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Sylvia Z.Summers

Vi ricordate la presentazione che avevamo fatto del romanzo:
DI TENEBRA E D'AMORE? Eccola qui!!!
Ebbene, abbiamo rintracciato la scrittrice che ci ha concesso una bella intervista!
E non solo!
La signora Summers regalera' il suo romanzo autografato alla lettrice che verra' sorteggiata.
Potete lasciare un commento(valido per il sorteggio) fino al 25 ottobre.



D-Per noi e' un grande piacere ospitare e conoscere meglio una scrittrice esordiente! Benvenuta nel nostro blog a Sylvia Z.Summers.
Emozioni, paure , speranze, tutte legate all' uscita di : DI TENEBRA E D'AMORE... Ci racconti tutto!



Quando ho iniziato DI TENEBRA E D’AMORE era da un po’ che l’idea di scrivere un libro mi girava nella testa. Avevo soprattutto un’immagine: quella di una giovane vestita di scuro che si presentava dinanzi a una porta. La vedevo in silhouette e m’immaginavo quello che doveva pensare e provare affacciandosi a una nuova vita.

E volevo scrivere. Nonostante gli impegni di lavoro - e della casa- volevo fare qualcosa che sapevo mi avrebbe coinvolta e appagata.
Per esserci riuscita devo ringraziare una mia cara amica, Patty, che è stata per me una maestra e un’ispiratrice. Proprio in quel periodo Patty è rimasta a casa dal lavoro per una gravidanza difficile, e così abbiamo iniziato a frequentarci di più; e il suo salotto si è trasformato in un laboratorio creativo.
Certo, mentre scrivevo fantasticavo sulla possibilità che un giorno le mie parole venissero pubblicate... ma soprattutto mi sono divertita a immergermi in quel mondo antico che faceva da scenario alla storia.

Poi è venuto il momento della “consegna”... il romanzo è arrivato nelle mani dell’editore. Mi hanno detto che lo avrebbero letto, sì, ma che non promettevano di poterlo fare prima di qualche mese...
Ricorderò sempre il momento in cui ho aperto la posta elettronica, circa due settimane dopo, e ci ho trovato il messaggio della mia editor, Alex: “Per colpa tua stanotte non sono riuscita a dormire! Ho “dovuto” leggere fino alle due, non riuscivo a staccarmi. E stamattina sono venuta al lavoro coi mezzi pubblici, perché in bicicletta non sarei riuscita ad andare avanti.” Il cuore mi è balzato in gola, e da allora è stato tutto un turbinio di emozioni sempre più forti.

Per quanto riguarda “paure e speranze”, ovviamente ho atteso con trepidazione i riscontri dei lettori – il cui umore avevo iniziato a tastare attraverso il booktrailer. Anche quella è stata una bella avventura: girare uno spot (un cortometraggio, diciamo) non è affatto come scrivere un libro... In un certo senso – soprattutto logistico! (trovare attori, provare costumi, scegliere le ambientazioni, trovare la troupe tecnica, fare il montaggio...) - è molto molto più complicato, e devo ringraziare le persone che mi hanno aiutato (ricevendo – poveretti! – anche qualche critica).

Sul booktrailer, le svelo anche quella che può essere considerata una “curiosità”: la bambina che vi appare è la figlia della mia amica Patty. In pratica, la bimba con la cui nascita ha avuto inizio tutta l’avventura di DI TENEBRA E D’AMORE... Ci tenevo parecchio che facesse da trait-d’union tra le due cose, come un piccolo portafortuna.
( Per guardare il Booktrailer clicca Qui!)

In generale, mi pare che DI TENEBRA E D’AMORE sia stato accolto con molto calore, molto di più di quello che mi aspettavo, e ne sono davvero felice. Quando ho iniziato a leggere i commenti delle lettrici, ricordo di aver pensato che avrei voluto andare a casa di ognuna per abbracciarla...



D - Senza svelare nulla della trama, posso dire che, dopo aver letto il libro, la considero una scrittrice decisamente coraggiosa.
Perche' ha scelto di ambientare il suo romanzo in un'epoca così particolare (1896)?


Per quanto riguarda la scelta dell’anno, in un certo senso ho voluto fare un omaggio a mio marito, che è un appassionato di musica classica. Nel 1896 infatti ha debuttato una delle sue opere preferite, La Bohème, che tra l’altro credo si possa considerare una delle storie d’amore più delicate e struggenti. Ma ho ambientato la storia alla fine del XIX secolo perché mi piaceva parlare di un’epoca in bilico tra un vecchio ordinamento ideologico e sociale e la modernità; e di personaggi, come lo stesso Tristan, che sono sì parte di un sistema di stampo antico, che li tiene legati alle convenzioni, ma anche che tendono verso il nuovo da cui sono attratti e affascinati.

