Passa ai contenuti principali

Incerti ricordi di Christina Dodd

Sappiamo gia' a cosa state pensando: Com'e' possibile che solo qualche giorno fa, e' stato pubblicata una bella recensione di Incerti Ricordi ed ora leggiamo niente meno che una Malelingua? E' subito detto! Come continuiamo a ripetervi, il blog e' il lavoro di tante bloggerine "pensanti", lettrici che esercitano il loro sacro santo diritto di esprimersi, con rispetto, ma senza conformarsi alla massa. Vedete bene, quindi, che il risultato e' sempre molto variegato ed anche divertente.
Dopo questa prefazione, e dopo la Bocca di Rosa di Eleonora (la leggete qui), eccovi la Malelingua di Lucilla .
Buona lettura!




Direttamente dalla scrivania di Lucilla.


Dopo la bocca di rosa di Eleonora su "Incerti ricordi" di Christina Dodd, mi sono trovata un po' spiazzata: a me  il romanzo non era piaciuto, anzi stavo per malalinguarlo ben bene, potevo contraddire Eleonora? Secondo la Ross, la risposta e' "si'"....Perdonami, Ele, non offenderti, ti prego!
Cominciando a leggere questo libro, ero molto ben disposta, a causa di una deliziosa dedica dell'autrice al proprio gatto, nomato come il protagonista di " guerre stellari"; mi piacciono le scrittrici animaliste.
Ma, andando avanti con la lettura, i miei entusiasmi si sono alquanto raffreddati....
In due parole, la trama: nel 1843, in Inghilterra, la dolce Enid si arrabatta a sbarcare il lunario facendo la badante ad una vecchia babbiona; improvvisamente, un tal Lord Throckmorton le comunica che il marito, fuggito da lei 9 anni prima, si trova in punto di morte e ha bisogno di lei per essere curato. Pur se perplessa dalla singolare penuria di infermiere valide che spinge il tipo a cercare proprio lei, la vedovella bianca corre al capezzale del marito, mollando la moritura cui stava teste' badando.
Il motivo per cui qualcuno dovrebbe cercare una ex moglie per farle cambiare le lenzuola al marito ospedalizzato sfuggono anche a me, ma io non sono Enid....
Sorvoliamo sui dettagli di cure, brodini e spugnature, la dolce meta' di Enid e' sopravvissuto ad un'esplosione ed e'  a pezzi; Inoltre, ha perso la memoria, per cui non ha idea di essere sposato con quella dolce aggiustaossa a tempo perso.
Dopo due mesi di coma si risveglia, naturalmente grazie alle insostituibili cure della nostra Florence Nightingale; malridotto com'è , lei lo riconosce solo dagli occhi, quando lui si decide ad aprirli: un paio di magici occhi verde-oro, come la bandiera brasiliana!
La nostra svuota padelle trova il modo di eccitarsi notevolmente occhieggiando il corpo emaciato e soprattutto rammendato del poveraccio in prognosi riservata, il che e' strano, visto che il marito e' un disgraziato che l'ha abbandonata al proprio destino senza un rimpianto.
Ovviamente anche lui, Stephen MacLean, reagisce alla presenza di lei, compatibilmente con febbri e piaghe da decubito!
La passione divampa presto tra la crocerossina e lo scozzese dagli occhi carioca, mentre sullo sfondo si snoda un'assurda storia di spionaggio estesa tra due continenti, dalla Russia all'Inghilterra, passando per la Crimea!
E dopo un congruo periodo di allupamento- volevo dire di cure intensive- il nostro angelo delle corsie ospedaliere decide di offrire a se stessa e al proprio impaziente paziente una sessione di stretching tra le lenzuola, con dovizia di esercizi a porko libero, nonostante lui sia ancora poco più che moribondo!
Tanta e' la bruciante passione che la casa va a fuoco, complice un misterioso nemico che vuole far fuori Stephen. Segue
ragionevolissima fuga a piedi del tandem erotico-curativo verso la verde Scozia, patria di guerrieri, kilt e pecore in quantità. Alla nostra Enid,per la verita', viene in mente che quell'uomo così probo e virile non sia quel mascalzone di suo marito, anche perché più alto di parecchi centimetri di quel che lei ricorda; forse non e' lui, ma suo cugino, Kiernan, il capoclan, mica un pecoraio qualsiasi, ma perché privarsi di cotanto amante facendolo partecipe dei propri dubbi?.
Essendo un romanzo Passione, le scene di sesso ci sono: sul letto di dolore del poveraccio pluritraumatizzato, su un pietrone sommariamente levigato, in una pozza d'acqua, perfino in un banale letto matrimoniale! E, per la serie "famolo strano", l'autrice ci regala un nuovo appellativo per definire l'insieme ammennicolo+zebedei del nostro highlander dagli occhi brasileri: ignorando qualsiasi senso del ridicolo, lei cerca di farci credere che il Nostro, sotto il kilt, nasconda nientemeno che un "cardo in fiore"!
Come riuscire ad immaginarlo? Va bene che il cardo e' un simbolo della Scozia, ma adesso so cosa portano gli scozzesi sotto il kilt: nulla, devono essere liberi di innaffiare scrupolosamente il proprio fiore di cardo spinoso ad ogni ora del giorno e della notte!
Si capisce anche come la povera Enid sia restia a rimanere al fianco dell'uomo, dopo tale bruciante esperienza sessual-botanica!
Per farla breve, l'highlander dagli occhi oba-oba non e' il marito di Enid, ovviamente; quello si e' opportunamente tolto dai piedi defungendo in Crimea, lasciando la moglie finalmente vedova e pronta a riaccasarsi in famiglia, col cugino Kiernan, appunto. Finale col botto e zia pazza furiosa come dulcis in fundo....o in cauda venenum?
Il romanzo mi ha annoiata abbastanza, prevedibile com'era; il malato sfigurato, la sostituzione di persona, i complotti e le spie....
Tutto piuttosto scontato, anche banale. Enid e' la solita eroina integerrima che si liquefà appena getta uno sguardo sul villoso petto del protagonista, lui e' un bifolco maleducato ed anche abbastanza antipatico, alla faccia di chi sostiene che un uomo che ama le piante sia di animo gentile.
Cosa ho ricavato da questa lettura? Un' esilarante scorcio della vita sessuale in Scozia! Ah, il piacere di curare il giardino....



