Direttamente dalla scrivania di
Lilli
Ciaooooooooo, eh si sono sempre la Lilli,
l'unica, l'inimitabile, infatti solo io potevo fare la malelingua a una... morta ;
)
Dunque, adoro Liala (che tra l'altro si chiama
come me - Liana - ), e ho letto tutti i suoi libri grazie ad un'anziana vicina
di casa.
Sono storie dolcissime, naturalemente ambientate
nel loro tempo e quindi prive di tutte quelle sfumature un pò forti che
oggi possiamo trovare nei romance.
Dicevo, amo, chi più chi meno, tutti i suoi
scritti, ma ce n'è uno che un si pole leggere, come direbbe la mia toscoamica
Lety!
Il libro è "La finestra aperta sulla
notte"
Questa la trama:
E fin qui tutto ok, anzi la storia è anche una di quelle che potrebbero essere scritte anche adesso, ovvero l'uomo disilluso da molti fallimenti amorosi che si sposa con una brava ragazza e fa passare a lei le pene dell'inferno a causa dei tradimenti subiti dalle altre. Ma attenzione, qui ci troviamo davvero difronte a una gabbia di matti da rinchiudere e buttare via la chiave. Perchè? PERCHE'??????????????
Lui in un impeto d'ira, la prende a ceffoni (sbagliatissimo) e lei lo lascia (giustissimo). Poi matura l'idea che forse il marito ha ragione (ma sogno o son desta?) e in qualche modo si riappacificano, ma lui è sempre tormentato (stavolta pure dai sensi di colpa per averla menata) e lei che fa per farlo definitivamente tranquillo? SI SPARA UNA REVOLVERATA IN FACCIA, PER DISTRUGGERE LA SUA BELLEZZA E PORRE FINE ALLE ANGOSCE DEL MARITO. E lui? Direte voi la rinchiude in una clinica per malati di mente e butta via la chiave? Ma noooooooo, si butta ai suoi piedi come a quelli di una Madonna e LA RINGRAZIA per l'insano gesto, prova sublime del suo amore. Ma cos'hanno questi due nella testa i babuini che si riproducono???????
Liala mia, ma che mi combini? Ho sognato sulle tue pagine di delicata poesia e tu mi scrivi di Paolo e Chiara Stella? Due sociopatici che dovrebbero essere sedati notte e giorno? Ma insomma??? Sò che da donna elegante, bella e ironica quale eri ( eh si, non abbiamo solo il nome in comune eheheh ), da dove sei adesso mi stai mandando un bacio e strizzando l'occhio, perchè sai che, comunque, è anche questo un modo per ricordarti con affetto.
Lilli
Lilliiiiiiiiii, Lilli, Lilli, Lilli, Lilliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.
RispondiEliminaSei tornata finalmenteeeeeeeeeeeeeee.
Ma non ci posso credere: tu che leggi Liala?????? Ma sei proprio Lilli?
Io non l'ho mai letta, siamo sicure che gli altri libri siano carini?
Perché questo mi sembra assurdo, più che assurdo, illeggibile... in questo momento se lo avessi letto, mi sarei sparata in faccia anche io... Mioddio, ma poi lei resta sfigurata o si lobotizza il cervello e si ricovera da sola?
Lucillaaaa,anche io quando ho letto Liala e Lilli nella stessa frase sono rimasta ...di stucco! Wow! Il potere della maternita'!
RispondiEliminaE io invece sapevo della vena molto romantica nascosta in fondo in fondo dell'animo trash e gotico della mia amica ;)
RispondiEliminaLilli, recensione meravigliosa, lo scivolone di Liala resterà per sempre nei nostri cuori!
Lety
Lullibi, Ross... Lullibi, tutt'al più Lallabi, Lullaby, Lillabu, Lulliba, Ballilu... ecc, ma povera Lucilla scambiarla per me non glielo auguro...
RispondiEliminaBentornata Lilliiiiiiiiiiiiii!!!!!
RispondiEliminaNon ho mai letto Liala, purtroppo leggo con occhio troppo critico -_- per apprezzare il semplice romanticismo se scritto in quel modo
Libera
Lilli carissima, bentornata! Mi mancavi un sacco! È con Liala, poi, croce e delizia della mia infanzia....rubavo i suoi romanzi alla nonna, che li riteneva perfino eccessivi, povera donna!
RispondiEliminaQuesto mi manca, e continuerà a mancarmi....una revolverata in faccia? Del resto, la dolce zia Liala non è' nuova a simili eccessi: come non ricordare "il peccato di Guenda", con la protagonista ammazzata dal marito, causa corna, e il marito viene assolto nel tripudio generale e sposa la sorella della mortammazzata?
È, se questa si chiama Chiara Stella, in "un cuore sulla vela" la protagonista si chiama Immacolata Sorgente....Mah!
Ciao
Lucilla
@Lulli:
RispondiEliminaSi sono proprio Lilli, mi piace Liala e lo ribadisco, ma gli eccessi sono eccessi. Io sò così. Tra Zsadist e Liala, senza vie di mezzo!
@Ross:
la battuta della stessa frase è bellissima!
@Lety:
grazie per il trash e gotico, apprrezzo molto!
@Libera:
Senza dubbio sono libri che hanno fatto il loro tempo e appartengono al loro tempo, con tutti gli anacronismi e gli eccessi tipici, però credimi alcune sono storie davvero piene di delicatezza e poesia ( QUESTA A PARTE )
@Lucilla!!! (RITROVATA lei sa perchè)
Anche tu mi sei mancata e vedo che anche tu apprezzi, con qualche riserva, questa scrittrice. Hai ragione a ricordarti di Immacolata Sorgente, l'avevo rimossa ehehehe (anche se ti dico il vero - pur con i suoi eccessi, la storia non era male), siccome questo libro della malelingua ti manca ti dico che qui ce n'è una che si chiama DEA FIORITA ehehehehehehe.
