Passa ai contenuti principali

L'ottavo arcano di Kate Moss

Francia, 1891 – Léonie Vernier, una ragazza di diciassette anni, e suo fratello Anatole fuggono da Parigi per rifugiarsi a Domaine de la Cade, una tenuta di famiglia a pochi chilometri da Carcassonne. Ma nei boschi che circondano la casa, Léonie scopre un antico sepolcro abbandonato. Cè qualcosa in quel luogo che la turba profondamente e Léonie decide di andare a fondo nei segreti della famiglia. Ciò che emerge pian piano è una storia terribile di mistero e di sangue, legata a un mazzo di tarocchi dotato di strani poteri. Ma anche il presente non è meno minaccioso, perché c'è qualcuno che è disposto a tutto pur di eliminare suo fratello.Francia, 2007 – Mentre svolge delle ricerche sulla vita del compositore Claude Debussy nell’apparente tranquillità della campagna ai piedi dei Pirenei, Meredith Martin incappa nelle tracce del suo passato. Sono esili, poca cosa, una fotografia ingiallita e una pagina con una melodia, ma la conducono quasi irresistibilmente a scoprire il legame con le vicende svoltesi nella stessa zona un secolo prima: la storia di un amore tragico, di una ragazza scomparsa, di un’anima inquieta, e dei tragici eventi di una notte fatale.


Per leggere la nostra recensione clicca su continua a leggere.




Direttamente dalla scrivania di Lucilla.

Il libro di cui vorrei parlare si intitola "L'ottavo arcano" e l'autrice si chiama Kate Mosse; no, non la modella, non diciamo eresie, ma una scrittrice con i controfiocchi, almeno secondo me.
Andiamo per ordine: la Mosse scrive di preferenza di argomenti non usuali, trattando spesso di esoterismo, magia e arcani vari.
Il libro si sviluppa in due storie, una ambientata nella Francia del secolo scorso e l'altra ai nostri giorni.
Nella prima storia siamo nel 1891, a Parigi e la giovane Lèonie Vernier, insieme all'amatissimo fratello maggiore Anatole, parte per recarsi presso la residenza di famiglia, Domain de la Cade, a Rennes-les-Bains, apparentemente per una vacanza; in realtà, anche se lei ancora non lo sa, la loro è una vera e propria fuga da un uomo malvagio che coinvolge anche l'amante di Anatole.
Ma Domain de la Cade non è una semplice, incantevole residenza nella verde campagna del Midi, è stata anche la residenza di un negromante, lo zio di Lèonie, la cui vita è stata segnata dagli azzardati esperimenti compiuti per mettersi in contatto con gli spiriti dei morti. Lèonie vi scopre un antico sepolcro e si trova suo malgrado inestricabilmente invischiata dal fascino pericoloso del Mondo oltre il Mondo, finendo per diventare una pedina importantissima nel gioco che si è avviato molto tempo prima e che coinvolge le vite di tutti coloro che ama.
Filo conduttore di questa storia è un mazzo di bellissimi Tarocchi dai poteri sconvolgenti, disegnati dalla stessa Lèonie basandosi sulle fattezze dei suoi familiari e dei suoi nemici.
Più di un secolo dopo, Meredith Martin, giovane musicista americana, si mette sulle tracce della famiglia Vernier, che sospetta essere stati suoi parenti, sulla base di uno spartito di musica classica tramandatogli dalla nonna materna insieme a poche altre cose e, naturalmente, dei Tarocchi Vernier.
Tra visioni, fantasmi, antichi sepolcri, bestie misteriose e scoperte entusiasmanti, Meredith ritorna a Domain de la Cade armata solo della sua musica e delle sue intuizioni, alla ricerca del passato della sua famiglia e dei segreti che la circondano, primo fra tutti il mistero della relazione tra la famiglia e il mazzo dei Tarocchi; con grande determinazione, è decisa a scoprire cosa la lega a quel luogo e cosa ne è stato della sua famiglia d'origine. La ricerca le porta anche l'amore, nella persona di Hal, nuovo padrone della tenuta.
Ma i Tarocchi con i loro poteri fanno gola a molti e Meredith, insieme ad Hal, dovrà affrontare personaggi pericolosi decisi a tutto per impossessarsene, anche ad uccidere; ma i Tarocchi, si sa, non permettono a chiunque di possederli....
Una lettura decisamente diversa dal solito, molto stimolante nella sua particolarità, che parte in maniera un pò lenta ma che poi procede ad una velocità vertiginosa verso avvenimenti umani e soprannaturali insieme, intrecciando comuni miserie umane ancora molto attuali a misteri che toccano argomenti affascinanti, come i Tarocchi, le forze del male, la predestinazione, gli antichi segreti.
Il libro è anche corredato da riproduzioni degli Arcani Maggiori del mazzo Vernier, creato appositamente per il romanzo.
In definitiva, una lettura insolita ma molto gradita, un libro molto ben scritto e documentato che fa pensare..... Confesso di aver provato più di un brivido, non di paura ma di aspettativa, mentre giravo ogni pagina e attendevo un colpo di scena; e, magari, mi deciderò a rispolverare il mio vecchio mazzo di Tarocchi....


