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Il bacio dello scorpione di Anne Stuart

I Grandi romanzi storici special n144- luglio 2011
Trama:
Inghilterra, 1830
Messa al bando dalla buona società, Miranda Rohan abbraccia con coraggio la libertà che deriva dal non avere più nulla da perdere e conduce un'esistenza riservata ma indipendente, senza curarsi delle convenzioni. La sua tranquilla esistenza prende però una piega alquanto pericolosa quando si ritrova in balia del cupo Lucien de Malheur, soprannominato lo Scorpione. Deciso a distruggere la famiglia Rohan, l'inquietante conte intrappola Miranda in un matrimonio che lei crede impostato sull'amicizia, ma che in realtà si fonda sulla vendetta. Quando l'amara verità viene a galla, la giovane donna si rivela un nemico implacabile e agguerrito, capace di tenere testa anche allo Scorpione. Eppure l'odio, inaspettatamente, innesca tra loro una passione folgorante. E forse anche dell'altro...
Una cupa e crudele storia d'amore e di vendetta. Un romanzo che sicuramente farà discutere...




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Direttamente dalla scrivania di Noco.

Una piccola premessa è doverosa: io adoro Anne Stuart. E’ una di quelle autrici di cui amerei anche la lista della spesa, se mai avessi la possibilità di leggerla…
E poi mi ritrovo tra le mani un libro come “Il bacio dello scorpione”. Per me va tutto bene: finalmente un bad boy degno di questo nome, con il fisico deformato, ma il fascino esagerato, le idee balzane che a tutte le donne fan alzare le sottane, la mente così perversamente acuta da rendere qualsiasi eroina squisitamente astuta. Vedete? Pure poetessa son diventata, tanto questo libro mi ha ispirata!!!
Tralasciando le rime, che non son decisamente il mio forte, nonostante il pieno apprezzamento verso questo libro, la mia mente è stata stuzzicata da un dubbio assillante, una pulce nell’orecchio ha continuato a saltellare obbligandomi a confrontarmi con voi su certi aspetti.

Per me, come ho detto, questo romanzo è favoloso, seducente, magnetico ed appassionante. Ma ho provato a guardarlo con occhi diversi dai miei, leggerlo con altre chiavi d’interpretazione, e di volta in volta sono questo gli aggettivi con cui l’avrei descritto:
*Ridicolo perché quest’eroe continua a ripetere di essere malvagio, deforme, ripugnate ed inaccettabile? Sembra tanto voler convincere il pubblico presente (in questo caso Miranda) o forse sé stesso, quasi fosse una terapia impostagli da uno specialista, della serie “ se ti convinci che è così, prima o poi anche gli altri ci crederanno…” .E che cavolo, più parole e meno fatti ragazzo, altrimenti se arriva il cattivo vero ti fa sfigurare!!!!!!!!
*Inaccettabile moralmente perchè, sotto il punto di vista opposto, pensandoci lucidamente alle sue intenzioni, non si può non rabbrividire:
***ATTENZIONE SPOILERS***
lui paga perché un uomo violenti la nostra lei, poi, non contento della sua rovina sociale, fa manomettere il suo calesse, incurante del fatto che un incidente avrebbe potuto ucciderla, infine la seduce promettendole amicizia (proprio ciò di cui lei ha più bisogno) facendo leva sulle presunte loro affinità, come fossero compagni di sventura, e, Dulcis in fundo la pugnala alle spalle? La rapisce, la rinchiude e tenta di privarla deliberatamente e sistematicamente di ogni dignità, usando il suo fascino come espediente e il sesso come arma per annientarla e strapparle di ogni capacità di opporre resistenza?
Inoltre, mi sembra, che di solito non siano le donne a pensare con “le parti basse”, eppure qui l’immagine della donna non ne esce bene se appena lui la tocca lei cede come se non aspettasse altro…
*Blasfemo perché non basta che nei libri precedenti della serie vengano organizzati festini equivoci in cui ci sono “frati”, “preti” o “suore” che si dedicano a piaceri più o meno leciti.

***ATTENZIONE SPOILERS***
Qui si organizza addirittura un rito satanico, con tanto di matrimonio e orgia… no no, questo lo trovo proprio di dubbio gusto, se non proprio offensivo.
Quindi le domande che vorrei porvi sono queste:
Basta per un’autrice la padronanza della penna per vincere le perplessità di noi lettrici disincantate?
Fino a quanto una scrittrice può osare prima di cadere nel ridicolo, nell’inaccettabile o nel blasfemo?

