E’ un po’ che ci penso, che non sono a mio agio nello
scrivere recensioni, tant’è che mi è passata la voglia di leggere romanzi
nuovi, ahimè… il fatto è che ho l’impressione che chi viene pubblicata in un
blog sia sotto tiro delle lettrici.
Il problema è che le suddette fanno riferimento ai blog per
comprare libri e, anche se io consiglio sempre di comprarli e di farsi
un’opinione propria, un po’ di responsabilità me la sento verso di loro; anche
perché ce la buttano addosso, come ho potuto constatare leggendo vari commenti
su Facebook (mah… mi sembra che ‘sto FB sia
diventato il guru di tutti gli argomenti!).
E allora: quale è il ruolo di una blogger? Che poi, non mi
sento proprio di appartenere a quella categoria, sono solo una lettrice che
esprime il proprio parere. A volte con toni eccessivi, è vero, ma, in fondo, è
la mia opinione!
Sull’onda di post precedenti di questo e di altri blog, e
sulla coincidenza della citazione uscita su Facebook proprio nello stesso
periodo, voglio coinvolgervi nei miei insani pensieri.
Le blogger si trovano in mezzo tra le
scrittrici e le lettrici. Per non parlare delle case editrici...
Quando sono entrata in questo mondo, non conoscevo nessuno,
solo nomi e nickname nel web ed era semplice esprimere il proprio parere, anche
negativo sul lavoro di alcune scrittrici, ma con il passare degli anni quei
nomi sono diventati persone alle quali ho stretto la mano, con le quali ho
parlato e scambiato reciproche confidenze, sono amiche che rispetto e verso le
quali provo affetto.
Ed eccomi qui, in piena crisi! Se parlo negativamente di un
romanzo, magari facendo presente che ci sono degli errori storici, di
grammatica o sintassi (non è che sono una professoressa per carità, anzi! Ma,
cavolo, a volte gli errori sono proprio palesi) SONO STRONZA; se dico solo che
è carino, SONO IPOCRITA e se me ne sto zitta (che poi è la mia politica quando
un romanzo non mi piace) SONO IGNAVA!
Insomma, sotto questo tiro incrociato, mi sento dissociata!
Zitta Ross, che pure tu sei messa male, mi sembra…
« Fischia il vento e infuria la bufera
scarpe rotte e pur bisogna andar
a conquistare la rossa primavera
dove sorge il sol dell'avvenir »
(Felice Cascione, Fischia il vento, 1943)
Lullibi
Lullibi
Un motivo per tacere lo avevamo in fondo...questo e' uno dei tanti....approvo anche io appieno!
RispondiEliminaConcordo e sottoscrivo Lulli
RispondiEliminaC'è una battaglia in atto?
RispondiEliminaSono proprio fuori dal giro, mannaggia a me!
Beh io sono qui, pronta a stare accanto alle "sorelle" che dicono quello che pensano! io l'ho sempre fatto, con educazione, ma senza paura!
Pronte? partenza via!
grazie Consorelle (l'appellativo non è casuale) speriamo che questo nuovo inizio porti buoni argomenti!
RispondiEliminaCare signore mie
RispondiEliminada lettrice, prima, e da piccola autrice, dopo, credo che la verità se detta in maniera gentile e senza offendere non faccia mai male a nessuno. Qualcuno di più grande di noi ce lo insegna da millenni, purtroppo ben poco ascoltato. A parte questo è chiaro che l'opinione è personale e come giustamente dice la Ross, la cosa migliore è invitare le persone a farsi un'opinione propria dopo aver letto il parere di un blog.
Lo stesso vale per chi il libro lo ha scritto con fatica e sudore. Le opinioni negative non fanno piacere a nessuno, ammettiamolo, ma servono a smorzare l'ego e a crescere sia per chi è alle prime armi, sia per chi, la strada della pubblicazione, ce l'ha aperta da anni. Non sentitevi costrette da nulla, non autocensurate il vostro pensiero. E' la cosa più brutta che possa accadere. Ricordatevi, però, sempre e comunque di essere gentili. :)
Buon anno e buon lavoro bloggherine speciali e quando volete... io attendo ;)
Cara Monica, Buon Anno. Purtroppo a volte anche con le parole gentili si viene criticate! ^^
EliminaCiao sposina :) buon anno anche a te.
EliminaIl problema non è la critica è il come viene fatta. Vorrei premettere che anche il mio primo post era in generale sul problema sollevato dalla Ross e non riferito a cose lette qui. Beh ora che ci penso qualche malelingua velenosa... :D sto scherzando ;)
Credo che educazione e gentilezza (ormai uso questa parola) siano le basi dello scambio di opinioni in qualunque campo e, purtroppo, molto in disuso nella vita comune e su internet. La critica va bene, è un'opinione personale che tutti abbiamo il diritto di esprimere verso un "prodotto" pubblico: libro, film o altro che sia. Se poi l'opinione personale è motivata anche in modo sensato e con una preparazione dietro, anche meglio, è quella che aiuta a capire e a migliorarsi.
Il tutto sempre al di sopra del gusto personale che è (appunto) personale.
