Passa ai contenuti principali

Un viaggio nel mondo dei sensi: l' Udito.















































































 border=

Commenti

  1. A me viene subito in mente una cosa accaduta ormai credo una decina di anni fa...La mia ex suocera, stava dicendo al mio ex marito cosa pensava esattamente di me, loro pensavano che io stessi dormendo....e invece....e ricordo ovviamente che ci sono stata male per anni...Anche adesso che tutto ciò appartiene al mio passato, ogni tanto le ferite si fanno sentire.....Dany

    RispondiElimina
  2. @Dany chi non ha le palle per dirti in faccia quello che pensi non meriti nemmeno un millimetro dei tuoi ricordi.

    Detto questo, per l'udito associato ad un romanzo ( forse perchè sono fresca di lettura ehehehe ) mi viene in mente Rhage di Lover Eternal della Ward che vuole che Mary non smetta di dire "niente" e lei glielo ripete diverse volte, stupita e impaurita ( e il loro primo contatto in assoluto ) perchè gli piace la musicalità della sua voce qualunque cosa dica, pura poesia, grandissima Ward, ma giusto per la precisione, il mio preferito è quel sadico st***** di Zsadist .
    Ricordi personali legati all'udito, uno su tutti, mio nonno che mi chiamava "tortorella" :) Allora ero un angioletto ehehehehe, adesso sono come Zsadist, S&S
    Baci e complimenti per il post : )
    Lilli

    RispondiElimina
  3. Lilli! Mi hai fregato il commento! Beh, io ho un ricordo reale legato all'udito: anni e anni fa, secoli direi, quando ero una giovane impiegata, sentii, per telefono, una voce affascinante, morbida, sensuale. Oddiomio, pensai, chissà come sarà questo uomo! Eccolo: basso, pelato, così così, per giunta fragile. Alla faccia della voce!
    Lucia

    RispondiElimina
  4. udito..
    vorrei essere filosofica, romantica ecc dire che questa parola mi riporta alla mente il rumore dell'acqua, del mare, la voce di mia nonna... ecc... ma è inutile per quanto tutte queste cose siano connesse con il ricordo e l'udito, la prima cosa che mi viene in mente quando si parla di udito è il fastidiosissimo biiiiiiipppp di quando si copre una voce per censurare.... lo odio!!!
    ecco è tutto... baciottttttiiii con tanti schiocchi sulla guancia, per rimanere in tema dell'udito! cris

    RispondiElimina
  5. Anche questo post mi ha fatto ricordare ancora una volta "L'angelo di nessuno" della Robards quando proprio all'inizio Ian è prostrato dalla denutrizione e dalle privazioni di un lungo viaggio in catene e il primo senso con cui fa conoscenza del nuovo mondo è proprio l'udito poi, poco più avanti, la voce di Susannah gli fa capire come ci sia qualcosa di più interessante in lei, al di là del suo aspetto insignificante: " come una ninnananna in quell'incubo"
    Poi mi viene in mente anche Susan Wiggs che apre "In nome dell'amore" con una descrizione di ciò che ascolta il protagonista e lo fa innamorare della voce di lei descrivendola come una allodola- Lark, appunto - e una cetra.
    Nella vita reale invece come diceva anche Lullibi quante volte ci colpisce una voce e poi vedendo la persona a cui appartiene restiamo deluse. Ci sono poi splendidi attori stranieri, magistralmente doppiati in italiano che quando per la prima volta sentiamo con la loro voce perdono parecchio del loro fascino.
    Susanna

    RispondiElimina
  6. L'udito... la prima cosa che mi ricorda è la voce di mamma che cantava... a lei piaceva molto e la sua voce mi manca tanto...

    RispondiElimina
  7. L'udito... il primo ricordo che mi sovviene quando si parla di udito è la voce di mia mamma che cantava. Le piaceva tanto e la casa era sempre piena della sua voce melodiosa. Sia che stirasse, cucinasse o facesse pulizie. Grazie a lei moltissime vecchie canzoni mi regalano un sorriso ed una lacrima.

    RispondiElimina
  8. Riguardo al commento di Lullibi, a me successe al contrario: quando conobbi un certo uomo in ufficio dove lavoravo non mi fece nè freddo nè caldo, invece quando mi telefonò per invitarmi ad uscire, ero lì lì per dirgli di no, ma sentendolo parlare al telefono gli dissi di sì: siamo sposati da quasi 18 anni.
    Marcris.