Oggigiorno diamo per scontata tutta la tecnologia di cui siamo a disposizione, e facciamo fatica a meravigliarci davanti alle nuove scoperte, pensando già a quello che potrebbe riservarci il futuro. Per il libro, invece, mi sono chiesta con quale meraviglia una persona che si è sempre sentita ripetere che “nulla sarebbe mai cambiato”, abituata a un mondo in effetti molto stabile, poteva accogliere la visione delle prime immagini in movimento su di uno schermo cinematografico, o avviare un veicolo che non fosse trainato da cavalli.

In breve, la fine del secolo (che coincideva con la fine di un’era e l’inizio di un’altra) mi è sembrata un’ambientazione che poteva offrire spunti molto ricchi per la storia.

Per quanto riguarda il coraggio... mi creda, forse è stata soprattutto incoscienza! Come le dicevo, non sapevo che il libro sarebbe stato pubblicato (addirittura non sapevo se l’avrei finito... e ci sono stati diversi mesi di pausa, all’incirca tra il nono capitolo e i successivi...) e questo apriva davanti a me un gamma di possibilità praticamente infinita. Ho pensato soprattutto a divertirmi io in prima persona a scrivere, a entusiasmarmi per le ricerche che facevo e per i “risvolti narrativi” che trovavo.


D- Come ha gia' accennato, nel romanzo si trovano riferimenti storici ad usi, costumi e mode dell'epoca...adirittura i suoi personaggi prendono il tè da Twinings, per non parlare poi del giretto in automobile e altro ancora.
Questi riferimenti cosi accurati, derivano da una passione personale per la Storia?



Devo rispondere in modo ambiguo: sì e no. Mi piace molto la Storia, soprattutto quella del costume, cioè scoprire il modo di comportarsi delle persone, quello che allora poteva essere un “uso comune” e che adesso ci può sembrare una stranezza (come la vinaigrette da appendere ai vestiti, per esempio...); ma mi piace anche che i personaggi sembrino in qualche modo “vicini” (a me per prima, ma anche alle lettrici) adottando dei comportamenti che possono avere una valenza moderna: magari dicendo che si ha una certa fretta perché si è lasciata la carrozza in doppia fila!

Poi ci sono quelle cose che inserisco come per “strizzare l’occhio” a me stessa, ossia degli “indizi”, diciamo, autobiografici... Adoro il tè di Twinings! Soprattutto nella varietà Earl Grey, che è quella comprata appunto da Lady Emma e da Odyle.

Tornando più propriamente al tema della sua domanda, sì, la Storia mi piace (ma ritengo che gli elementi storici “reali” non debbano schiacciare la narrazione) e soprattutto adoro calarmi nel 1800 inglese. E studiare mi appassiona. Ritengo che una delle parti più divertenti dello scrivere sia quella che si affronta all’inizio, con un’intensa documentazione. Allora mi sento libera di comprare libri su libri (senza troppi rimorsi per la carta di credito!), e prendo un sacco di appunti. Non si finisce mai di scoprire cose nuove e interessanti.

Ovviamente, prima o poi cambierò epoca... mio marito e alcuni amici mi hanno lanciato la sfida di scrivere un romanzo di “ambientazione moderna”... qualche idea ce l’avrei, ma non mi sento ancora pronta a affrontare la “realtà” (che a volte mi pare molto più incomprensibile e complicata del 1800...). Per ora ho molte idee “embrionali” che riguardano storie ottocentesche. Vedremo...


D- DI TENEBRA E D'AMORE, non e' il solito romanzo d'amore, ma tratta anche di problemi noti alla fine del 1800, ma poco evidenziati dalla maggioranza delle scrittrici rosa. Perche' addentrarsi in temi cosi particolari come: dipendenze a droghe e depressione?

E’ vero, DI TENEBRA E D’AMORE è un romanzo piuttosto complesso e, per quello che lei dice, anche cupo, che poco risponde ai canoni di un “romance”. Ma la mia intenzione principale non era quella di scrivere un “romanzo d’amore”. Certo l’amore c’è, il legame tra Tristan e Odyle si fa più intenso di pagina in pagina ma, per quanto riguarda il mio gusto personale (anche di lettrice, oltre che di scrittrice) la passione tra i protagonisti non è l’unico elemento che deve esserci in un romanzo per tenere avvinti.