***ATTENZIONE SPOILERS***

E (qui parlo soprattutto della parte della “ messa nera”) : era così necessario inserirla o , piuttosto si è trattata di una “forzatura” finalizzata alla citazione a tutti costi dell’esercito celeste colonna portante dei due libri precedenti della serie?
Sono proprio curiosa!

Noco











Commenti

  1. Chi conosce questa autrice sa che se prende in mano un suo storico non può aspettarsi trame confortanti da
    salottino del tè delle cinque, la Stuart è un'autrice estrema nel bene
    o nel male, sicuramente non immune da forzature e scivoloni ma che scuote le opinioni, quindi se
    una lettrice cerca rassicurazione è bene che ne stia alla larga. A ciò vorrei aggiungere che alla Stuart piace moltissimo giocare con le icone religiose, non è cattolica e in gioventù andava ai concerti rock travestita da suora, per cui non mi stupisce che abbia messo in piedi l'Esercito Celeste sulla base di una chiave di lettura religiosa totalmente distorta.
    Io trovo piuttosto molto forzate le motivazioni che stanno alla base della sete di vendetta di Lucien, per non parlare
    di un finale per i miei gusti troppo affrettato, ma anche questo, pare sia un marchio di fabbrica della Stuart.
    Per il resto le perdono tutto, perchè riesce a costruire atmosfere e personaggi originali e carismatici, sopratutto
    nello storico, dove ormai si è scritto di tutto e che io personalmente trovo un po' noioso, opinione personale ovviamente.
    Beatrice

    RispondiElimina
  2. Condivido il post di Beatrice la Stuart non crea trame distensive i suoi "cattivi ragazzi" lo sono davvero anche se poi si redimono... quasi..per questo l'adoro é la mia preferita in assoluto perché in fondo nessuno é perfetto!L'uomo alpha nella realtà é pressoché inesistente ma in fondo va bene cosi' e quindi quando leggo un romanzo rosa /noir come i suoi mi aspetto che le mie certezze vengano stravolte e cerco l'adrenalina che mi tenga incollata alle pagine senza avere la tentazione di saltarne qualcuna come spesso capita visto che ormai i romanzi che escono sono tutti uguali
    Nadja

    RispondiElimina
  3. Ribadisco che condivido anch'io il parere di Beatrice e Nadja: quando leggo la Stuart un personaggio come Lucien e una storia come questa sono il meglio che posso aspettarmi.

    Però non credete che, sempre di più, la Stuart sia... come posso dire... Un'autrice per pochi? Adatta solo a chi la ama? Che come un vino pregiato abbia un grande valore, ma solo per 'l'amatore"?

    RispondiElimina
  4. Cara Noco, dopo una recensione così.... corro in edicola e vedo di recuperare il romanzo! Sei stata bravissima e gli spoiler non infastidiscono, anzi!
    Passando ai tuoi quesiti, mi piace che un romanzo sia "forte" e affronti temi scabrosi (basta regency all'acqua di rose!), anche se in questo caso le azioni del protagonista maschile mi sembrano un pò eccessive; me lo sono sempre chiesto: se un personggio brama vendetta, perchè non segue il principio del Rasoio di Occam e prende la via più breve, uccidendo un bel pò di nemici? Perchè deve prendersela tortuosamente con donne innocenti (cosa, fra l'altro, disonorevole allora come ora)?
    Per quanto riguarda la religione, pur essendo piuttosto tiepida, non accetto simili dileggi, soprattutto da parte di protestanti viziati da assoluta ignoranza di quello che è la Chiesa Cattolica; un pò di rispetto anche per le lettrici ci vuole, visto che nessuno qui definisce più i protestanti "feccia luterana".
    In ogni caso, Noco, muoio di curiosità, hai solleticato il mio lato oscuro e ormai questo romanzo devo leggerlo assolutamente. Brava!
    Ciao
    Lucilla

    RispondiElimina
  5. Grazie Lucilla, sono felice di averti incuriosita. Ti assicuro che avevo impostato una recensione in tutt'altro modo, adatta per "bocca di rosa", ma ripercorrendo il libro proprio nello scriverla, mi sono accorta che questi elementi avrebbero potuto essere tema di dibattito, perchè andavano a toccare temi sensibili...
    Ed ecco il risultato...
    Ribadisco che però il libro è di altissimo livello, è semplicemente così ricco e sfaccettato da far decisamente discutere.
    Basti pensare che qui non c'è il solito schema di eroina, eroe ed antagonista, ma sono gli stessi protagonisti ad essere nemici, pure di sè stessi: lui in particolar modo, visto che è il vero "cattivo" della storia, ma anche lei non scherza, anche per quanto riguarda l'autolesionismo!!!