    RispondiElimina
  9. un suono che mi è sempre piaciuto e che ancora oggi mi piace ascoltare sono le onde che si infrangono sugli scogli o sulla sabbia..ancora oggi se mi trovo nei pressi del mare rimango incantata e in silenzio ad ascoltare.. per me è magia!!

    RispondiElimina
  10. Io ho un ricordo fastidioso legato all'udito: lo squillare incessante del telefono!!! Nel posto in cui lavoro squilla in continuazione e vi posso assicurare che, dopo un po', viene l'esaurimento nervoso!!!

    RispondiElimina
  11. Beh...a parte che ogni volta che mi chiamano devono riperterlo un sacco di volte, sono tremendamente distratta :)...il suono che mi fa da sveglia sono le galline di mia zia sotto la finestra o i miei cani che da dietro la porta mi chiamano per portarli a fare la passeggiata del mattino. Per quando riguarda un libro anch'io ho pensato alla fratellanza della ward, la voce di mary per rhage, zadist che canta come un angelo malgrado il suo passato o la voce roca e cavernosa di Butch...

    RispondiElimina

Posta un commento

Non dimenticate di firmare i vs commenti e di spuntare il pallino ANONIMO se non avete un account google.
I vostri commenti non sono moderati,ma nel caso fossero ritenuti offensivi, potrebbero essere cancellati anche dopo la pubblicazione. Confidiamo nella vostra educazione :)

Grazie, la vostra opinione e' preziosa!

Post popolari in questo blog

DEANNA RAYBOURN

.... Ogni storia che viene narrata Ha dietro una persona che l’ha creata: Nella mente un pensiero le è nato E amore e mistero ha amalgamato. Così Deanna Raybourn ci ha raccontato Cosa ha veramente pensato Dando vita al racconto citato… .... il cantastorie Sylvia Z. Summers intervista per il blog: DEANNA RAYBOURN Ciao Deanna, posso solo iniziare dicendo che sono molto molto orgogliosa di intervistare un’autrice come te. Ho appena finito di leggere “Silenzi e Segreti” (Harlequin Mondadori, “Grandi Romanzi Storici Special”), e l’ho trovato una lettura molto affascinante, con un intreccio poderoso e un’ambientazione suggestiva – una tenuta di campagna in un’antica abbazia, niente meno! E mi ha ricordato i vecchi romanzi gotici con così tanto mistero ed elementi soprannaturali. Hi, Deanna, I can only start saying that I’m very very proud to interview an author like you. I’ve just finished reading “Silent in the Sanctuary”, and I’ve found it very intriguing, with a ponderous plot and a sug

Margaret Moore

Potevamo non intervistare una delle autrici piu' vendute in Italia? Giammai! Ecco a voi: MARGARET MOORE! Benventa in Italia Margaret! 1- Ho letto nella sua pagina web( Biografia ): "Margaret Moore ha iniziato la sua carriera all'eta' di otto anni,quando lei e un’amica inventarono delle storie in cui compariva una graziosa, spiritosa damigella e un bell’incompreso ladro soprannominato “Lo sceicco Rosso”. Cosa e' accaduto allo "sceicco rosso"? Ha mai pubblicato la sua storia? 1 - I just read on your web site: "Margaret Moore actually began her career at the age of eight, when she and a friend concocted stories featuring a lovely, spirited damsel and a handsome, misunderstood thief nicknamed "The Red Sheik." What happen to the red sheik? Was the story ever published? He and his captive fell madly in love, and he stopped stealing. We never wrote anything down, though. We just acted it out with the dolls. -Lui e la sua prigioniera si innamora

Delly....

Direttamente dalla scrivania di Artemis: Eccomi di nuovo ragazze a parlarvi di un argomento a me caro. A dire il vero ho qualche problema a farlo, mi sento stranamente emozionata. La nostra grande ospite, Ross, me ne ha dato incarico qualche ora fa ed io, da allora, non faccio che pensarci. Il motivo di questa mia sensazione non saprei individuarlo, è una sensazione strana e indefinibile. Forse è collegata con l’ammirazione che provo per tutto ciò che si nasconde dietro lo pseudonimo Delly. Tutto ebbe inizio quando ero bambina e cominciai a leggere libri che non erano solo favole per bambini. Quando andavo a trovare mia zia mi soffermavo davanti ad una libreria che lei teneva nel soggiorno e lì leggevo i titoli dei libri esposti cercando l’ispirazione. Fu così che un giorno sfiorai con le dita la costina di un Delly. Lo presi in prestito e iniziò così la mia conoscenza. Non so quanto ci misi a leggerlo e non so neanche se il primo mi piacque. So però che quando leggo il nome Delly, qua