Ci sono certi romanzi che le lettrici portano nel cuore per tanto tempo.
Ci sono certi personaggi che le lettrici proprio non vogliono lasciare andare!
Ritorniamo a parlare di "Roma d.c." il romanzo di Adele Vieri Castellano, ma questa volta entriamo nella storia con una malelingua molto speciale!
Intervistata da Telenad, Livia la protagonista del romanzo, vi fara' entrare nel mondo delle donne romane.
Direttamente dalla scrivania di Telenad
Malalinguando con Livia
ovvero
Rufo, contro di noi il gladio non serve!
Una,
se non ci sta attenta, si fa confondere. Dopo Caligola c’è stato
Claudio e non Lucifero. Il regno dell’angelo caduto è ancora di là da
venire, anche se secondo alcuni per la cultura è già arrivato ed è tutta
colpa dei romanzi d’amore.
E
che se lo leggessero un romanzo d’amore! Che vedano cosa leggono le
casalinghe disperate… o anche solo disperate ma non casalinghe, come la
sottoscritta.
Roma 40 dC. –Destino d’amore per esempio è molto consigliato, specie ai meteorologi.
Buone.
Lo so che sono qui per malalinguare, e non sono sola… signore ho
l’onore esclusivo di intervistare Livia Quinta, nata Urgulanilla, moglie
del Legato di Roma Marco Quinto Rufo.
Livia,
intanto grazie di essere qui con me di fronte a queste arpie che non
vedono l’ora di cavarti quei begli occhi verdi con i quali hai stregato
Rufo. Si vede che hai del fegato!
Livia: Eh
cara Telenad, son patrizia romana mica per niente! Mia madre, Plautia
discendeva da un generale romano, ‘so mica bruscolini. E mia nonna era
amica di Livia, niente po’ po’ che la moglie del Divino Augusto. Capito?
Poi
chiedo alla signora Immacolata… Tornando a noi, sono in molte quelle
che vogliono farti i calzari anche qui, fuori dal romanzo, specie dopo
che quell’incosciente della tua autrice, supportata da quei bei soggetti
delle sue amiche, hanno fotomontato DG nella copertina del suo gruppo
Facebook, comunque io non sono convinta che Marco sia tutto questo ché…
per esempio: le ascelle se le fa depilare da uno schiavo oppure non le
depila proprio?
Livia:
Guarda, Nerba è una lagna, rasenta l’ossessione. Pensa che gli spunta
ogni giorni i peluzzi più recalcitranti… ma sono io che gli proibisco di
presentarsi glabro, a Rufo: che maschio truce e aggressivo sarebbe se
no? Ormai ci ho preso gusto! Altrimenti mi ricorderebbe troppo quel
raffinato di Nepote che, all’inizio, rappresentava per me il massimo
della classe e della “sofisticheria” romana. Ho imparato a mie spese che
non sempre un aspetto bello ed elegante è sinonimo di un anima
altrettanto trasparente.
Già, ma all’inizio non lo sapevi.
Livia
vide la mole dell’animale arrivarle addosso e fece per fuggire,
atterrita. Non ci riuscì. Si sentì afferrare in vita da una morsa
travolgente, impetuosa, e fu sollevata in alto.
(…)
Caligola sembrava compiaciuto. Lei era ammutolita, schiantata dallo
stupore e dalle braccia forti che sembravano non volerla lasciare. Mai
più.
Insomma
quando tutto si stava mettendo per il verso giusto, proprio quando hai
incontrato qualcuno che non ti tratta come un oggetto, questo Rufo
arriva, ti prende, sconvolge tutto... e tu gli saresti dovuta cadere ai
piedi, così, come nulla fosse, solo perché è sexy da morire? Lo sai che
ti hanno soprannominata ‘Preziosilla’?