E mi piacciono da morire i personaggi che mostrano le loro debolezze. Quando leggo di protagonisti “tutti d’un pezzo”, che sanno tutto, che non sbagliano mai niente... oddio... ma esistono davvero persone così? Sento invece una grande tenerezza per quelli che commettono degli errori, per quelli che hanno un carattere difficile, come Lord Micheal Moran, Lady Emma o lo stesso Tristan Brisbane. Hanno mille sfaccettature interessanti da descrivere.

Il tema delle droghe “ottocentesche” mi affascinava molto, soprattutto per il contrasto che così potevo creare tra il mondo perbene, la facciata irreprensibile che il ton mostra di sé, e il “sottomondo” nel quale invece molti finiscono col perdersi. Come un personaggio vero e proprio, la mia Londra di fine ottocento ha due facce, quella diurna e perbenista e quella notturna e corrotta.

Purtroppo è innegabile che problemi di questo tipo siano esistiti – i miei spunti sono stati Baudelaire e De Quincey, autori di una certa rilevanza che già a metà ‘800 avevano trattato di queste tematiche nei loro lavori – e mi sarebbe sembrato scorretto omettere di parlare di dettagli che caratterizzavano il periodo in cui il romanzo era ambientato solo per un senso di pudore.

Ovviamente è una questione di gusti, io per esempio mi annoio un po’ quando leggo lunghissime descrizioni di balli e di sospiri sulle terrazze. Ed è mia ferma opinione che ogni singola scena debba essere “giustificata” nell’economia del romanzo.

Ci sono altri argomenti piuttosto scabrosi che riguardano l’ottocento: gusti sessuali, scommesse clandestine, sette segrete, violenza... E non escludo di farne elemento di uno dei miei prossimi romanzi. Spero che le lettrici apprezzino e non me ne vogliano.



D- So che sta lavorando ad un nuovo libro, sara' in qualche modo collegato con DI TENEBRA E D'AMORE? Puo' raccontarci qualcosina?

Nonostante, come dicevo, sia molto legata all’ottocento, mi piace spaziare... E il mio nuovo romanzo (è già finito e in fase di correzione) non ha praticamente alcuna connessione con DI TENEBRA E D’AMORE. Non amo molto gli spin-off, o le saghe famigliari, ma sicuramente i miei libri sono tutti in qualche modo legati tra loro... Mi spiego meglio: i miei personaggi abitano tutti nello stesso mondo, perciò non sarà difficile trovarne qualcuno – qua e là – nei diversi libri, anche se poi questo potrà non avere grande influenza sulla storia principale. Mi piacerebbe scrivere una saga, prima o poi, ma dovrei trovare un filone interessante. Chissà...

Per quanto riguarda il nuovo romanzo, che ha il titolo provvisorio di AMORE E ALTRI SOSPETTI( probabilmente in vendita nell'agosto 2009, edizione Harlequin) posso dire che è ambientato agli inizi dell’ottocento ed è per me (per l’ambientazione in un piccolo paese di provincia e per l’epoca) una specie di omaggio a un’autrice che adoro, la grandissima Jane Austen. Credo sia molto diverso dal primo e, per certi aspetti, lo considero una specie di romanzo d’avventure. Non è stato facile scriverlo – alle volte è stato estenuante – perché ha implicato moltissima ricerca e il “tenere a bada” tanti personaggi. Spero proprio che il mio sforzo venga premiato dall’entusiasmo delle lettrici!

E, a dire il vero, ho già iniziato a scriverne un terzo... ma di questo lavoro ancora in fase di stesura è meglio non fare più che un accenno, sa, per scaramanzia. Per ora dico solo che il progetto mi coinvolge moltissimo, e che in parte torno all’ambientazione londinese dai toni oscuri di DI TENEBRA E D’AMORE.

A questo punto, spero di aver solleticato l’interesse e la curiosità suoi e delle lettrici del suo blog!



D - Bene , bene, staremo a vedere le novita' che arriveranno!
Le auguriamo un buon lavoro Ms Summers e grazie per esserci venuta a trovare. La lettrice che verra' sorteggiata, ricevera' un bel regalo con il suo romanzo autografato, grazie per la generosita'.



"Grazie a voi per avermi ospitata nel vostro bellissimo e divertente spazio - mi avete proprio dato l'impressione di un bel salotto "virtuale" dove delle amiche che condividono una passione si scambiano chiacchiere e consigli - tornerò a visitarvi con piacere ogni volta che mi inviterete.
Quindi, sentendomi in questo momento parte di questo bel salotto, mi piacerebbe coinvolgervi nella discussione e darvi la parola per dei commenti/suggerimenti, tutti graditissimi.
E vorrei anche lasciarvi con lo spunto per una discussione (le vostre risposte potrebbero servire anche me per i prossimi lavori...).
Cosa vi fa appassionare di più in un libro, cosa ritenete più importante: il sesso, la suspance, la trama, i personaggi, i dettagli (storici e non) o altro...?"




