Sono sempre piu' convinta che il futuro della letteratura e' DONNA. Vedete bene, infatti, che sempre piu' case editrici puntano ad avere una propria collana dedicata interamente alle donne. Sara' forse che le donne leggono di piu'?
Eccovi dunque la nuova proposta di Sonzogno: BITTERSWEET, collana diretta da Irene Bignardi. Mi fa piacere segnalarvela perche' propone dei titoli "recuperati", se leggete il comunicato stampa capirete.
Forse che qualcuno si e' reso conto che siamo sature di letture contemporanee e tutte uguali? Unico neo, a mio modesto parere, il prezzo...
P.s. A me ha stuzzicato il primo titolo La Garconne, ma voi vi farete tentare da queste storie? Sono curiosa di sapere se siete pronte per fare un passo...indietro!
Juneross
Eccovi dunque la nuova proposta di Sonzogno: BITTERSWEET, collana diretta da Irene Bignardi. Mi fa piacere segnalarvela perche' propone dei titoli "recuperati", se leggete il comunicato stampa capirete.
Forse che qualcuno si e' reso conto che siamo sature di letture contemporanee e tutte uguali? Unico neo, a mio modesto parere, il prezzo...
P.s. A me ha stuzzicato il primo titolo La Garconne, ma voi vi farete tentare da queste storie? Sono curiosa di sapere se siete pronte per fare un passo...indietro!
Juneross
Sonzogno presenta Bittersweet,
la nuova collana diretta da Irene Bignardi.
Dalle donne, sulle donne, per le donne
Escono in libreria il 15 ottobre La garçonne di Victor Margueritte e La Matriarca di G.B. Stern, i titoli che inaugurano Bittersweet, la nuova collana Sonzogno di scoperte, recuperi e testi ritrovati della prima metà del Novecento.
«Una collana, Bittersweet,
che non ho cercato ma che mi è venuta incontro mentre ero alla ricerca
di una lettura “facile” e intelligente, rovistando nella vecchia
biblioteca di famiglia, negli scaffali della nonna e della mamma. Una
collana di libri che ci parla del passato recente, della nostra storia
di persone, con lo charme di una scrittura apparentemente semplice.
Letture scelte per il puro piacere di leggere» Irene Bignardi
Bittersweet propone
storie ad alto contenuto di fattore umano. Storie all’apparenza, e
spesso, leggere, che in realtà, sotto la facilità della narrazione e la
grazia della scrittura, ci lasciano con il ricordo di un pensiero, di
una problematica, di un’epoca: l’inizio del Novecento, le rivoluzioni
sociali, i cambiamenti irreversibili del costume.
Una
collana di libri pensati, scritti e recuperati per coinvolgere il
lettore, con uno stile diretto e coinvolgente, appassionante e
appassionato, popolare e “facile”, che aggirando il pur prezioso apporto
del romanzo modernista e novecentesco, si muove lungo le strade del
piacere di raccontare e, specularmente, di leggere.
Bittersweet
presenta un mondo di scoperte, di riscoperte, di rivalutazioni. Il
ritorno a vecchi amori letterari che, settanta, ottant’anni dopo,
mettono in luce nuovi aspetti della personalità dell’autore (vedi la
durezza sotto il romanticismo nei libri di Rosamond Lehman),
rappresentano riscoperte (come la “scandalosa” Garçonne di Victor
Margueritte), propongono un talento narrativo prepotente non ancora
pienamente riconosciuto (vedi Dawn Powell), svelano una scrittura al
femminile che non è quella sofisticata di Virginia Woolf o di Vita
Sackville-West, ma che sa essere avvincente, acuta, sottile, a volte
poderosa. E ci mettono a confronto anche con la lingua e la sensibilità
con cui gli uomini parlano delle donne e per bocca delle donne,
appropriandosi della loro esperienza.
Bittersweet, come dolce e amaro, come serio e ironico, come tenero e duro. Bittersweet, come la condizione femminile.
I primi due titoli della collana, in libreria dal 15 ottobre: La garçonne di Victor Margueritte, scandaloso ritratto di ragazza maschiaccio in uno dei grandi bestseller dell’età del jazz;
La Matriarca
di G.B. Stern, sottile umorismo ebraico nel racconto di una energica
Yiddish Mame e della sua esplosiva tribù nella Londra dei primi anni del
Novecento.
Il primo titolo del 2015, a febbraio in libreria: Questo indomito cuore di Pearl S. Buck, Premio Pulitzer e prima donna americana a essere insignita del Premio Nobel per la letteratura.
Accidenti, questa sì che è una sorpresa! Titoli stuzzicanti e autori/autrici di prim'ordine! Ci farò più che un pensierino....
RispondiEliminaDolceamaro non andava bene?
RispondiEliminaMatesi
Suonava anche bene, in italiano
RispondiEliminaThis iss a great post thanks
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