Livia: Preziosilla
o meno, avrei voluto vedere loro: scartata da tutti, segnata a dito dai
puzzoni dell’Urbe. Roma è il regno del pettegolezzo, credetemi e lo
dice una che ci ha vissuto per anni come una negletta. Certo che mi sono
intestardita: chi di voi, femmine del secondo millennio (o terzo? So’
‘na frana in matematica…) si sarebbe tirata indietro davanti ad un po’
po’ di figo biondo, dalle labbra da satiro invitante, con un fisico ben
fatto, aderente ai canoni greci della suprema perfezione come Nepote? Oh
belleeeeee, nessuna! Tantomeno io medesima visto che era la prima, dico
la prima!, offerta seria di matrimonio che mi veniva fatta. Senza
contare poi che il padre, bontà sua, era sì un volgare mercante ma
tanto, tanto ricco. Quindi sono lì che mi lecco i baffi (in modo
figurato…) e penso già ai pargoletti biondi che metteremo in fila
insieme con Nepotuccio mio e zac!, ecco che arriva ‘sto buzzurro, lo
sguardo trucido d’un buttafuori da taverna e un fisico imponente che mi
fa temere la dipartita per soffocamento nel talamo nuziale… ma gira al
largo! Ma chi è ‘sto prepotente? Un soldato di confine? Per Giunone,
giammai!
“Allora te la devo riportare?”
“Vorrei poterti dire di sì. Ma l’ombra di Settimio Aulo Flacco sarebbe sempre tra noi. Non la voglio così. O tutto o niente.”
Con
questa dichiarazione devo dire che l’ho rivalutato Marco, prima mi era
sembrato un somaro un po’ testardo, sexy, ma sempre somaro. Ti
comprendeva, però non ha mai fatto niente nulla affinché tu capissi che
lui capiva… o no?
Livia: Voi
donne moderne pensate sempre coi canoni del vostro tempo. Sarebbe bene
che vi calaste con l’anima e il cuore nell’epoca storica che leggete.
Qui a Roma un uomo fa ciò che gli pare: comanda a destra e a manca e
dispone della vita della moglie (e dei figli) a piacimento. Un tizio si
può alzare una mattina, guardare la moglie in faccia e dirle: “Bella mia mi so’ stufato: ti ripudio! Fuori dal calzari prima che mi venga l’estro di tagliarti la gola” e
grazie ai Numi se ti lascia la pellaccia. In alcuni casi ti spinge al
suicidio, in altri ti apre la via diretta ai Campi Elisi con una
pugnalata al cuore e in altri ancora ti spedisce in esilio su uno
scoglio desolato, a crepar d’inedia. Nessuno ci trova nulla di strano e a
Roma, belle mie, ci si sposa di rado per amore. Con tali premesse io,
devo dirlo onestamente, a Rufo non credevo. Un mastino che abbaia ma non
morde? Figuriamoci! E invece questo maschio dall’aspetto tutt’altro che
rassicurante ha sconvolto l’eterno gioco delle parti: bianco - buono,
nero - cattivo. Ma dove ne trovo un altro? Uno che alle sue voglie ha
messo davanti la mia testa dura? Per il ciuffo di Cupido, quando mi si
sono aperte le cateratte del buon senso e ho scoperto con la ragione ciò
che covavo da tempo nel cuore… Giunone mia, preservalo!
È
questo che poi ti ha resa insicura lasciandoti alla mercé di insane
gelosie? Voglio dire, sapevi che ti aveva presa per la tua bellezza, non
hai mai sospettato che ti volesse anche per altro, ed è nel momento in
cui lo vuoi anche tu che temi di perderlo…
Livia: Sarò sincera Telenad: pensavo di aver tirato troppo la corda. E forse hai ragione, volevo sentirle quelle parole: “ti voglio non perché sei un bocconcino prelibato ma perché ti amo”.
C’era tutto nel mio cuore ma avevo paura, di lui, della gente, di
essere giudicata una leggera perché mi arrendevo a un prepotente come mi
ero arresa, quasi crocifissa, su quel portone davanti a tutta Roma. E
quel suo modo di imporsi: io comando, io ti voglio, io dispongo… ehi,
bello ma che credi? Io non sono il tuo zimbello, un uomo ce l’ho già e
quello voglio! Quando Rufo mi ha lasciata libera di andare a Capua, a
quel punto nei miei panni, che avreste fatto voi? Non era la prova che
per il bestione ero un trastullo, un gioco, una voglia da togliersi e
poi dimenticare? Il matrimonio? Puif, non contava nulla! Ma in quella
cantina ho aperto gli occhi e ho capito che gli dèi mi avevano offerto
un’occasione e io, stolta, l’avevo ripudiata. Capitemi come mi son
sentita quando me lo sono ritrovato davanti.
Livia
si erse in tutta la sua altezza, e pur pallida e con i denti che
cozzavano tra loro nella bocca ben chiusa, ebbe la forza di annuire con
un cenno del capo.
Marco
si concentrò su quella figura snella ma ferma, ammantata d’orgoglio.