Bene, bene...cosa risponderanno alla Summers le mie amichette?

Juneross

Commenti

  1. Finalmente, finalmente e finalmente!
    Benvenuta Sylvia. Non sai che piacere scoprire qualcosa di te. Nonostante tu abbia scritto un solo libro rientri già nelle mie autrici preferite. Può sembrare melenso ma Di tenebra e d'amore mi ha fatto lo stesso effetto che ha fatto alla tua editor. Ho passato 3giorni costantemente con il libro in mano. Non riuscivo a staccarmi tanto è vero che per poco non rischiavo di bruciarlo accanto ai fornelli^-^.
    Sono felice anche di sapere che presto leggeremo un altro romanzo, uscita che attendo già con molto entusiasmo.
    Avrei mille domande da farti ma rischio di occupare l'intero spazio di Jun così mi limiterò ad una.
    Ho letto che hai "molte idee embrionali" ma come nascono queste idee? Cosa fa pensare a Sylvia: "ecco questo potrebbe essere l'inizio del mio prossimo libro"?
    Per quanto riguarda le tue domande invece non ti nego che non mi sarebbe dispiaciuta qualche scena "hot" fra Tristan e Odyle. Ritengo che in un romanzo il sesso, scritto bene, sia fondamentale. Gli da quel qualcosa in più che lo rende completo.
    Detto questo è giunto il momento di salutarti perciò auguroni per la tua carriera.
    Veronica

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  2. Ciao Bella intervista!
    Mi sono sentita vicina all'autrice quando raccontava le sue titubanze nel iniziare il romanzo come se fosse una di noi! Bello il booktrailer affascinante la scena della "mano"! Questo romanzo mi è sfuggito... ma provvederò a leggerlo.
    per quanto riguarda la sua domanda, a noi lettrici, su cosa riteniamo più importante, personalmente indico: la trama, i personaggi, i dettagli (storici e non) il sesso, una bella scena divertente con qualche battuta ogni tanto che serve anche a smorzare un po' i romanzi + "seri",la suspance.
    baci Marianna5

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  3. ciao Sylvia, è stato un piacere conoscerti.il tuo libro non l'ho ancora letto e da come ne parli deve essere molto bello, sopratutto l'anno di ambientazione mi piace molto!se hai curato i particolari sarà interessante scoprire ciò che accadeva tra la fine di un secolo e l'inizio di un altro perchè è raro trovare questi anni in altri romanzi.spero solo di riuscire a trovarlo così da valuarlo personalmente... grazie

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  4. Gentile Sylvia,
    ho letto il suo libro e mi è piaciuto veramente tanto. L'ho trovato denso e corposo come un buon vino e, proprio come un buon vino, una volta ultimato mi ha lasciato un retrogusto piacevolissimo. Ottima l'introspezione e la caratterizzazione psicologica dei personaggi, realistica la narrazione degli effetti della droga, approfondita la ricerca storica: il suo è un ottimo romanzo storico, "denso" e appassionante. Concordo con una delle ragazze cui sarebbe piaciuto un maggiore sviluppo della complicità fisica ed emotiva dei due protagonisti.
    Quanto alla Londra da Lei descritta, mi ha ricordato molto quella fumosa e brumosa di Artur Conan Doyle, uno dei miei autori preferiti.
    Non vedo l'ora di leggere il prossimo.
    Lucetta

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  5. Cara Sylvia
    grazie dell’intervista, l’ho letta con piacere ed interesse, ti auguro di scrivere ancora con successo. E grazie anche a June che è un vulcano di idee e sempre ci aggiorna e ci intrattiene.

    Alle tue domande però rispondo così e forse mi giudicherai esigente ma in un romanzo ci vogliono tutti gli aspetti che hai citato: l’amore,il sesso, la suspence, la trama, i personaggi, i dettagli storici (anche di costume) e per me anche un pò di umorismo. In altre parole un libro ci deve far sognare, far conoscere altre realtà, riflettere e sorridere. Ciao Daniela

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  6. Salve, non mai letto i suoi libri, chissà se riesco a vincere così inizio con questo!! :)

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  7. Ciao Sylvia,
    ho letto "Di tenebra e d'amore" e quando l'ho chiuso ho detto tra me e me...finalmente un romanzo diverso! Abbiamo in comune la passione per Baudelaire e la Bohéme...e anche il fatto di essere "colleghe"...il mio primo romanzo uscirà a gennaio nei GRS!
    In bocca al lupo per il nuovo libro....e complimenti per il tuo talento!
    Elisabetta

