Passa ai contenuti principali

Raccontiamoci le saghe: La trilogia di Mike Summers

Direttamente dalla scrivania di Noco.

Per la rubrica, Raccontiamoci le saghe,ho deciso di scegliere dei romanzi Romantic Suspense. Un genere difficile, un genere di nicchia, ma, forse, solo in Italia. Un genere che molte lettrici di romance italiane, come me, stanno imparando a conoscere e ad amare. Il genere del futuro?
Ho letto un’interessate antologia classificabile in questo genere, di un’esordiente italiana: Monica Lombardi. Preciso che il Romantic Suspense è un condensato di due generi : il giallo/noir e il rosa. Per essere definito in questo modo, nessuna delle due componenti deve prevalere sull’altra, non oscurarla in alcun modo. Capite ora perché l’ho definito “difficile”. Il “lieto fine”, caratteristica fissa del romance classico, può presentare delle varianti, soprattutto per quanto riguarda la parte poliziesca, non strettamente legato alla cattura del colpevole. Insomma: meno favola, più adrenalina.



La trilogia di Mike Summers e' cosi composta:


-Scatole Cinesi - Edizioni Domino 2008
Atlanta, Georgia, novembre 2007.
Una donna viene trovata morta, nella sua vasca da bagno.
Sul posto viene chiamato Mike Summers, il più giovane tenente dell’Unità Omicidi della Polizia di Atlanta. Che affronta i casi come dei puzzle da risolvere.
Vanessa Dunhill era una programmatrice. Perché nessuno sembra sapergli dire esattamente a che cosa lavorava? Era sola. Ma chi era l’uomo con lei quella sera?
L’immagine del puzzle fatica a prendere forma.
E l’unica che sembra poterlo aiutare è Julia, la sorella della vittima.
Che forse sa più di quanto non creda di sapere.
Indizio dopo indizio, scatola dopo scatola, Summers, insieme alla sua squadra, procede caparbio alla ricerca di quell’unica traccia che può raccontare la verità.
Nascosta sotto strati di apparenza, nella scatola più piccola del gioco di incastri.

- Labirinto, Edizioni Domino, 2009
Ci sono due tipi di passato: quello che dimentichiamo, e quello che ritorna.
Atlanta, aprile 2008
Non ci sono giorni, non ci sono orari, per gli omicidi.
Mike Summers, tenente della Homicide Unit di Atlanta, ci è abituato. E’ il suo lavoro. Scandagliare la scena del delitto e la vita della vittima alla ricerca di tracce e indizi, per trovare il filo in grado di condurre, a ritroso, alla verità. Come quel famoso filo in grado di guidare l’eroe attraverso i meandri del labirinto, fino all’uscita.
Questa volta, il Labirinto esiste davvero. E’ un mondo virtuale, una città popolata e piena di luci come la sua Atlanta di notte, altrettanto eccitante, e altrettanto pericolosa. In cui l’ultima vittima si era addentrata, ingenua e fiduciosa, trovandovi, forse, il suo assassino.
Con l’aiuto di Julia Dunhill, abile programmatrice e già chiave e artefice della soluzione di un altro omicidio, Summers è determinato a svelare i misteri del Labirinto.
Qualcuno, però, lo sta osservando, e decide di lanciargli una sfida. Qualcuno che, dopo anni, ha deciso di rivangare nel passato. Nel suo passato.
E quello che parte come lavoro si trasforma nell’inizio di un incubo, come gli strani sogni che cominciano ad agitare le notti del poliziotto, di un vortice che spalanca l’antro buio in cui erano stati rinchiusi dolori e ricordi. Minacciando di trascinare Mike e tutti quanti lo circondano in una spirale che ha il colore rosso della vendetta, e il rumore sferzante di una punizione.