Quello sguardo era solo per lei e la scaldò, intenso e profondo. Fu come
riceve una carezza.
Livia Detecta questa volta non era da sola ad affrontare la folla.
E
adesso che lui ha fatto tutto quello che ha fatto per te, adesso che
non deve dimostrarti più nulla, che lo vuoi sempre e comunque, e lui lo
sa!, non trovi che questa cosa sia pericolosissima? Ti va di dare
qualche consiglio alle lettrici su come gestire la gelosia di vedere il
proprio uomo guardato e concupito in continuazione?
(Signora
A., ma lei chi l’ha fatta entrare? E che ne sa che qua leggono solo
mogli/compagni di buzzurri! Ross, fai qualcosa che questa mi rovina
l’intervista…)
Livia: Rufo
ha dato prova di carattere, mi pare. Un asino testardo come un mulo, e
scusate il gioco di parole! Ma dato che sono malfidente lo tengo
d’occhio, sai? Un consiglio? Lasciategli il guinzaglio allentato, non
c’è peggior nemico dell’amore di una donna asfissiante, gelosa e
bisbetica. Io un’occhiatina ai bei batavi di Aquilato la scocco sempre,
quando mi capita e anche il bell’Apollo biondo scatena… come li chiamate
voi? Ormoni? Ecco, quelli. Quindi pan per focaccia, Rufuccio mio:
quando si gira a rimirar matrone e le matrone si girano per lui, io
guato e commento i fisici scultorei che mi sfilano accanto o il fascino
di un’aitante senatore. Una smorfiosa gli ha fatto gli occhi dolci tutta
la sera, ad un banchetto. Alla prima occasione gli ho sussurrato che
desideravo tanto andare a vedere le Olimpiadi, in Grecia. Avete presente
no? Tutti ‘sti atleti che ti sfilano davanti, i fisici possenti e tutti
ignudi… ebbene, a Rufo è andato il garum di traverso poi, con la faccia
truce e gli occhi tempestosi, si è alzato dal triclinio, mi ha
trascinata in un’alcova e si è spogliato nudo senza proferir parola… che
dovevo fa’, fanciulle mie? Mica ho parlato più, di andare a Olympia…
Eh,
ci crediamo! Ma sondiamo un po’ la quotidianità di coppia… Rufo è uno
di quelli hanno bisogno di avere papiri, bolle, tavolette di cera, sì
insomma qualcosa da leggere, oppure quando deve sganciare sgancia e in
pochi minuti il bagno si libera?
Livia: Guarda
Telenad, abbiamo molti bagni. Capirai, siamo romani mica zozzoni come
le civiltà che ci hanno seguito. Rufo sbriga veloce i suoi affari, come
un dardo. Ma Nerba a volte va e viene con le tavolette dei messaggi (si
chiamano pugillares, ve l’ho mai detto?) e lo sapete no?, che seduti su codesto sedile a volte si pianificano guerre e si dirigono gli affari?
Come,
no! A questo punto però avrei una domanda tecnica, da donna a donna… il
subligaculum di cos’era fatto, lino? Pratico eh, non dico di no, ma
come si riduce questo straccetto dopo qualche sosta corporale nel folto
degli alberi… e comunque: ma siamo proprio sicuri che un uomo è sexy con
quell’affare? A me ricorda un pannolone! Certo che certe donne hanno
uno stomaco… hai presente Messalina quella volta con Rufo?
(Oddio è vero che non ne sa nulla…!)
Livia: Telenad,
vorrai mica che ci spaventiamo noi, che lastrichiamo d’oro pavimenti,
scolpiamo statue nell’avorio e costruiamo templi ed opere che, al giorno
d’oggi, neppure vi sognate? Che vuoi che sia un triangolo di lino o
seta? Lo si getta, se sgualcito. Certo è che non tutti lo portano con la
stessa maschia nonchalance. Non farmici pensare a certi panzuti e
nobili quiriti, con tanto di nuca dipinta di nero per celare
l’incipiente calvizie, aggirarsi in subligaculum… ci sono uomini e
uomini, non trovate? E Rufuccio, credi a me…
Ma senti un po’, che volevi dire con quella frase: “hai presente Messalina quella volta con Rufo?” spiega un po’… ehi, puella, ma dove vai così di corsa? Che ti prende? Torna qui!
A me, batavi a me! Prendete quella scellerata, che le devo far sputare il rospo!
Lullibiiiii, Lucillaaaa, ci sono i batavi!