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  8. Grazie infinite per questa intervista, il libro in questione è il prossimo che andrò a leggere. E' lì sul comodino che mi strizza l'occhio e dopo queste precisazioni ho sempre più voglia di iniziarlo.
    Volevo rispondere alla domanda di Sylvia Summers a proposito di cosa ci appassiona di più leggere. Per quanto mi riguarda è chiaro che l'ambientazione è la prima cosa che guardo. Un Ottocento inglese per me è già un indizio all'acquisto, ma chiaramente non può essere tutto, la storia che non lascia tregua, una chimica particolare tra i protagonisti e una buona dose di dettagli storici valgono più di mille scene di sesso. E' innegabile che mi fa piacere leggere anche quello, ma solo come parte narrativa essenziale al romanzo, non tanto per vederne una piazzata lì senza senso.
    Ultimo commento, adoro da impazzire i booktrailer, mi piace sia guardarli che farli... la grafica o comunque tutto quello che ha a che fare con l'immagine di un libro d'epoca mi affascina moltissimo.
    Grazie ancora e attenderemo con ansia le sue prossime uscite, soprattutto l'omaggio a Jane Austen!;)
    Saluti
    Silvietta

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  9. Bell'intervista!
    Una persone piacevole da conoscere sicuramente...
    Io ahimè non ho letto il libro, ma di certo provvederò al più presto...
    Cosa mi fa appassionare nei romanzi è difficile stabilirlo: credo sia una miscela tra tutti gli elementi da lei indicati!
    Comunque, gli elementi per me di spicco che accomunano i miei romanzi preferiti sono:
    1)l'eroe maschile ben definito (poi a me piace l'uomo "che non deve chiedere mai!")
    2)un'intreccio mai banale (qualche elemento di originalità non guasta mai!)
    3)delle espressioni che spiazzano (perchè esprimono possesso, amore, gelosia,ecc...)
    4)scene sensuali con un sesso mai volgare,che rivestano la giusta importanza (senza espressioni che fanno scendere le lacrime perchè troppo inverosimili...)
    5)scene divertenti e ironiche (ovviamente devono avere pertinenza con la storia:mai fuori luogo!)
    Per il resto, io credo che sia il particolare a fare la differenza...
    In bocca a lupo per i suoi prossimi lavori!

    Eleonora

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  10. Ciao Sylvia,
    complimenti per la tua intervista e grazie infinite per avermi considerato tua ispiratrice. Sono convinta che ho solo fatto uscire il tuo grande talento naturale. Sei grande e comprendi le sfacettature emotive dei personaggi. Io ti sarò sempre vicina e continuerò ad ammirare il frutti del tuo talento.
    PATTY

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  11. Salve Mrs. Summers,
    dopo questa intervista mi precipiterò a leggere il suo libro d'esordio! A proposito poi della sua domanda, secondo me, un occhio di riguardo deve sicuramente andare al quando, dove e perchè...ma è certo che io per esempio sono molto attenta all'eroina, mi piace molto quel pò di irriverenza e di ribellione nella protagonista femminile, il pepe ed i battibecchi nei discorsi col suo lui.
    Mi piace quando attraverso i personaggi si sondano tutte le diverse emozioni, le passioni che quitidianamente ci assalgono e che fanno parte della nostra umanità: la gelosia, la rabbia, l'amore, lo sconforto e perchè no anche l'allegria e l'ilarità. E poi ovviamente la storia che permea tutto, la possibilità di essere catapultate uno, due secoli addietro e di conoscere il quotidiano dei nostri, diciamo, "antenati". Tutto ciò, a mio avviso, ci permette di sognare e di immedesimarci e penso che non ci sia niente di più bello che gettarsi in un libro ed esserne completamente rapite!
    Grazie infinite per la sua disponibilità e per averci mostrato quello che avviene dietro la stesura di un libro.
    Mille mille auguri per la sua carriera!
    un bacio Angy

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  12. Ho letto il tuo libro cara Sylvia e mi è piaciuto moltissimo.
    L'ambientazione è tra le mie preferite, i personaggi sono ben descritti, e la trama avvincente.
    Per quanto riguarda la tua domanda direi che c'eè tutto nel tuo romanzo eccetto appunto un pizico di sesso fra i due protagonisti.
    Credo che se ben scritto aggunga un tocco in piu'.
    Comunque complimenti per un ottimo lavoro primo e spero prestissimo di leggere il prossimo.
    Silvana

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  13. Cara Mrs Summers purtropo non ho ancora avuto il piacere di leggere il suo libro ma dopo la sua intervista devo dire che mi ha molto incuriosito.
    Se non dovessi vincere il libro (cosa molto probabile) penso che me lo procurerò comunque!
    Per rispondere alla sua domanda sono tanti gli imgredienti essenziali per un buon libro.
    Primo fra tutti le emozioni che ti trasmette e la descrizione dei personaggi e dei loro sentimenti!
    Bè il tutto se condito con un pò di passione diventa il massimo!