    RispondiElimina
  6. Noco, sembra quasi di sentire l'eco di "Jane Eire", col protagonista brutto e cattivo ma tanto tanto affascinante. Lei, però, sembra un pò diversa dall'eroina forte solo della sua remissività.
    Oddio, spero di trovare il libro senza dover andare fino a Livorno! L'avevo visto solo lì....
    Sono curiosa di vedere come l'autrice riesca a far accettare questo personaggio maschile alle lettrici.
    Ciao
    Lucilla

    RispondiElimina
  7. Se posso dire la mia, io ho adorato questo romanzo!
    Quando ci si accosta a un'autrice, si sa con assoluta certezza a cosa si va incontro...
    Se leggo la Leigh ad esempio, non posso dopo lamentarmi del fatto che sia estrema nelle situazioni sessuali...
    Allo stesso modo, chi legge la Stuart sa bene che lei è così: profondamente macabra, dark.
    Ovviamente non è consigliata a chi cerca una lettura distensiva, solare e allegra, non la consiglio assolutamente specialmente in questo romanzo.,
    Io però Noco malgrado apprezzi la tua recensione, non la condivido perchè anche le esagerazioni che hai citato sono ciò che rendono il romanzo unico nel suo genere...
    Finalmente un eroe cattivo a 360° che non diventa una pecorella con la prima venuta (un pò troppo fiduciosa peraltro!).
    Lucien è cattivo, cinico, oscuro, macabro e lo rimane fino alla vita.
    Un uomo che piega il destino e l'amore ai suoi voleri e non permette che avvenga il contrario!

    RispondiElimina
  8. Premetto che la Sturat NON mi piace.

    Poi leggendo la recensione di Noco piace anche meno.

    Per quanto mi riguarda leggo storie d'amore, e questa mi sembra un libro dell'orrore.

    Inoltre, come si fa ad amare un uomo del genere????

    Paga qualcuno per stuprarla, la rovina, la tortura e per cosa? Per vendicarsi di qualcun altro??
    Insomma, altro che uomo Alpha, è un emerito vigliacco, disgustoso e senza morale, oltre che senso dell'onore. Spiegatemi che caratteristiche umane attraggono una donna...un uomo così va prima evirato da sveglio, poi scorticato vivo, e infine bruciato.

    Per messe nere e similari, o orgie non m'importa se fanno parte della trama e servono ai fini narrativi.

    Noco complmenti per la recensione, nel bene o nel male mi dai sempre degli ottimi input. Grazie.

    RispondiElimina
  9. A me questo libro è piaciuto moltissimo, messe nere incluse, che son funzionali alla storia, ma sopratutto ho adorato lui, grande la Stuart !!! Grandissimi gli uomini che inventa!!!!

    RispondiElimina
  10. @Noco

    la Stuart a mio parere non è per tutte, non perchè chi la legge sia una lettrice migliore di altre, ma semplicemente perchè offre romanzi che sono davvero fuori dalle righe, decisamente particolari, e credo che questo sia innegabile al di là dei suoi pregi e difetti. Alla fine dipende tutto da cosa cerca una lettrice in un romance: atmosfere rassicuranti e romantiche, piene di interludi sospirosi? allora non c'e' storia, deve rivolgersi altrove. Voglia di un pizzico di oscurità, di azione, di un bad boy molto cerebrale manipolatore bastardo fino all'osso? Si accomodi, ma senza rilassarsi troppo ;)
    Ciao
    Beatrice

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  11. Ok, perfetto, mi avete convinto: la stuart non fa per me!!! Ne avevo gia' avuto il sentore con il valzer del diavolo, mi era rimasta addosso un impressione cupa, ed ora leggendo i vostri commenti capisco che non era solo un impressione.
    I miei complimenti a Beatrice che mi ha veramente sorpresa con le notizie della vita della stuart e di come con poche righe ha descritto le caratteristiche narrative. Grazie per i consigli!

