libro della Signora Camocardi.
Buona giornata
LidiaS
Il film della Magnani non lo ricordo, ma La donna più bella del mondo l'ho rivisto più volte: bellissimo, e la Lollo è davvero straordinaria.
RispondiEliminaIl film con Anna Magnani è un vero piccolo capolavoro, come tutte le sue interpretazioni ( chi si ricorda di "Bellissima"? la mamma che vuole far diventare la figlia una baby star - una volta solo il riscatto di degrado e miseria, oggi la mercificazione della propria prole... mah... comunque un capolavoro assoluto anche quello! ). Sei sempre più brava Lucia e questi post sempre meno uguali a loro stessi e sempre diversi, complimenti a te e a Ross per la pubblicazione e un bacio a tutte.
RispondiEliminaLilli
Che bel post! Complimenti Lucia!!! Ho partecipato al GA, ma adesso sono ancora più curiosa di leggere il romanzo di Mariangela...mi sa che questo fine settimana lo prendo in edicola e se anche dovessi vincerlo avrò la scusa per regalarlo all'amica giallista!!!AhAhAh!!!
RispondiEliminaBello il post e bella l'epoca...un tempo di femminilità a volte esasperata ma anche ironica, e dove bellezza e inquietudine si mescolano costantemente, come in tutti i giorni di gioia sull'orlo dell'abisso rappresentato dalla guerra...
RispondiEliminaPatrizia
Non conosco i film (quello che invece ha nominato Lilli, Bellissima, lo trovo anche io un capolavoro) però Lucia sei stata molto brava.
RispondiEliminaMa secondo voi per essere una "sciantosa" bisognava avere fascino e talento o solo faccia tosta? ^_^
baci
Libera
Bella questa domanda Libera! a dire il vero, se ci voleva solo faccia tosta, allora io sono la regina delle sciantose! ahahah...sempre su wikepidia, leggevo che molte di queste sciantose si pagavano un seguito affinche' applaudisse e scalpitasse a fine spettocolo, cosi da mandare in visibilio la platea....be' allora non dovevano avere molto talento se avevano bisogno di falsi applausi!
RispondiEliminaBello il post e bella l'epoca! E mi aspetto una bella storia da Mariangela. Io ho un piccolo aneddoto che mi riguarda: il mio bisnonno, romagnolo sciupafemmine, gestiva qui a Roma un cafè-chantant che si chiamava La Torre di Belisario. Quando alle compagnie mancava una ballerina non di prima fila, mia nonna, che all'epoca era una ragazzina, veniva assunta per coprire i buchi. Però, diceva lei, approfittandosi che era così giovane gli impresari la pagavano spesso con i soldi falsi!
RispondiEliminaRoberta Ciuffi
"...Chi mi piglia pè francesa, chi mi piglia pè spagnola..."
RispondiEliminaDavvero splendida la Lollo nel film "La donna più bella del mondo"!
E come dimenticare Anna Magnani, avvolta nel Tricolore, che canta "'O surdato 'nnammurato" in lacrime?
Oh Lulli, forse (e dico "forse") non sarai una storica, ma come li sai fare tu, i reportage su epoche passate, non li sa fare nessuna.
Grazie per le notizie interessanti e per le canzoni: anche a me piacciono ancora, non sapevo che a cantarle fossero le dive dei cafè-chantant ("Vipera" e "Abat jour" me le accennava mia nonna).
@Roberta: i tuoi bisnonni dovevano essere dei veri pozzi di informazioni preziose! Ora mi spiego tanto interesse per il passato d'Italia!
Ma ve lo immaginate? Cantare su un palco circondate da ammiratori in delirio, oppure sedere ad un tavolo, algide e irraggiungibili, fumando con un lungo bocchino guarnito di diamanti davanti a una flute di champagne millesimato?
Erano dvvero altri tempi....
Ciao
Lucilla
Che bello Lullibi!!!
RispondiEliminaben scritto e presentato altro che Wikipedia!!
Io amo questo periodo storico! Un fiorire di arte, scienza,tecnologia ... e tanto altro. E poi la donna "sciantosa" che dire il primo manifesto di indipendenza femminile...un'eroina perfetta!