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  14. Sono felice di averla qui Sylvia in questa bellissima intervista, che mi ha fatto conoscerla un po' di più. Ho letto il suo libro con entusiasmo, mi ha preso e coinvolto come pochi ultimamente. Ho trovato l'ambientazione particolare ed interessantissimi i due protagonisti. In un libro, mi appassionano la trama ed i personaggi, l'ambientazione corretta e il non stravolgimento temporale di usi e comportamenti. Per il resto, il sesso se c'è deve essere funzionale al racconto e non il contario e, soprattutto, non deve essere descritto in modo volgare. Ma non credo che abbia bisogno di consigli, ho trovato il suo libro una mirabile combinazione di tutti gli elementi che fanno di un romanzo, un libro speciale!
    Claudia

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  15. Buongiorno!
    Bellissima intervista. Complimenti alla Sign. Summers. Io non ho letto nulla di suo, ma ho intenzione di rimediare, dato che questo periodo storico mi piace molto e soprattutto visti tutti i commenti positivi!
    Ciao Ciao ^__^
    Sara

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  16. Cara Silvia,la tua intervista mi è piaciuta moltissimo e sono d'accordo con te nei romanzi non bastano solo sospiri e balli ma ci deve essere molto di più.Il fatto di mettere molti elementi sui costumi dell'epoca di cui si parla è molto interessante perchè ti fa catturare pienamente dal romanzo e ti fa sentire i personaggi più vicini a te.Inoltre è giusto che tu abbia trattato molti temi oscuri nel tuo romanzo perchè il lettore non deve credere che il passato sia solo pieno di romanticismo con i suoi balli e eventi mondani ma c'è ben altro al di là di 1 facciata rispettabile ed è bene che le lettrici lo sappiano
    Spero di risentirti presto
    e in bocca al lupo per il prossimo libro
    1 bacio
    Terry

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  17. Buongiorno signora Summers e ben arrivata.
    Le faccio i miei complimenti è stata una bella intervista.

    Io ho atteso con impazienza che uscisse questo suo libro. L'ho acquistato il primo giorno di uscita e subito ho iniziato a leggerlo.
    Premetto che il libro in generale non è brutto ma, a me personalmente non è piaciuto.
    Concordo nel fatto che l'autrice sia stata molto coraggiosa perchè effettivamente non deve essere stato un libro semplice da scrivere, con tematiche alquanto inusiali nei classici romance che sono abituata a leggere però..... manca qualcosa, c'è tutto la ricostruzione storica, il mistero, il dolore tutto quello che volete, ma manca la vera storia d'amore.
    Potete dirmi che i personaggi ci sono, certo ma il loro amore dove stà, lei è troppo impegnata a voler salvare tutti. Lui è troppo preso dal suo senso di colpa.

    Poi ho avuto la sensazione che mancasse ancora qualcosa, come se la signora Summers avesse ancora raccontare ma che alla fine si sia accorta che non aveva più pagine vuote disponibili e si sia affrettata a finire.

    E' tutto troppo messo li, troppe cose e non sempre ben amalgamate.
    Certo ha avuto idee molto originali, come nel finale la comparsa dei fratelli Lumiere, però come ci sono arrivati a quel finale? Non so ci siamo trovati ad un certo punto che tutto era fatto senza realmente renderci conto di niente di quello che era successo.

    Non posso certo dire che sia un libro da non leggere, perchè non sarebbe la verità però per me è un libro che una volta finito, non mi verrebbe mai la voglia di rileggere.

    Ora attendo anche il suo secondo libro che spero uscirà presto, lo leggerò sicuramente perchè, mai a priori se di una autrice non mi è piaciuto un libro ne precludo la lettura di altre sue opere.

    Un saluto
    Alessandra

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  18. Ciao, non ho ancora avuto il piacere di leggere questo libro, ma me lo sto già procurando perchè l'intervista mi ha molto incuriosito.
    La trama mi piace e i vari commenti mi hanno spinto a voler conoscere a fondo la storia.
    In bocca al lupo
    Grazia

    RispondiElimina
  19. Io, contrariamente ad Alessandra, ho cominciato proprio in questi giorni a rileggere il libro per la seconda volta, e scopro pagina dopo pagina sfumature nuove. Quello che ho apprezzato maggiormente è l'attenzione ai profili psicologici dei vari personaggi. Non è affatto "messo lì", come dice Alessandra, anzi, al contrario, l'attenzione ai particolari e lo spessore della storia la rendono molto più interessante di tante "storie d'amore" in cui "boy meets girl"... Basti pensare al bellissimo personaggio di Lady Moran, che dietro l'apatia nasconde un grande dolore, ai tormenti del marito... Insomma, Sylvia è stata davvero coraggiosa, è un talento tutto da scoprire. Complimenti di cuore!
    Alex

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  20. Bella intervista!
    Ho sentito parlare benissimo del suo primo romanzo...e prima o poi lo leggerò!

