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Pochi giorni a La vie en rose!



A pochi giorni dalla quinta edizione de La vi en Rose, comincio a realizzare che sono ben 5 anni che portiamo avanti questo progetto. 
A pochi giorni dall'evento, realizzo anche che ci troveremo tutte in veste di lettrici, blogger, consumatrici, davanti agli editors.
Anche quest'anno ho preso io la responsabilita' di condurre la sezione editors, ma credo che mai come questa volta, ho bisogno del vostro aiuto.
La situazione nella mia testa e' chiara:
l'editoria romantica( e tutto cio' che ci riguarda come lettrici) e' in una fase di stallo. E' fema, e non a causa della crisi, ma perche'....non sanno piu' come sorprenderci. 
Non vorrei offendere nessuno,ma per quasi ogni libro che e' stato pubblicato dopo le 50 sfumature, si e' gridato al caso letterario. Siamo state bombardate da ogni dove da " Accattatavil'!", come soleva dire la Loren. 
Anche voi avete le stesse impressioni? Oppure, vedete questo momento editoriale da un altro punto di vista?
Confrontiamoci, per favore, parliamone, arriviamo preparate alla Vie en Rose, cosi che dal confronto possa uscire qualcosa di costruttivo per tutti.

P.s. agli iscritti alla vie en Rose, controllate la vostra mail, vi e' stato spedito un questionario cui urge una vostra risposta immediata
Grazie

JuneRoss        

Commenti

  1. Hai ragione, gridano in continuazione al caso letterario e il più delle volte sono copiature insipide e deludenti di originali ancora più deludenti. Probabilmente è per questo che mi trovo in un momento quasi di protesta e mi sto sempre di più buttando sui libri in inglese. Anche perché le serie che mi stavano piacendo le hanno praticamente tutte sospese per dare spazio a questi capolavoroni, che il più delle volte mi sto rifiutando di comprare, e quindi se voglio sapere come vanno a finire mi devo arrangiare.
    P.S. ho risposto al sondaggio via email, ma non tengo molto bene le mie statistiche libresche, quindi le risposte sono moooolto approssimative ;-) anche se ho cercato di essere il più precisa possibile.

    RispondiElimina
  2. Vorrei maggiore rispetto per le lettrici.
    Vorrei maggiore professionalità nell'editing.
    Vorrei che le serie iniziate venissero pubblicate fino all'ultimo libro.
    Ringrazio le case editrici per averci ascoltato quando chiedevamo gli ebook e di essersi adeguate.

    RispondiElimina
  3. Quoto e straquoto Martigov e Lullibi, non ne posso più di casi letterari e sfumature di qualsiasi cosa! Tutti mi dicono che far pubblicare qualcosa e' difficoltoso, ma poi le librerie rigurgitano di bufale! Allora? Personalmente, se fossi un editore, eviterei di buttar soldi per obbrobri che non sarebbero degni neppure di essere pubblicati su "le ore"!
    Scusate lo sfogo.
    Ah, Boss, io la mail non l'ho ricevuta!
    Ciao
    Lucilla

    RispondiElimina
  4. Anche io vorrei una maggior cura dell'editing e delle revisioni di bozza! Sia per i romanzi tradotti che quelli in lingua. Non me ne vogliano gli autori italiani ma spesso l'errore di distrazione scappa e, per rispetto delle lettrici, preferirei non succedesse.
    Per il resto, mi va bene non mettere limiti ai generi pubblicati, ognuno ha il suo gusto e quindi reputo doveroso una larga panoramica. Ma, anche se la pubblicità è l'anima del commercio, sarebbe auspicabile che questa non fosse tanto ingannevole!

    Ross neanche io ho avuto il questionario.

    Libera

    RispondiElimina

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