Lucilla













Commenti

  1. Nonostante la recensione negativa mi abbia fatto ridere parecchio, a me il romanzo è piaciuto; mi è piaciuta la storia completa di intrighi, mi sono piaciuti i personaggi, inclusa la madre del protagonista che fuma il sigaro.Gli scozzesi dei romance sono sempre tra i miei prferiti.
    Isa

    RispondiElimina
  2. Recensione magistrale, con un paio di chicche che mi hanno fatto morir dal ridere... "la nostra svuota padelle" :) "sessione di stretching tra le lenzuola, con dovizia di esercizi a porko libero"... Troppo brava, Lucilla! E continuo a ribadire la povertà di idee nei plot di tanti Romance...
    Francy M.

    RispondiElimina
  3. Non ho letto ancora il romanzo quindi non mi pronuncio ma brava Lucilla mi hai fatto ridere tantissimo!

    RispondiElimina
  4. Grazie ragazze, sono felice di avervi fatto ridere, naturalmente si tratta di un mio punto di vista e ho il massimo rispetto per coloro alle quali il romanzo e' piaciuto.
    Ah, la verde Scozia, fiorita di erica e di.... Cardi!
    Ciao
    Lucilla

    RispondiElimina
  5. ahhhhhhhhhhhhhh...
    già mi stavo scompisciando, ma arrivata al "cardo fiorito" (fiorito come, poi?) sono stramazzata dalle risate.
    Lucilla hai dato il meglio di te! Si vede che la Scozia e, soprattutto, gli scozzesi cardomuniti ti ispirano...
    Troppo forte! Bravissima! Senza nulla togliere alla dolce Ele... ma ormai credo sia in minoranza...

    RispondiElimina
  6. Una Lucilla in splendida forma! Bravissima! Il libro continua a rimanere lì in attesa, ma la tua malalingua me la tengo lì per quando ho bisogno di qualcosa di davvero divertente!BRAVA!!!!!

    RispondiElimina
  7. "Coltiviamo cardi così , senza pudor...."
    Care ragazze!
    Lucilla

    RispondiElimina
  8. Lucilla sei uno spasso,mi lacrimano ancora gli occhi se penso al cardo fiorito e agli esercizi a porko libero con la povera svuota padelle.
    Il libro non lo leggero' ma ho molto apprezzato la tua malalingua,brava!!!!
    Un saluto
    Mel

    RispondiElimina
  9. Oimmmeiiiiiiii...lucil cara, mi hai fatto troppo schiantà....
    lavorando in una ditta che vende proprio certi prodotti, non mi ci vedo proprio a leggere un libro dove si parla di svuotamenti di padelle e poveracci malati a letto!!!!!
    Non ce la posso fare!!!!!!;)
    quindi grazie tesoro per avermi fermata!!!!ah ah ah!!!!