    Miraphora

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  21. Stupenda intervista a un'autrice esordiente davvero in gamba! Ho letto il suo libro e l'ho letteralmente divorato!!!
    Per rispondere alla sua domanda posso dire che in un libro guardo fondamentalmente tre cose: la trama (che deve essere avvincente), i personaggi (che devono essere credibili e sposarsi bene all'epoca storica in cui si muovono) e la cornice storica che, da amante della storia, deve essere accurata. Per esempio una volta ho letto un romance storico ambientato agli inizi dell'ottocento ed i protagonisti ballavano il valzer che ancora non era stato inventato. La cosa mi ha fatta rabbrividire!!!!
    Saluti a tutti e complimenti per l'interessantissimo blog!

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  22. Ciao!
    io l'ho letto e mi è piaciuto tanto!
    Ma ti pare che possa mai essere sorteggiata...con la speranza...
    un saluto a tutte!
    Stefi!

    RispondiElimina
  23. L'intervista è significativamente curiosa. Non holetto il libro ma ho visto più volte il trailer ed ho la sensazione che la storia ritragga il compimento di realtà e desideri di molti fantasiste della vita.
    antonella_1978

    RispondiElimina
  24. Grazie! L'intervista è deliziosa. Le domande di June sono fresche e le risposte della signora Summers spontanee. L'impressione è di chiacchierare con un'amica che ti parla dei suoi sogni, dei suoi progetti, dei suoi dubbi...
    Anche la domanda con cui ci lascia l'autrice intervistata è coinvolgente. Cosa mi appassiona in un libro? Non è la trama, l'ambientazione o i personaggi... o meglio non solo. E’ quella speciale magia che ti incanta, che ti porta all’interno delle pagine e ti fa ridere e piangere e sperare con i personaggi della storia. E’ quella magia che ti fa addormentare con il desiderio di finire il libro e ti lascia un senso di vuoto quando giungi alla parola fine. E’ quel bisogno di condividere il libro che hai appena letto con le tue amiche, che te ne fa parlare in un blog che diviene community e che, a volte, ti porta a desiderare di scriverne uno…anche solo per dar voce ai sogni di tante donne come te…. Ciao…
    Carla

    RispondiElimina
  25. Non ho ancora letto il suo libro, ma spero di farlo presto, mi ha incuriosito!

    Laura

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  26. Il mio secondo post e chiaramente mi autoelimino con questo secondo dall'estrazione, ma ci tenemo a mettere un commento per l'autrice visto che ho iniziato a leggere il suo libro.
    Lo sto letteralmente divorando, in un paio di giorni sono a più di metà della trama.
    Mi piace tutto, i protagonisti, tutti i personaggi, una storia verosimile e soprattutto i continui riferimenti storici non fanno altro che rendere la storia molto più "vera".
    Anche il lato oscuro del romanzo mi piace molto, mi affascina e fa in modo che la trama mi catturi con lo scorrere delle pagine.
    Un romanzo acquistato così, senza troppe pretese e invece è stato una bella rivelazione!
    Silvietta

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  27. Eccomi qà e confesso,il libro l'o sbolognato alla Elisabetta lo letto velocemente saltellando interi paragrafi non mi scorreva propio.Forse non ero in vena di letture mà credo che se mi ricapita trà le mani lo leggo lentamente così lo giudico per bene,intanto credo ci sia una scena di sesso frà Tristan e Odile,(lo fanno adosso a un muro)molto particolare,se cene erano altre era meglio.Bellissima intervista,brava Ross baci Dalia

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  28. Ho già scritto qualche commento più in alto, ma non avevo ancora letto il libro. Adesso invece sono ad oltre metà del romanzo.
    Io lo trovo molto bello e con un tocco di giallo che per me non guasta mai. E' scritto molto bene, e, non vorrei esagerare, ma, ancora prima di leggere che a lei Sylvia, piace la Austen, lo avevo già capito dal modo in cui il romanzo è scritto, me lo dicevo proprio oggi quando, durante la pausa pranzo, ho ripreso in mano il libro.
    Non l'ho ancora finito, ma le faccio i miei complimenti e di certo leggerò i prossimi.
    Grazia