Io la vedo così ma, del resto, è la mia opinione ;)
La mia distrazione è proverbiale, quindi ho il fondato sospetto di essermi persa qualcosa :/ Comunque elogiare è, nell'immediato, più facile che formulare critiche negative. In entrambi i casi, però, occorrono senso della misura e un certo distacco, che, è vero, diviene complicato quando ci sono di mezzo amicizia e condivisione. Poi c'è la variabile delle reazioni, diciamolo: in qualche caso, mi è capitato di vedere stroncature che davvero apparivano crudeli e gratuite, ma in altri ho visto pure ( non mi riferisco a questo blog in nessuno dei due casi!) reazioni da tregenda a commenti non entusiastici ma comunque equilibrati :/ Ultimo distinguo, per una che il più delle volte "sfuma" o "sposta l'attenzione" quando non vuol scrivere cose non belle e nemmeno mentire spudoratamente. Alcuni aspetti di un romanzo riguardano la sfera del gusto, altri- in particolare io ho idiosincrasia verso la troppa disinvoltura nell'ambientazione storica- abbassano sensibilmente la qualità di un libro e di conseguenza della lettura.
RispondiEliminaPat
Il problema non esisterebbe se le autrici si occupassero solo delle loro pagine ufficiali su facebook e non si mescolassero nei blog. Lettori da una parte e autori da un altra. In questo modo i bolg non verrebbero etichettati di essere manovrati o di parte e le autrici non si troverebbero sotto accusa se cosi si puo dire. Per dirla in breve i blog dovrebbero essere solo x i lettori in modo che si trovino a loro agio nel commentare dia in modo positivo che in modo negativo. Antonella
RispondiEliminaBrava Antonella, hai centrato appieno il punto e hai preceduto uno dei prossimi post :)
RispondiEliminammm... ma lo sai Antonella che non avevo pensato a quel punto di vista? Però, non sono totalmente d'accordo, secondo me il rapporto scrittrice/lettrice è positivo, il problema sorge quando ne nasce una dipendenza
RispondiEliminaSecondo me la dipendenza nasce a prescindere. Troppe aspettative da entrambe le parti che spesso e volentieri o in un prossimo futuro si scontrano o si scontreranno. Parlo per me stessa ma scappo dai blog dove le autrici sono di casa, recensiscono romanzi e intervengono. Voglio vivere in un blog dove posso esprimermi in liberta e dove non trovo autrici. Chiedo scusa ma io la penso cosi. antonella
RispondiEliminaNon hai proprio nulla da scusarti, ci mancherebbe! Purtroppo si, ci potrebbe essere un conflitto di interessi. E' impossibile parlare tranquillamente quando sai che hai gli occhi puntati addosso,
EliminaMumble.....
Hai come sempre centrato il problema!
RispondiEliminaTroppo buonismo è inutile in certi ambiti...a volte, evito alcune letture perchè le recensioni sono di amici di amici e poi leggendo, mi viene da ridere (o piangere a seconda delle situazioni!)
Hai hai, Consorelle (copyright Lullibi), purtroppo e' proprio vero: recensire e' un po' come morire.... Perché si rischia di fa morire un'amicizia! Per questo preferisco sbertucciare autrici straniere, il rischio che mi aspettino sotto casa armate si riduce moltissimo! Ma, a parte gli scherzi, Lullibi ha ragione, l'offerta del 2013 e' stata così così, pur con alcune punte davvero notevoli, speriamo in un miglioramento col nuovo anno....
RispondiEliminaLucilla
L’argomento del post mi appassiona parecchio.
RispondiEliminaConfesso la mia opinioni di lettrice pura,che scrive in attimi di assoluta creatività solamente la lista della spesa.
In passato mi fidavo ciecamente di quello che leggevo sui vari forum,blog ecc….
Col tempo ho incominciato a guardare ai luoghi virtuali con diffidenza.
Di alcuni mi fido di più di altri per nulla.
E personalmente ho comprato dei libri proprio perché incuriosita dalle critiche negative.
E ho evitato come la pesta libri troppo esaltati,in contemporanea,su tanti blog e forum un secondo dopo l’uscita.
Oggi trovo che spesso ricevano sul web opinioni entusiastiche dei libri “scarsi”cioè né belli,né brutti.
E parlando con le amiche,con gusti molto diversi,ho notato che ci sono dei libri che hanno per tutte un voto negativo e altri,invece che hanno per tutte riscontri positivi.
E’ bello sentirsi liberi di esprimere la propria opinione sul web come se si fosse dal vivo.
Un conto è essere oneste in maniera diretta,un conto è essere offensivi.
E come ha scritto una lettrice qui sopra,sentirsi gli occhi degli autori puntati limita la libertà.
Ciao Lullibi, personalmente se un libro viene malelinguato lo vado a prendere proprio per curiosità e per farmi un'opinione personale, perché va bene ascoltare i pareri degli altri ma siamo tutte diverse, quindi può capitare che un libro ad una persona piaccia un sacco, ma che a me non lasci nulla!
RispondiEliminaMi piace sentire pareri diversi, mi piace confrontarmi!
Però per crescere un'autore ha bisogno dei commenti sia positivi ma anche negativi, quindi non è giusto che se magari un romanzo non piace si perde l'amicizia, insomma le ciambelle non sempre vengono con il buco!