Passa ai contenuti principali

Vestiamo Jessica Trent!

Per gentile concessione di Loretta Chase.
Il materiale e' stato tradotto dal Blog Word Wenches.

Il romanzo a cui si riferiscono le citazioni e' "Il Lord della Seduzione."

Parleremo brevemente in questo post,come nel tardo 1820 gli abiti femminili diventino molto...divertenti. Ecco la foto mi fa risparmiare mille parole.



Lord Dain, il mio eroe, non ha sbagliato nel notare le strane cose che le donne indossavano.Questo e' dal suo primo incontro con l'eroina Jessica Trent, nel negozio di antiquariato:

"Tutto cio' che Dain riusci' a distinguere fu che la donna indossava una specie di sopravveste azzurra e una di quelle terribili cuffiette troppo ornate che andavano di moda in quel periodo."


Piu' tardi, lui la osserva lasciare un ricevimento alle prime ore dell'alba:

"Lei non indossava uno dei suoi soliti cappellini ridicoli, ma una acconciatura di capelli ancora piu'grottesca. Intrecci e boccoli spuntano dall'alto della sua testa, e perle e piume pendevano da questi."




(Questa deliziosa illustrazione e' di C. Willett Cunnigton's English Women's Clothing in the Nineteenth Century.)



Le due incisioni colorate qui di seguito sono state prese da: Costumer's Manifesto site. Per piu' informazioni,cliccate qui:






















Lo sguardo di Lord Dain si muove piu' in basso:

"Le enormi maniche a palloncino del suo vestito azzurro-argento non avevano nemmeno le spalline. Iniziavano a meta'del suo gomito, coprendo meticolosamente tutto da li in giu`...ma lasciando fuori quello che sarebbe dovuto essere nascosto esposto alla vista di ogni furfante sbavante di Parigi".



Proseguendo nella storia, Jessica lo sfida ad un incontro di boxe. Questa eroina conosce i modi degli uomini. Capiva le regole del pugilato. Ma non e' un maschiaccio in nessun senso:



"Lei indossava un enorme cappello di paglia, con fiori e fiocchi di satin che spuntavano dall'alto. Era stretto sotto il suo orecchio sinistro da un enorme fiocco. L'abito da viaggio era la solita follia alla moda fatta di balzi, pizzi e maniche eccessivamente a sbufo...Non riusciva a ricordare quando mai avesse visto qualcosa di talmente ridicolo come quell'assurdo esemplare di donna, tutta seria, in posa su di una pietra in atteggiamento da boxeur"


(L'abito da viaggio e' preso da Ackermann's Costume Plates: Women's Fashion in England, 1818-1828, edited by Stella Blum)








Sotto i vestiti, le donne di quel tempo indossavano all'incirca le stesse cose, e questo stato di semi - nudita' sarebbe la condizione di Jessica che Dain predilige.
Come molti altri uomini, il marchese di Dain non capisce la moda delle donne e veramente vuole solo vederle indossare il meno possibile.





Il resto di questo post lo troverete : Qui!!



Grazie Ms. Chase per averci dato l'oppurtinita' di tradurre questo brano in Italiano.





Juneross

Commenti

  1. Curioso 'sto post!!!
    Comunque molto carino....
    Complimenti!

    RispondiElimina
  2. io spesso mi sono fatta un giro in alcuni siti dedicati agli abiti d'epoca proprio per farmi un'idea più precisa di quello che é descritto nei nostri romanzi...devo dire che é molto divertente.. provate!!
    Barbara Maremma

    RispondiElimina

Posta un commento

Non dimenticate di firmare i vs commenti e di spuntare il pallino ANONIMO se non avete un account google.
I vostri commenti non sono moderati,ma nel caso fossero ritenuti offensivi, potrebbero essere cancellati anche dopo la pubblicazione. Confidiamo nella vostra educazione :)

Grazie, la vostra opinione e' preziosa!

Post popolari in questo blog

DEANNA RAYBOURN

.... Ogni storia che viene narrata Ha dietro una persona che l’ha creata: Nella mente un pensiero le è nato E amore e mistero ha amalgamato. Così Deanna Raybourn ci ha raccontato Cosa ha veramente pensato Dando vita al racconto citato… .... il cantastorie Sylvia Z. Summers intervista per il blog: DEANNA RAYBOURN Ciao Deanna, posso solo iniziare dicendo che sono molto molto orgogliosa di intervistare un’autrice come te. Ho appena finito di leggere “Silenzi e Segreti” (Harlequin Mondadori, “Grandi Romanzi Storici Special”), e l’ho trovato una lettura molto affascinante, con un intreccio poderoso e un’ambientazione suggestiva – una tenuta di campagna in un’antica abbazia, niente meno! E mi ha ricordato i vecchi romanzi gotici con così tanto mistero ed elementi soprannaturali. Hi, Deanna, I can only start saying that I’m very very proud to interview an author like you. I’ve just finished reading “Silent in the Sanctuary”, and I’ve found it very intriguing, with a ponderous plot and a sug

Margaret Moore

Potevamo non intervistare una delle autrici piu' vendute in Italia? Giammai! Ecco a voi: MARGARET MOORE! Benventa in Italia Margaret! 1- Ho letto nella sua pagina web( Biografia ): "Margaret Moore ha iniziato la sua carriera all'eta' di otto anni,quando lei e un’amica inventarono delle storie in cui compariva una graziosa, spiritosa damigella e un bell’incompreso ladro soprannominato “Lo sceicco Rosso”. Cosa e' accaduto allo "sceicco rosso"? Ha mai pubblicato la sua storia? 1 - I just read on your web site: "Margaret Moore actually began her career at the age of eight, when she and a friend concocted stories featuring a lovely, spirited damsel and a handsome, misunderstood thief nicknamed "The Red Sheik." What happen to the red sheik? Was the story ever published? He and his captive fell madly in love, and he stopped stealing. We never wrote anything down, though. We just acted it out with the dolls. -Lui e la sua prigioniera si innamora

Delly....

Direttamente dalla scrivania di Artemis: Eccomi di nuovo ragazze a parlarvi di un argomento a me caro. A dire il vero ho qualche problema a farlo, mi sento stranamente emozionata. La nostra grande ospite, Ross, me ne ha dato incarico qualche ora fa ed io, da allora, non faccio che pensarci. Il motivo di questa mia sensazione non saprei individuarlo, è una sensazione strana e indefinibile. Forse è collegata con l’ammirazione che provo per tutto ciò che si nasconde dietro lo pseudonimo Delly. Tutto ebbe inizio quando ero bambina e cominciai a leggere libri che non erano solo favole per bambini. Quando andavo a trovare mia zia mi soffermavo davanti ad una libreria che lei teneva nel soggiorno e lì leggevo i titoli dei libri esposti cercando l’ispirazione. Fu così che un giorno sfiorai con le dita la costina di un Delly. Lo presi in prestito e iniziò così la mia conoscenza. Non so quanto ci misi a leggerlo e non so neanche se il primo mi piacque. So però che quando leggo il nome Delly, qua