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  29. Volevo ringraziare tutte quante(con un tremendo ritardo, scusate!) per i commenti che avete lasciato al mio libro e all'intervista (e, perché no? per aver accolto me e le mie risposte a June con tanto partecipato entusiasmo!).
    Mi sono piaciute tutte le vostre risposte riguardo al mio questito... e ne farò tesoro. Condivido in pieno anche alcuni dei vostri commenti su quel che dovrebbe lasciare un romanzo: la magia che incanta, che fa ridere, piangere e sperare... e quel senso di vuoto, un po' una vertigine, che si avverte quando si arriva alla parola "fine". Sono commossa che il mio libro abbia potuto avere un simile effetto su qualcuno, è di certo più di quanto osavo sperare quando l'ho scritto!
    Spero davvero che "Di tenebra..." sia accolto con lo stesso calore quando ad aprile (credo) uscirà anche nella collana Grande Distribuzione di Harlequin... Non si può certo chiedere di meglio!!!
    Rispondo anche alla domanda che mi ha fatto Veronica, sulle idee: qualsiasi cosa riesca a suscirare un'emozione può essere uno spunto, un'idea... e questi spunti possono colpire quando meno ce lo si aspetta... chiacchierando con qualcuno alla macchinetta del caffé, guardando il gesto della scena di un film, leggendo una frase su di un giornale... poi ci si lavora sopra, li si trasforma, ci si fanno mille domande... allora si sogna a occhi aperti, ed è davvero bellissimo!

    Un grazie ancora di cuore per questa "iniezione" d'affetto!

    Sylvia Z. Summers

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  30. Con ritardissimo lascio anch'io il mio commento.... Ho letto d'un fiato "Di tenebra e d'amore" e mi è piaciuto molto. Mi sono piaciuti molto anche i personaggi secondari. Più che la droga e la sua dipendenza, ho trovato molto d'impatto il personaggio di Emma, mamma immalinconita e svuotata della voglia di vivere (di cui all'inizio non si sa il perchè e poi si capisce che c'è un grosso dramma all'origine). Mi è piaciuto il suo abbarbicarsi e farsi trascinare dalla forza contagiosa di Odyle per poi, gelosa del marito, trasformarsi in una persona distante e cattivella, pronta a mettere in difficoltà la presunta rivale ed ex-amica. Com'è vero!!! Si fa presto a fraintendere chi ci vuole bene e a dimenticarci di quello che ha fatto per noi. A volte mi sembra che abbiamo poca memoria delle situazioni appena passate e ci ricordiamo solo l'oggi e quello che una persona deve fare per rimanere nelle nostre grazie. E' vero che l'affetto e l'amore si costruiscono giorno per giorno però è anche vero che non è giusto dimenticarsi (nè farlo così in fretta) di quanto una persona ci ha voluto bene e ha fatto per noi. Secondo me questo va sempre serbato nel cuore.
    Come mi è piaciuto anche scoprire cosa Tristan celava dietro di sè e quindi capire tanto di lui. L'unica cosa, sarà che io sono una donna e quindi per un personaggio maschile è più così, io avrei provato molta ma molta più vergogna con uno scheletro nell'armadio di questo tipo. E certo mai e poi mai avrei aperto la casa, dov'era nascosto questo fratello disisastrato ad altra gente. Ma probabilmente non l'avrei neanche lasciato vivere visto l'enorme colpa di cui si era macchiato... anche se era mio fratello.... Crudelia Demon in confronto a me è un angioletto mi sa...... Veramente complimenti all'autrice. Cosa mi piace leggere in un libro??? Di preciso non lo so neanch'io.... Forse una bella storia con romanticismo, tanta ironia e anche un po' di suspance, perchè no! Le scene di sesso non per forza secondo me ma solo se si sposano con la trama. Mi piacciono anche trame non banali con spunti non necessariamente ricalcati sullo stereotipo del romanzo rosa ma più ricche e con trovate direttamente inventate dalla fantasia dell'autore. Fantasia che secondo me dovrebbe essere lasciata a briglia scioltissima. Grazie.
    Erica

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  31. carissima sylvia, complimentissimi per il tuo lavoro!! l'ho letto, purtroppo solo ora, ma in un solo giorno tanto mi ha preso...bella l'ambientazione, particolarissima la storia a sfumature gialle che rendono appassionato il lettore e più interessante il racconto; che dire della protagonista? stupenda, frizzante, fuori dal comune...insomma ti rapisce..
    ora spero che arrivi presto agosto per poter leggere il suo nuovo romanzo, e questa volta non aspetterò così tanto...

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