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  12. Bellissima recensione Noco, complimenti. Io il libro l'ho letto e mi e' piaciuto. Chi si avvicina alla Stuart sa che cosa aspettarsi e devo dire che il piu' delle volte non delude. I suoi uomini sono esagerati, odiosi, delle vere e proprie carogne (per non dire di peggio ). Molto probabilmente nessuna di noi si terrebbe un tipo come Lucian, o come Simon il protagonista del libro della Howard, ma finche' rimangono tra le righe di un libro possiamo commentare "Ma questo e' un vero figlio di p.....",storciamo il naso poi finiamo di leggere e rimaniamo comunque soddisfatte perche' il bel tomo alla fine si redime s'innammora ecc, ecc. e tutti vissero felici e contenti. Ha ragione chi dice che un uomo cosi' meritebbe di essere scorticato vivo ma la Stuart e' cosi', prendere o lasciare. L'appunto che faccio e che i suoi libri hanno un finale un po' troppo frettoloso tanto da pensare " Ci sara' una seconda puntata ? ". Un saluto Anna P.S. cercavo tra gli usati altri suoi romanzi, mi piace la Stuart ma francamente non credo che meriti prezzi simili.

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  13. Ciao,
    ho letto il libro due mesi fa e mi è piaciuto ma devo dire che non mi ricordo di esserne stata sconvolta (quasi non mi ricordo dell'episodio della messa nera). Credo che questo romanzo, come molti altri, debba essere preso per quello che è: un momento di relax e un'immersione nella fantasia (perché naturalmente una realtà così non la auguro a nessuno) e quindi accettato anche per le sue scene "forti". Io trovo piuttosto più difficile da mandar giù certi comportamenti anacronistici di lei o le motivazioni un po' superficiali di lui. Nel complesso però lo consiglio.
    Gio
    Gio

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  14. A mio avviso tra romanzi dolci, rassicuranti e sospirosi e violenti, cupi e sopra le righe...c'è un abisso in cui si può trovare tutto un mondo di sfumature.

    A me i romanzi sopra le righe piacciono, ma detesto leggere di protagonisti maschili crudeli e violenti, meschini e malvagi che però fanno innamorare la "deficente" di turno...nonostante tutte le angherie subite.

    Scusate...ma trovo masochista amare uomini del genere...e pertanto romanzi che trattano certi personaggi non li considero neanche rosa!

    Questo non vuol dire che chi non legge questo genere "forte", si dedica solo a libri romanticosi e zuccherosi, mi sembra una visione superficiale e semplicistica...data la vasta gamma di oppurtunità letterarie di cui disponiamo.

    Pertanto lascio la Stuart ai palati "forti", e preferisco leggere romanzi in cui l'eroe di turno sarà anche tormantato, tenebroso, anche crudele ma mai con la propria donna!!

    Non riuscirei mai a immedesimarmi in un'eroina che si fa abusare da un uomo...gli taglio le appendici altro che subire violenza!
    :oDDDDDDDDDDDDDDDD

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  15. Vero! Simili efferatezze possono accadere, purtroppo, e nei romanzi ci possono stare, ma di solito i comportameti più odiosi sono propri degli antagonisti, dei cattivi, non dei protagonisti principali, che si suppongono sì tormentati, ma dotati almeno di qualche principio morale, altrimenti proprio non si capisce come faccia l'eroina (o chiunque altra!) ad innamorarsi!
    Insomma, che le autrici facciano lavorare la fantasia mi sta bene, che immaginino situazioni perverse e un pò estreme anche, ma non posso fare a meno di richiedere un pò di buon senso: se una protagonista si innamora di un deviato, anche lei non mi pare del tutto sana! La tipa che viene violentata e si innamora del bruto mi sembra alquanto fuori dalla realtà.
    Lucilla

    RispondiElimina
  16. Non ho letto il romanzo in questione anche se in generale non disdegno la Stuart... però.. intervengo per avvalorare gli ultimi interventi di Lady Akasha e Lucilla.

    Sono completamente d'accordo con voi.