- Gambler, Spinnaker, 2011
Sei pronto a iniziare la partita?
Las Vegas, giugno 2008
Mike Summers deve lasciare Atlanta per qualche giorno per partecipare a un convegno di criminologia a Las Vegas. Ne farebbe volentieri a meno, non gli piace l’idea di rimanere inattivo quando alla Omicidi sono costantemente in lotta contro il tempo. Inoltre, è giunto il momento di mettere ordine nella sua vita - non può più aspettare.
Ma non può sottrarsi all’impegno, e il suo capitano è addirittura convinto che una pausa gli farà bene.
Ciò che nessuno dei due può prevedere è che la pausa sarà in realtà solo un cambio di scena, perché qualcuno ha puntato l’attenzione su quell’insolito raduno di poliziotti provenienti da tutto il paese. Qualcuno che si firma Gambler e, come un vero giocatore, sceglie un mazzo di carte per presentarsi.
Mike e il suo amico e collega Alex Newman sono i primi a cercare di scoprire le regole del gioco, per rendersi presto conto che Gambler le modifica a suo piacimento, rilanciando senza dare loro il tempo di capire che cosa ha in mano. La partita diventa una vera e propria sfida quando al tavolo arriva l’FBI.
Il dedalo di corridoi degli alberghi di Las Vegas, i suoi rumorosi casinò aperti a ogni ora del giorno e della notte, lo Strip con le sue mille insegne al neon che rendono la città un faro nel deserto si trasformano allora in un incubo per un pugno di poliziotti chiamati a fermare un criminale con un progetto misterioso e letale, che procede con la precisione e il rullio vittorioso di una scala reale.
Perché picche è il seme della vendetta.
E l’unico modo per fermare Gambler sarà giocare!

Per leggere la nostra recensione, clicca su Continua a leggere :)



Recensione:

La serie è da leggere in quest’ordine per ragioni di completezza e coerenza di storia generale.
Sono rimasta piacevolmente sorpresa di quanto “equilibrio” di ingredienti ci sia in questi libri. La storia d’amore è romantica, appassionata, scoppiettante, fa sospirare, battere il cuore e anche un po’ arrabbiare. La “parte gialla” è ugualmente appassionante: incalzante, adrenalinica e sempre coerente, ricca di mistero e imprevedibile.
Il protagonista, assolutamente affascinante, cresce e si rivela sempre più nell’arco dei tre libri. E’ fantastico: uomo tutto d’un pezzo, ligio al dovere ma mai rigido, crede più nella giustizia che nelle regole (e di tanto in tanto le aggiusta un po’). E’ poliziotto per vocazione, capacità, carattere, pone il suo mestiere al centro della vita, pur dimostrandosi ricco di sentimento e portato per i rapporti interpersonali. E’ umano. Quest’aspetto lo arricchisce notevolmente, rendendolo più imperfetto, ma ancora più intrigante: prova sentimenti profondi, veri e ama intensamente le persone che gli sono accanto (tenerissimo il rapporto con i nipotini e significativo quello con la sorella). Teme, però, di mettere in pericolo le persone che gli stanno vicine, e di non riuscire a proteggerle, di far pagar loro ingiustamente, le sue scelte di vita. Ha delle ferite profonde, che emergono (in parte) con l’andare delle pagine. Alcune si saneranno, altre si supereranno, altre resteranno lì riaprendosi di tanto in tanto come a volergli ricordare che è il passato che rende una persona ciò che è. Un personaggio multi sfaccettato, poliedrico, che può essere adattato ad infiniti spunti, ma con la costante, che lo contraddistingue, della lotta interiore per conciliare lavoro e vita privata. La protagonista ne è assolutamente all’altezza. Donna bella, ma non appariscente, avvenente, ma soprattutto piena di risorse, intelligente, arguta. Non una wonder woman, ma una donna che si sente protetta dall’uomo che ha accanto, ne ha un’assoluta fiducia, e da questa certezza trae la forza per affrontare con lucidità qualsiasi situazione. Femminile e forte. Il loro sentimento nasce da un colpo di fulmine, tanto inopportuno quanto travolgente, si trasforma in potente attrazione e si approfondisce sempre di più, finché entrambi capiranno che per salvare il loro amore vale la pena di affrontare “i rischi del mestiere”: la certezza del pericolo costante e l’incertezza di diventare, ogni tanto, loro stessi bersaglio.
Insieme si ritrovano ad affrontare gialli complicati, misteri fitti, apparentemente incomprensibili, enigmi dove gli indizi non vanno sottovalutati, ma soppesati con cura, i colpevoli da comprendere profondamente. Devo sinceramente complimentarmi con la scrittrice che ha costruito trame complesse, ingegnose, misteriose, talvolta claustrofobiche ed inquietanti, ricchissime di particolari, ben affrontate ed approfondite tecnicamente, anche dal punto di vista dell’ambientazione americana. In questo mare di tasselli, di tessere piccolissime, l’autrice non perde mai di vista il quadro generale e il puzzle si compone in perfetta sintonia, di tempi e di modi.
Merito di una caratterizzazione psico-somatica perfetta di ogni personaggio, anche quello con il ruolo più piccolo, positivo o negativo, e di un’interazione armonica e costante tra ognuno di loro.
Merito di una collocazione temporale brevissima, giustificata dal fatto che “il crimine va scandagliato caldo” per avere maggiori probabilità di successo. Azzeccato l’espediente di scandire i capitoli fornendo indicazioni di tempo e di luogo, che rende il ritmo serrato e permette una visualizzazione precisa ed ordinata dei fatti descritti, della loro cronologia e dell’iter spazio-temporale delle indagini.
Merito di uno stile molto “adatto” al genere, costruito su scene d’effetto, con dialoghi brevi, incalzanti, caratterizzati da “botta e risposta”, ma anche da “monologhi”, riflessioni compiute ad alta voce, che rendono più agevole, per il lettore, seguire i ragionamenti sia di investigatori che criminali. Ottima e stupefacente la capacità di fornire indizi seminati qua e là, apparentemente disordinatamente ed in modo non significativo, ma in realtà di spessore fondamentale per la gestione e l’armonizzazione del quadro generale in un complesso gioco di fili che alla fine costruiscono una trama perfetta, completa, coerente, che esce prepotentemente dalle pagine e trascina il lettore al punto di trasformarlo da spettatore passivo a protagonista attivo, coinvolgendolo profondamente e costringendo a divorare le pagine per “svelare il mistero”.
Una chicca: l’autrice ha “l’accortezza” di impreziosire lo stile narrativo con citazioni e titoli di canzoni, trasformando i libri di questa serie in veri film su carta, con tanto di colonna sonora.
Insomma ho amato moltissimo queste storie, le consiglio a chiunque voglia avvicinarsi al romantic suspense, conoscerlo, amarlo. E’ un genere che ritengo adatto anche al pubblico maschile, quindi coraggio uomini, provateci! Da parte mia, mi auguro di leggere ancora e ancora indagini di Mike e Julia e, perché no, intrecci e spin-off a partire da vari personaggi secondari ricchi e consistenti.

Noco










Commenti

  1. Ho letto il primo e sicuramente leggerò anche gli altri due. La trilogia della Lombardi merita di essere inserita, a pieno titolo, sugli scaffali del romantic suspense. Mike è uno di quelli che difficilmente riesci a dimenticare. E' umano, vero. Sembra quasi di conoscerlo e la storia è molto incalzante, così densa di adrenalina che quando arrivi alla fine l'unica cosa che pensi è: "No, già finito?"