Correre con ‘sto caldo… Santa Beatrice, aiutami tu!
Perché Beatrice è la santa della pioggia, vero?
Signora Immacolata, lei che ebbe frequentato le scuole alte e lo sa, ce lo conferma?
Bye bye da Telenad
ahaah! troppo simpatica questa Livia! Ragazze, continuate a dare i commenti su Facebook, ma ricordate di pasare anche nel blog. e' qui che rimangono tutte le vostre memorie...ihihih :)
RispondiEliminaNon preoccuparti, carissima, tu fuggi illesa, che ai Batavi ci pensiamo noi! Lullibi, ti lascio la prima scelta, da buona amica, poi ognuna per se'....e Batavi per tutte!
RispondiEliminaEsilarante questa intervista, Tele, davvero hai una fantasia sfrenata! L'ho letta con molto piacere, un punto di vista diverso e spassoso. Bravissima! Facci spesso sorprese così, ti prego!
Ciao
Lucilla
Eheheh... adesso poi che la Ross mi ha anche fatto la vignetta, come posso tirarmi indietro?!
RispondiEliminasmack!
da Telenad
Mamma mia, mi sto tenendo la pancia dalle risate e i miei ragazzi mi fissano come un'aliena..."Dai mamma, leggi anche a noi..."
RispondiEliminaSusanna
Elenaaaaaaaa, corri, vieni qui da Lucillina e Lullibina tue, forza che ti difendiamo noi!
RispondiElimina(A' Luci' Maremma Gnokkolona, tu acchiappala pe' piedi, che io le agguanto li bracci e poi la consegnamo ai Batavi. Chissà che non ci premimo con qualche bata....o, slurp)
Elena, sei una forza, una mitica, una troppo ironica, insomma sei 'na amica!
Mi sono scompisciata dalle risate, ma Livia, mi rimane sempre antipatica (shhhh... non lo dire a Rufo altrimenti chissà cosa mi fa... no, anzi, diglielo, diglielo!)
Alla prossima Telenad, spero di leggerti prestissimo.
bellissima intervista Elena!!!!
RispondiEliminaElena, splendida intervista!!
RispondiEliminaPerò non è giusto che i Batavi solo a Lulli e a Lucilla! -_-
Ross sei sempre di parte!! :oPPPPP
Vabbè Giusy mica possiamo far tornare Livia senza scorta, sennò Rufo s'arrabbia!
RispondiEliminaMa visto che siamo amiche, toh: prendi Aquilato! Ma trattalo bene, che l'Adele ne ha ancora bisogno...
Io accompagno Livia a casa, e già che ci sono magari recupero qualche subligaculum per sottoporlo alla somma conoscienzia della signora Immacolata.
:o)
Telenad
Oddio che spasso!
RispondiEliminaRosssssss da oggi le interviste tutte a lei!
Libera
Oddio che spasso!
RispondiEliminaRosssssss da oggi le interviste tutte a lei!
Libera
Divertentissima questa intervista. Brava!!!
RispondiEliminaMa guarda guarda chi si incontra sul blog di June Ross... addirittura Livia Urgulanilla in persona! Chi l'avrebbe mai detto?
RispondiEliminaTelenad, ci siamo divertite ma... attenta ai Batavi!
Un abbraccio, carissima!
Era tanto che non ridevo così di gusto, proprio quello che mi ci voleva dopo due giornate di fuoco...Beh, lasciamo perdere che se continuo mi devo munire di elmo e gladio per affrontare l'autore delle mie bollette di luce, acqua gas e spazzatura :(
RispondiEliminaElena, sei una forza della natura, ma che Isaac e Caligola, ti fanno un baffo! Vogliamo un bis, anzi tanti BISSSSSSSS!
Ho letto solo ora...ma mi sono davvero divertita! Brava!!!
RispondiEliminaPatrizia
Letto adesso! Grandissima Elena, spassosa questa investita! ;-)
RispondiEliminaCassandra
Oddio, con il telefono e il touch m'è venuta fuori una parola per un'altra! Volevo dire intervista!! :-D
RispondiEliminaGrazie, due risate mi ci volevano! Stupenda intervista XD
RispondiEliminaTroppo divertente :-) Elena sei un mito, e complimenti a Livia, la sto conoscendo proprio in questi giorni e devo dire che mi sta piacendo moltissimo!
RispondiEliminaA presto
Anna Bulgaris
Ele, sei proprio miticissima!!!!
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