    Ho fatto volare nella parete di fronte romanzi vari, perchè il protagonista era crudele con una donna, soprattutto se era la protagonista.
    La violenza poi rende violenta anche me.

    Gli eroi duri, spietati non mi spiacciono affatto, ma solo se dimostrano davvero di saper amare (oppure il contrario ok, ma allora non sarebbero eroi).

    Difficilmente giudico i personaggi femminili riusciti in base a quanto riesca ad immedesimarmi, anche se apprezzo una certa empatia. Ma del protagonista debbo potermi innamorare e uno così lo mutilerei, molto volentieri!

    Libera

    RispondiElimina
  17. Cara Noco, hai scatenato la Lorena Bobbitt che è in ognuna di noi: anch'io, davanti ad un tipo troppo violento, proverei l'insopprimibile impulso a darci un taglio.... e non necessariamente alla storia, non solo!
    Comunque, il libro voglio ancora leggerlo, ormai mi intriga!
    Ciao
    Lucilla

    RispondiElimina
  18. Io faccio parte dei cosiddetti "palati forti" adoro lo stile della Stuart e della Howard lungi da me però definire l'uomo alpha uno stupratore un sicario e via dicendo io alludevo ad un uomo con carattere che magari rimane un bastardo fino in fondo anziché un libertino incallito che appena posa gli occhi sull'eroina di turno si redime all'istante non é credibile ed é veramente trita e ritrita come trama secondo la mia opinione.Ritornando a "Il bacio dello scorpione"direi che é una storia estrema dove il cattivo lo é veramente infatti sui vari siti si parlava di come la Stuart avesse con questo romanzo fatto toccare l'apice della cattiveria al protagonista maschile e sfidando le lettrici amanti della Stuart a leggerlo e a reggere a tanta crudeltà io ho amato questo libro e Lucien nella realtà non so se mi innamorerei di un uomo cosi' ma secondo me mai dire mai...
    Nadja

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  19. Dunque, in conclusione, si puo' dire che la Stuart e' rimasta coerente con la sua scrittura, con i suoi personaggi, non redimendoli e nemmeno lei conformandosi al mercato editoriale?
    LA domanda quindi e' anche: un romanzo cosi, si puo' ancora catalogarlo come Romance? Oppure bisognerebbe creare un'etichetta diversa per autrici cosi poco convenzionali?

    RispondiElimina
  20. Finora ho seguito la discussione senza scrivere nulla ma ora mi sento proprio di intervenire per ribadire due punti che, secondo me, non sono stati abbastanza sottolineati. Tutte a parlare, in questo romanzo del protagonista, un vero bastardo doc. Diciamolo chiaramente: a nessuna piace l'uomo violento, l'uomo meschino e vendicativo. Siamo tutte d'accordo che è inaccettabile un uomo così!
    Ma in questo libro non c'è una povera orfanella succube di qualsiasi cosa. C'è una protagonista che è una donna forte, temprata dalle avversità della vita. Miranda se ha un attimo di cedimento all'inizio ed accetta la falsa proposta di amicizia di lui, nel momento in cui scopre l'inganno reagisce al sopruso tenendo testa e demolendo ogni tentativo del protagonista di piegarne l'orgoglio. E' una lottatrice che anche con l'ironia tiene ben testa a questo vero bastardo. La bellezza del libro è secondo me tutta qui.
    Quando, nel finale, si cambia registro, con lui che fa l'ultima bastardata, si pente e lei gliela fa passare e "vissero felici e contenti" crolla il palco. Perché davvero lui avrebbe meritato di essere appeso per le @@@@ e lei si limita letteralmente ad una tirata d'orecchie! Allora rimane l'amaro in bocca di un finale che in molte abbiamo trovato frettoloso e poco credibile. Non bisognava almeno, al bastardo, fargliela purgare un po'?
    Susanna

    RispondiElimina
  21. Concordo con il post di Susanna in diversi punti soprattutto per quanto riguarda il finale ma la Stuart non é nuova a questo tipo di epilogo e se devo trovare una pecca sul suo modo di scrivere é questa ..ti lascia sempre un pò sospesa chiedendoti se c'é dell'altro o se davvero finisce tutto in maniera cosi' sbrigativa mi sono chiesta se é un problema di traduzione ..comunque resta il fatto che é un'autrice singolare e affascinante per ciò che crea.
    Nadja

    RispondiElimina

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