Lucilla








Commenti

  1. Lucilll! Complimenti per la splendida recensione!!
    Questo libro è davvero intrigante! E vai con l'acquistoooo!;)

    RispondiElimina
  2. Grazie Sere, sei anche tu la mia fan numero uno!
    Ciao
    Lucilla

    RispondiElimina
  3. Lucilla!!!! Scusa se non ho commentato prima, ma il tempo è tiranno... Splendida recensione, accattivante e intrigante (come sempre del resto, quando l'autrice sei tu) Da parte mia terrò presente il libro, che mi pare decisamente interessante.

    RispondiElimina

Posta un commento

Non dimenticate di firmare i vs commenti e di spuntare il pallino ANONIMO se non avete un account google.
I vostri commenti non sono moderati,ma nel caso fossero ritenuti offensivi, potrebbero essere cancellati anche dopo la pubblicazione. Confidiamo nella vostra educazione :)

Grazie, la vostra opinione e' preziosa!

Post popolari in questo blog

DEANNA RAYBOURN

.... Ogni storia che viene narrata Ha dietro una persona che l’ha creata: Nella mente un pensiero le è nato E amore e mistero ha amalgamato. Così Deanna Raybourn ci ha raccontato Cosa ha veramente pensato Dando vita al racconto citato… .... il cantastorie Sylvia Z. Summers intervista per il blog: DEANNA RAYBOURN Ciao Deanna, posso solo iniziare dicendo che sono molto molto orgogliosa di intervistare un’autrice come te. Ho appena finito di leggere “Silenzi e Segreti” (Harlequin Mondadori, “Grandi Romanzi Storici Special”), e l’ho trovato una lettura molto affascinante, con un intreccio poderoso e un’ambientazione suggestiva – una tenuta di campagna in un’antica abbazia, niente meno! E mi ha ricordato i vecchi romanzi gotici con così tanto mistero ed elementi soprannaturali. Hi, Deanna, I can only start saying that I’m very very proud to interview an author like you. I’ve just finished reading “Silent in the Sanctuary”, and I’ve found it very intriguing, with a ponderous plot and a sug

Margaret Moore

Potevamo non intervistare una delle autrici piu' vendute in Italia? Giammai! Ecco a voi: MARGARET MOORE! Benventa in Italia Margaret! 1- Ho letto nella sua pagina web( Biografia ): "Margaret Moore ha iniziato la sua carriera all'eta' di otto anni,quando lei e un’amica inventarono delle storie in cui compariva una graziosa, spiritosa damigella e un bell’incompreso ladro soprannominato “Lo sceicco Rosso”. Cosa e' accaduto allo "sceicco rosso"? Ha mai pubblicato la sua storia? 1 - I just read on your web site: "Margaret Moore actually began her career at the age of eight, when she and a friend concocted stories featuring a lovely, spirited damsel and a handsome, misunderstood thief nicknamed "The Red Sheik." What happen to the red sheik? Was the story ever published? He and his captive fell madly in love, and he stopped stealing. We never wrote anything down, though. We just acted it out with the dolls. -Lui e la sua prigioniera si innamora

Delly....

Direttamente dalla scrivania di Artemis: Eccomi di nuovo ragazze a parlarvi di un argomento a me caro. A dire il vero ho qualche problema a farlo, mi sento stranamente emozionata. La nostra grande ospite, Ross, me ne ha dato incarico qualche ora fa ed io, da allora, non faccio che pensarci. Il motivo di questa mia sensazione non saprei individuarlo, è una sensazione strana e indefinibile. Forse è collegata con l’ammirazione che provo per tutto ciò che si nasconde dietro lo pseudonimo Delly. Tutto ebbe inizio quando ero bambina e cominciai a leggere libri che non erano solo favole per bambini. Quando andavo a trovare mia zia mi soffermavo davanti ad una libreria che lei teneva nel soggiorno e lì leggevo i titoli dei libri esposti cercando l’ispirazione. Fu così che un giorno sfiorai con le dita la costina di un Delly. Lo presi in prestito e iniziò così la mia conoscenza. Non so quanto ci misi a leggerlo e non so neanche se il primo mi piacque. So però che quando leggo il nome Delly, qua