BRAVISSIMA!!!
un abbraccio
Gladia
Ragazze con tutti questi complimenti mi fate arrossire!
RispondiEliminaEhm... però continuate pure a farmeli, non è che li rifiuto.
Veramente ho trovato tutto su Wiki e altro, io ho solo riassunto il tutto.
Però facendo questa ricerca, mi sono innamorata del periodo e delle immagini stupende dell'epoca, soprattutto dell'artista Alfons Mucha l'autore di tutti quei coloratissimi e infiorati manifesti.
Grazie a tutte, persino Roberta Ciuffi, un'altra regina del Romance, ha commentato! Emozioneeeee
@Roberta!!! Ma veramente che chicca ci hai regalato! A saperlo prima preparavamo un post con questa esperienza.
RispondiEliminaE questo mi riporta al commento di:
@Lucilla, cara, se le povere ballerine(giovincelle) , venivano pagate con soldi falsi, forse erano ben poche che si potevano permettere la sigarettina, figuriamoci il bocchino di diamanti(?), oppure si? ci saranno state dive che si sono arricchite a tal punto in Italia? Forse in Francia...?
Ci sono anch'io, Lullibi, e mi unisco a chi ha lasciato i precedenti commenti per esprime a mia volta un sincero "brava" per il posto. Tratteggiare così bene e in poco spazio un periodo di grande fermento cone la Belle Epoque non è facile come sembra, ma sei riuscita a infondere l'atmosfera perfetta a questo delizioso schizzo alla Toulouse-Lautrec. Mi auguro "Che chi voglio sei tu" possa piacere altrettanto.
RispondiEliminaMariangela Camocardi
Ehi ma mi volete sotterrare con l'emozioneee!
RispondiEliminaAnche la Reginissima!
Grazie Mariangela, sicuramente "Chi voglio sei tu" piacerà tantissimo, come tutti i tuo libri.
Ops... i Vostri libri Maestà.
Grazie ...
@Ross: mi sono spiegata male, io mi riferivo alle grandi dive, quelle per cui gli uomini si sfidavano a duello e dilapidavano patrimoni; ho esagerato, eh? Hai ragione, dovrei pensare anche alle ballerine di fila, quelle che facevano questo mestiere per passione o, molte volte, per necessità.
RispondiEliminaMa fammi sognare in grande, almeno nei sogni si può essere chi si vuole.
Ciao
Lucilla
@ Lucilla ti riferisci per caso a Theda Bara? La prima Vamp del cinema...
RispondiEliminaPerò per lei non si battè a duello nessuno... per le grandi cortigiane sì...
@Lullibi... Mucha bè avevo proprio in mente lui come esponente dell'epoca... lui è L'art nouveau, come Klimt del resto!! Ci fossero loro a fare le copertine dei romance ...
RispondiEliminaDevo dire che la copertina della sig.ra Camocardi è molto bella, evocativa ed elegante.
@Licilla:..mon cherì.. si sogna sempre in grande!!! Molto Sarah Bernhardt... whaaaaa che tempi!!!
Ciao
Gladia
Sì, ragazze, Theda Bara,Wanda Osiris, ma ovviamente Lina Cavalieri è il top: un duello, il massimo!
RispondiEliminaComunque, è tutto quel mondo ad essere affascinante, anche se ovviamente non era fatto solo di successo e bella vita.
Sognare in grande? Io sogno addirittura in enorme!
Ciao
Lucilla
lucy, che dire, sei un mito...
RispondiEliminatutto davvero molto interessante e istruttivo, brava!
lety
Luciaaaaaaaaaaaaa! Finalmente ho letto il tuo articolo.
RispondiEliminaCome al solito sei stata fantastica!
^^
Opinionista, editor, storica in erba, la nostra Lullibi ci riserva sempre delle sorprese...e la prossima cosa sarà??? ;o)))
Continua così tesoro, sei bravissima e se te lo dicono anche la Ciuffi e la Camocardi, deve essere vero.
Il parere di June non conta!! :oPPPPPP
Baci