I miei preferiti di Liala sono:
La piu cara sei tu
Le parole d'amore che non ti dissi
Quel divino autunno
E i tuoi?
A tutte A PRESTISSIMO CON TANTE SORPRESE!
Lilli
Tra trash e gotico esattamente come te e quindi anche i gusti si assomigliano: quoto senz'altro quel divino autunno, la più cara sei tu, poi mi piace il trashissimo " la passeggera del vento" e, tra gli indimenticabili, metterei il vento inclina le fiammelle e l'addormentato cuore, senza dimenticare il tempo dell'aurora e tempesta sul lago. Ma ne di enti o senz'altro qualcuno......
RispondiEliminaLucilla
Ohhhhh LUCILLA, hai ragione, la passeggera nel vento è bellissima, come dimenticare Neva e Adin Kaba? E ti quotissimo anche i fratelli Sarteana del vento inclina le fiammelle ehehehe
RispondiEliminaIl mio antagonista preferito di Liala è Aralda di Belle nubi solitarie, una cattiva troppo simpaticona, opportunista e senza scrupoli, ma mi fa troppo ridere.
Il mio personaggio preferito in assoluto è invece Leonarda di La più cara sei tu, forse il più umano uscito dalla sua penna. Ti consglio se non l'hai letto, Frantumi di arcobaleno, il suo ultimo romanzo scritto nell'83. Bello.
E i tuoi personaggi preferiti?
Baci
Lilli
'gna fo' a legge' 'ste due...
RispondiEliminawEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE LULLI, OCCIO CHE LA MIA IRA FUNESTA POTREBBE ABBATTERSI SU DI TE!!!
RispondiEliminaLilli
Scusa ma la Liala dove li trovava i nomi dei personaggi? Al mi' paese?
RispondiEliminaLiala e' famosa per i nomi non proprio usuali, tipo le gemelle Ebe e Dianora, oppure il Furio di Villafranca di "signorsì"; adoro la dolce, orgogliosa Leonarda, una persona vera e sanguigna, opposta alla sciocca beghina di sua sorella Nunzia (!) . Mi piace molto anche Fulgenzia Nembo, per restare in tema di nomi strani, la "cattiva" di "la meravigliosa infedele" . Ricordo anche una Montresor, scritto così....
RispondiEliminaNon prendertela, Lulli.
Lucilla
O_O
RispondiEliminaPotrei finire qui con il commento, ma andrò avanti...
Io ho provato a leggere Liala quando avevo 15 anni e iniziavo ad accostarmi a questo genere. Non ce l'ho fatta, dormivo su ogni pagina!
Questa recensione, però, è uno sballo, mi son fatta due sane risate! :D E 'sti due son proprio fuori come balconi!!
Ciao ragazze!!
Cassie
Sono anch'io un'antica lettrice di Liala...alcuni dei suoi romanzi sono bellissimi, altri una palla infinita...
RispondiEliminaPoi ci sono gli "strani", come quello della malalingua...qualcuna di voi ricorda il titolo di quello con la protagonista prostituta di lusso che alla fine si uccide?
Liala, anche se ho letto solo una piccola parte della sua sconfinata produzione, per me rimane come una parente eccentrica alla quale sono comunque legata da un certo affetto. E poi ho ben presente (abitavo lì vicino) la via genovese in cui viveva il suo sfortunato amore, Vittorio Centurione Scotto, e adorai la descrizione dell'eccentrico abito da sposa tabacco e rosa che lei stessa aveva creato per esaltare i suoi capelli rossi...Divagazioni a parte, la faccenda dei nomi improbabili è vera, chissà dove li pescava. D'altra parte, alla figlia impartì l'impegnativo Primavera!...e leggendo la (tristissima!) trilogia di Lalla, o meglio il primo romanzo, Dormire e non sognare, continuai a chiedermi come la protagonista, il cui primo amore, finito male per un equivoco un po' così, si chiamava Morello...incontrando un poromo dal più ordinario nome "Dino", fosse ben felice di appellare nello stesso modo un equino, detto però "Dino-cavallo". Di sicuro, parlando con molte signore anziane, alcune anche con un basso livello di scolarizzazione, ho capito come Liala davvero sia stata per molte la scoperta della lettura: ad esempio, qui in zona, in una fabbrica tessile, le operaie facevano letteralmente circolare sottobanco i suoi libri, scorci di sogni, d'amore, luoghi incantevoli e bella vita, fra durissime ore di lavoro al telaio.
RispondiEliminaPatrizia
Hai ragione, Patrizia, per le lettrici di una certa generazione i libri di Liala avevano anche una funzione, per così dire, didattica: con il suo modo un po' snob di descrivere, raccomandava di non eccedere col trucco, insegnava a vestirsi ed anche a comportarsi in società. E i suoi palazzi signorili, le residenze da favola, potevano davvero far sognare. E l'ombra di Vittorio Centurione Scotto aleggia in molti romanzi....
RispondiEliminaCiao
Lucilla
da ridere Liala!
RispondiEliminaMia nonna è fissata e ne ho letti a bizzeffe: ma sono tutti uguali!
Tra l'altro sta tizia porta male:qualcuno moriva sempre...
... tipo la Jessica Fletcher...
RispondiEliminaDalla signora in giallo alla signora in rosa?
RispondiEliminaLucilla