    RispondiElimina
  2. anche io ho letto il primo. molto bello attendo di leggere il secondo sono in lista in una catena di :-)

    RispondiElimina
  3. Io ho letto tutti i libri di Monica, da Sam alla trilogia di Mike e mi sono piaciuti immensamente.
    Monica ha uno stile davvero scorrevole e appassionante, non riesci a smettere di girare le pagine finchè non arrivi alla fine, e poi quando l'hai finito hai già voglia di leggerne ancora, concordo in pieno su tutta la tua recensione Noco e anche io non vedo l'ora di leggere di nuovo di Mike e Julia o qualsiasi altra cosa la nostra Mony vorrà regalarci ^_^
    baci
    Silvia

    RispondiElimina

Posta un commento

Non dimenticate di firmare i vs commenti e di spuntare il pallino ANONIMO se non avete un account google.
I vostri commenti non sono moderati,ma nel caso fossero ritenuti offensivi, potrebbero essere cancellati anche dopo la pubblicazione. Confidiamo nella vostra educazione :)

Grazie, la vostra opinione e' preziosa!

Post popolari in questo blog

DEANNA RAYBOURN

.... Ogni storia che viene narrata Ha dietro una persona che l’ha creata: Nella mente un pensiero le è nato E amore e mistero ha amalgamato. Così Deanna Raybourn ci ha raccontato Cosa ha veramente pensato Dando vita al racconto citato… .... il cantastorie Sylvia Z. Summers intervista per il blog: DEANNA RAYBOURN Ciao Deanna, posso solo iniziare dicendo che sono molto molto orgogliosa di intervistare un’autrice come te. Ho appena finito di leggere “Silenzi e Segreti” (Harlequin Mondadori, “Grandi Romanzi Storici Special”), e l’ho trovato una lettura molto affascinante, con un intreccio poderoso e un’ambientazione suggestiva – una tenuta di campagna in un’antica abbazia, niente meno! E mi ha ricordato i vecchi romanzi gotici con così tanto mistero ed elementi soprannaturali. Hi, Deanna, I can only start saying that I’m very very proud to interview an author like you. I’ve just finished reading “Silent in the Sanctuary”, and I’ve found it very intriguing, with a ponderous plot and a sug

Margaret Moore

Potevamo non intervistare una delle autrici piu' vendute in Italia? Giammai! Ecco a voi: MARGARET MOORE! Benventa in Italia Margaret! 1- Ho letto nella sua pagina web( Biografia ): "Margaret Moore ha iniziato la sua carriera all'eta' di otto anni,quando lei e un’amica inventarono delle storie in cui compariva una graziosa, spiritosa damigella e un bell’incompreso ladro soprannominato “Lo sceicco Rosso”. Cosa e' accaduto allo "sceicco rosso"? Ha mai pubblicato la sua storia? 1 - I just read on your web site: "Margaret Moore actually began her career at the age of eight, when she and a friend concocted stories featuring a lovely, spirited damsel and a handsome, misunderstood thief nicknamed "The Red Sheik." What happen to the red sheik? Was the story ever published? He and his captive fell madly in love, and he stopped stealing. We never wrote anything down, though. We just acted it out with the dolls. -Lui e la sua prigioniera si innamora

Delly....

Direttamente dalla scrivania di Artemis: Eccomi di nuovo ragazze a parlarvi di un argomento a me caro. A dire il vero ho qualche problema a farlo, mi sento stranamente emozionata. La nostra grande ospite, Ross, me ne ha dato incarico qualche ora fa ed io, da allora, non faccio che pensarci. Il motivo di questa mia sensazione non saprei individuarlo, è una sensazione strana e indefinibile. Forse è collegata con l’ammirazione che provo per tutto ciò che si nasconde dietro lo pseudonimo Delly. Tutto ebbe inizio quando ero bambina e cominciai a leggere libri che non erano solo favole per bambini. Quando andavo a trovare mia zia mi soffermavo davanti ad una libreria che lei teneva nel soggiorno e lì leggevo i titoli dei libri esposti cercando l’ispirazione. Fu così che un giorno sfiorai con le dita la costina di un Delly. Lo presi in prestito e iniziò così la mia conoscenza. Non so quanto ci misi a leggerlo e non so neanche se il primo mi piacque. So però che quando leggo il nome Delly, qua