    RispondiElimina
  10. Grande Lucilla...sai che crocerossine e dintorni per me sono un tasto delicato...ma ho trovato il romanzo piuttosto noioso e improbabile, e il protagonista alquanto antipatico. C'è da dire che tra i tanti traumi riportati si era pure "rotto una gamba rotta" (sic), porello! Ma chi dimenticherà più, dopo la tua recensione, il cardo spinoso? Brrrrrrrrr...
    Patrizia

    RispondiElimina
  11. Ahahahahahahahhahaahahahaha
    Sto ancora ridendo!
    Grandissima!
    Cassie

    RispondiElimina
  12. E' verooooo, la gamba rotta due volte! Un ottimo traduttore, non c'è che dire....grazie, cugi Patrizia, questa perla l'avevo dimenticata!
    Lucilla

    RispondiElimina
  13. Sono fermamente convinta che abbiamo letto libri diversi...ma forte come recensione!
    Baci

    RispondiElimina
  14. bella e divertente come recensione, ore mi viene la curiosità di leggerlo! dovrò confrontare le due recensioni!

    RispondiElimina

Posta un commento

Non dimenticate di firmare i vs commenti e di spuntare il pallino ANONIMO se non avete un account google.
I vostri commenti non sono moderati,ma nel caso fossero ritenuti offensivi, potrebbero essere cancellati anche dopo la pubblicazione. Confidiamo nella vostra educazione :)

Grazie, la vostra opinione e' preziosa!

Post popolari in questo blog

DEANNA RAYBOURN

.... Ogni storia che viene narrata Ha dietro una persona che l’ha creata: Nella mente un pensiero le è nato E amore e mistero ha amalgamato. Così Deanna Raybourn ci ha raccontato Cosa ha veramente pensato Dando vita al racconto citato… .... il cantastorie Sylvia Z. Summers intervista per il blog: DEANNA RAYBOURN Ciao Deanna, posso solo iniziare dicendo che sono molto molto orgogliosa di intervistare un’autrice come te. Ho appena finito di leggere “Silenzi e Segreti” (Harlequin Mondadori, “Grandi Romanzi Storici Special”), e l’ho trovato una lettura molto affascinante, con un intreccio poderoso e un’ambientazione suggestiva – una tenuta di campagna in un’antica abbazia, niente meno! E mi ha ricordato i vecchi romanzi gotici con così tanto mistero ed elementi soprannaturali. Hi, Deanna, I can only start saying that I’m very very proud to interview an author like you. I’ve just finished reading “Silent in the Sanctuary”, and I’ve found it very intriguing, with a ponderous plot and a sug

Margaret Moore

Potevamo non intervistare una delle autrici piu' vendute in Italia? Giammai! Ecco a voi: MARGARET MOORE! Benventa in Italia Margaret! 1- Ho letto nella sua pagina web( Biografia ): "Margaret Moore ha iniziato la sua carriera all'eta' di otto anni,quando lei e un’amica inventarono delle storie in cui compariva una graziosa, spiritosa damigella e un bell’incompreso ladro soprannominato “Lo sceicco Rosso”. Cosa e' accaduto allo "sceicco rosso"? Ha mai pubblicato la sua storia? 1 - I just read on your web site: "Margaret Moore actually began her career at the age of eight, when she and a friend concocted stories featuring a lovely, spirited damsel and a handsome, misunderstood thief nicknamed "The Red Sheik." What happen to the red sheik? Was the story ever published? He and his captive fell madly in love, and he stopped stealing. We never wrote anything down, though. We just acted it out with the dolls. -Lui e la sua prigioniera si innamora

Delly....

Direttamente dalla scrivania di Artemis: Eccomi di nuovo ragazze a parlarvi di un argomento a me caro. A dire il vero ho qualche problema a farlo, mi sento stranamente emozionata. La nostra grande ospite, Ross, me ne ha dato incarico qualche ora fa ed io, da allora, non faccio che pensarci. Il motivo di questa mia sensazione non saprei individuarlo, è una sensazione strana e indefinibile. Forse è collegata con l’ammirazione che provo per tutto ciò che si nasconde dietro lo pseudonimo Delly. Tutto ebbe inizio quando ero bambina e cominciai a leggere libri che non erano solo favole per bambini. Quando andavo a trovare mia zia mi soffermavo davanti ad una libreria che lei teneva nel soggiorno e lì leggevo i titoli dei libri esposti cercando l’ispirazione. Fu così che un giorno sfiorai con le dita la costina di un Delly. Lo presi in prestito e iniziò così la mia conoscenza. Non so quanto ci misi a leggerlo e non so neanche se il primo mi piacque. So però che quando leggo il nome Delly, qua