Quando penso alla commedia romantica nel romance italiano, mi viene in mente subito Viviana Giorgi. E anche quest’ultimo lavoro ne è un ulteriore esempio.
Commedia romantica che fa divertire, commuovere e ridere insieme, piena di emozioni dolci e ironia. Manca il sensazionalismo americano, che personalmente trovo troppo assurdo per poterci sognare su.
Non vorrei essere dissacrante, in nessuno senso, ma i suoi libri a me ricordano le commedie per ragazze anni 80, tipo “Bella in rosa” per capirci.
Vuoi vedere che è proprio amore? di Viviana Giorgi
È possibile che la vita viri dal grigio al rosso, passando per il rosa, nell’attimo di un respiro? A sentire Piera Aldobrandi, insegnante di inglese single, salutista e aspirante fotografa, la risposta è sì. Perché, quando incontra il cinico Jean, uno che segue le regole della statistica anche con le donne, l’amore esplode dentro di lei con il calore di una ballata irlandese, finendo per colpire, oltre la sua vita, anche il suo guardaroba che da grigio diventa rosso fuoco. Tutto inizia nel borgo milanese di Bang Bang. Tutta colpa di un gatto rosso, ma poi la storia si sposta in un’Irlanda che più romantica di così non si può, punteggiata da un coro di personaggi divertenti e improbabili e dalle canzoni eterne dei Beatles. Il gatto rosso? C’è anche lui, e se la ride sotto i baffi.
link al sito di EmmaBooks: http://www.emmabooks.com/index.php/2015/04/vuoi-vedere-che-e-proprio-amore-di-viviana-giorgi/
Mi ha conquistata al punto che ho dovuto terminarlo per smettere di leggerlo.
Non è adrenalinico, quindi non è quello che incolla il lettore alle pagine.
Piera non è una (non)eroina da chick-lit, ma ne combina delle belle, pur senza diventare mai una macchietta o una femminuccia.
Jean, come tutti i protagonisti della Giorgi, ha il suo perché in fascino e sex appeal.
Ma il vero pregio del romanzo è la sceneggiatura!
Scenette divertenti tra i protagonisti, dialoghi tutti da ridere, pensieri che sembrano monologhi della Cortellesi (o di un’altra showgirl comica che ammirate) e i piccoli camei sparsi nella storia: perfino le comparse sono ben curate e hanno un loro scopo.
In questa freschezza di ambientazione e costrutto, alcune disattenzioni (o forse licenze poetiche, ma le trovo troppo simili a degli errori) sul punto di vista, sono state, per me, delle docce fredde tremende. Come sempre, quanto più stimo e apprezzo l’autore, tanto più le mie aspettative sono alte e quindi l’errore mi indispone molto più che in un romanzo tutto sommato mediocre.
Ma non mi hanno fermato e ne sono stata ripagata da quelle chicche succulente di cui parlavo prima, come la comparsa Attila o i pensieri-barra-dialoghi della protagonista, che hanno saputo riscattare il lavoro della Giorgi.
Tirando le somme direi che ne consiglio la lettura a tutte!
Certo non è perfetto e purtroppo alcuni errori per me sono spine nel fianco che interrompono la lettura e quella cosa magica, che tecnicamente si chiama sospensione dell'incredulità, e praticamente ci porta “nel libro” a vivere le cose che accadono insieme ai personaggi. Come se fosse reale.
Ma mica siete tutte rompiballe come me ^_^
Libera
Grazie per la rece, Libera! Ho adorato "bang bang," che è tuttora nella mia top ten personale dei romanzi preferiti e non vedo l'ora di rituffarmi in quel l'atmosfera magica e scanzonata. Viviana Giorgi riesce a calare la lettrice in un mondo dove l'ottimismo riesce sempre a spuntare, un fattore che fa comunque bene; sono storie che tutte potremmo vivere, o almeno questa è l'impressione che se ne ricava. Perciò bentornata Viviana, partiamo per l'Irlanda, magari con Red nostro!
RispondiEliminaCiao
Lucilla
Grazie Lucilla! Ma che carina sei!
EliminaSpero che ti piaccia anche questo. Il gattaccio c'è, ma solo in un cameo.
Un abbraccio
Viviana
Ricambio volentieri l'abbraccio e mando un "purrr" all'adorabile gattaccio!
EliminaLucilla
Grazie mille a June Ross, sempre così disponibile a sostenere le autrici italiane sul suo blog, e un grazie di cuore a Libera per questa bellissima recensione, che non può che riempirmi di gioia.
RispondiEliminaHai sottolineato degli errori, Libera, sul PdV, e te ne ringrazio. Riguardano, per spiegare meglio a chi ci legge, un mio uso 'disinvolto' della tecnica del narratore onnisciente.
Be', Libera è molto preparata in materia di editing e di scrittura, quindi non contesto assolutamente la sua opinione, al contrario, dico apertamente che ha ragione; ma vorrei sottolineare anche come quell'uso disinvolto del narratore onnisciente sia, in fondo, una mia cifra stilistica (e non lo dico per tirarmela).
Riflettendoci, Libera, mi sono resa conto che davvero hai ragione: questo 'errore' l'ho fatto e probabilmente lo rifarò anche. Ma a volte le regole o le convenzioni servono per essere superate, se ciò permette di raggiungere un certo scopo.
Detto ciò, non posso che essere felice che il romanzo ti sia piaciuto, ringraziarti per questa bellissima e puntuale recensione e per pensare a me quando pensi alla commedia romantica nel romance italiano. Complimento più grande davvero non potevi farmi.
Gongolo tutta. :)
Grazie!
Un abbraccio a te, a June e a tutte le infaticabili bloggerine.
Con molto affetto
Viviana
Grazie a te per la bella lettura. Sono stata solo sincera 😊
RispondiEliminaun abbraccio ricambiato
Libera